I film on demand, da Favolacce a L'uomo invisibile: "Alcuni è meglio vederli al cinema"

Si è parlato della rivoluzione dell'on demand all'Ultrapop Festival, in particolare su titoli come Favolacce o L'uomo invisibile, in compagnia della giornalista Chiara Guida.

Si è parlato della rivoluzione dell'on demand all'Ultrapop Festival, in compagnia della giornalista Chiara Guida, direttore responsabile di Cinefilos.it e ospite del panel moderato dai nostri Giuseppe Grossi e Antonio Cuomo sul canale Twitch di Movieplayer. Una rivoluzione dettata dalla situazione globale attuale, con risvolti positivi e negativi: a detta di tutti i partecipanti, le restrizioni dovute al lockdown hanno spinto gli spettatori a vedere ogni tipo di film, mentre in circostanze normali probabilmente sarebbero andati in sala una volta al mese, per i titoli di richiamo.

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Luomo Invisibile 17
L'uomo invisibile: Elisabeth Moss in una sequenza del film

Un'esperienza che, a detta di Chiara Guida, colma un vuoto ma non può sostituire la sala: "Mi è piaciuto molto L'uomo invisibile, ma immagino che sia molto più efficace se visto al cinema." In un caso particolare, la dimensione domestica, a seconda della piattaforma utilizzata, può anche danneggiare il film: "Favolacce, a noleggio su Chili, era pessimo a livello tecnico. Pensavo di avere un problema con il mio impianto, invece si sono lamentati in tanti." Quanto al lavoro dei critici cinematografici, Antonio Cuomo rimpiange la sala anche per questioni di calendario: "Con l'uscita al cinema sai che è il giovedì, ti orienti in tal senso e pianifichi le recensioni in base a quel giorno. I film in digitale escono quando vogliono loro."

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John David Washington Tenet
Tenet: John David Washington in una immagine del film

L'on demand può diventare una soluzione permanente per i film più di nicchia? Antonio Cuomo ragiona in termini geografici: "Se non si vive a Roma, Milano, Napoli, Bologna, forse anche Firenze, spesso non si vedono molti dei film in uscita. Io da Latina devo andare a Roma, e a volte è faticoso organizzare il pomeriggio intero, o la sera, per vedere un film, con in più la mezz'ora di pubblicità." Per il futuro, Chiara Guida non è interamente ottimista sul destino delle sale: "Ci sono molti cinema, soprattutto monosala, che dopo la fine della pandemia non riapriranno." A tale proposito, il film che non vede l'ora di godersi al cinema? "Tenet, perché idealmente vorrà dire che siamo tornati alla normalità."