Hunger Games: i manifestanti thailandesi adottano il saluto di Katniss

Un gesto di pura finzione è diventato simbolo della resistenza contro le autorità militari thailandesi dopo il colpo di stato del 22 maggio.

Quando il cinema influenza la realtà. In Hunger Games abbiamo visto la popolazione che si oppone al potere del Capitol salutare i vincitori degli Hunger Games con il braccio teso e la mano alzata a mostrare tre dita unite. A quanto pare il gesto è stato ripreso a Bangkok, dove i cittadini che protestano contro il colpo di stato militare del 22 maggio hanno adottato il gesto trasformandolo il un atto di protesta contro i militari che hanno destituito il governo thailandese. Domenica più di 100 attivisti sono scesi in strada a Bangkok inscenando flashmob di protesta e alzando il braccio con le tre dita unite contro i militari come gesto di solidarietà nei confronti del precedente governo.

I manifestanti hanno spiegato il significato del loro gesto su Facebook dove hanno scritto che rappresenta "libertà, uguaglianza, e fratellanza", i principi base della democrazia in Thailandia, riconoscendone la paternità al film con Jennifer Lawrence ambientato in un futuro distopico dove un feroce presidente costringe i giovani dei vari distretti a partecipare a una gara mortale per il divertimento dei ricchi abitanti della Capitale e per mantenere il controllo sulla popolazione. Un manifestante ha twittato: "Caro Hunger Games, abbiamo fatto nostro il tuo segno. La nostra lotta non è di finzione, ma reale. Grazie".

Dopo aver preso il potere nel colpo di stato del 22 maggio scorso, i militari hanno imposto il coprifuoco in Thailandia dapprima alle 10 di sera, poi posticipandolo a mezzanotte, e hanno vietato alle persone di riunirsi in gruppi maggiori di cinque. I media nazionali e internazionali sono stati messi a tacere. Di fatto sono stati spenti CNN, BBC, HBO e anche Disney Channel per impedire alla stampa di criticare il colpo di stato; inoltre i militari minacciano di censurare i social media. I soldati sono consapevoli della provenienza del gesto adottato dai manifestanti. Come spiega il Colonnello Weerachon Sukhondhapatipak, portavoce della giunta militare: "Sappiamo che il gesto proviene da un film e sappiamo anche che rappresenta una forma di resistenza contro l'autorità. Se una persona alza tre dita in direzione di un militare non verrà arrestato, ma se cinque o più persone si riuniscono con scopi politici allora verranno prese adeguate contromisure. Se persistono nell'azione, verranno arrestati."