Firenze, profumo d'India

In partenza la rassegna fiorentina dedicata al cinema indipendente indiano.

Dal 9 al 15 dicembre Firenze ospiterà il River to River. Florence Indian Film Festival, rassegna dedicata al cinema indiano indipendente. La manifestazione, giunta alla quinta edizione e realizzata grazie a una sinergia tra enti locali e l'India Tourism Office col patrocinio dell'Ambasciata dell'India di Roma, quest'anno allungherà la sua programmazione a sette giorni permettendo al pubblico italiano di entrare in contatto con una cinematografia ancora poco presente sui nostri schermi, ma in costante crescita qualitativa e di pubblico.

Il programma accoglie tre sezioni: lungometraggi, corti e la Docu Zone, vasta rassegna di documentari che spaziano per tematiche e stile, ma il cui comune filo conduttore è la rappresentazione della nazione indiana, dei suoi usi e costumi, dell'inevitabile collisione tra tradizione e modernità. Tra i lungometraggi spiccano Hari Om, coproduzione indofrancese a metà tra romantica storia d'amore e avventuroso road movie diretta da Bharatbala, Kal della giovane Ruchi Narain, storia d'amore e d'amicizia di un gruppo di ragazzi sullo sfondo di un omicidio - suicidio e 15 Park Avenue, l'ultimo film del regista bengalese Aparna Sen. Bharatbala e Ruchi Narain, insieme a molti dei registi della Docu Zone, saranno presenti al Festival per incontrare stampa e pubblico.

Due gli eventi speciali della manifestazione: una retrospettiva dedicata alla memoria di Ismail Merchant, storico produttore di James Ivory scomparso lo scorso maggio, che comprende le proiezioni di Shakespeare Wallah, pellicola del 1965 diretta da Ivory sul teatro shakespeariano in India, In Custody, film diretto da Ismail Merchant con un cast d'eccezione e il documentario In Ismail's Custody realizzato da Derrick Santini sulla vita dello stesso Merchant. Il 15 dicembre sarà interamente dedicato allo sguardo di due registi europei sull'India, verranno proiettati infatti Appunti per un film sull'India, documentario girato da [PEOPLE]Pier Paolo Pasolini[PEOPLE] nel 1967 nelle poverissime periferie di Mumbai, e Calcutta di [PEOPLE]Louis Malle[PEOPLE], ritratto della seconda città più popolosa dell'India e dei suoi abitanti.