Chi era Fabrizio Piscitelli, detto Diabolik, e chi lo ha ucciso?

Fabrizio Piscitelli, detto Diabolik, era il capo ultras degli Irriducibili laziali: ecco chi uccise l'uomo che si era auto-definito come uno degli 'ultimi fascisti di Roma'.

Secondo quanto riportato da un'inchiesta dell'Espresso, l'uomo che ha ucciso Fabrizio Piscitelli, il capo ultras degli Irriducibili detto Diabolik, sarebbe un sicario albanese di quarant'anni con decine di omicidi alle spalle.

Piscitelli non era un semplice capo ultras di destra: in passato aveva avuto problemi con la giustizia, tra estorsioni e droga, ed era ritenuto vicino a due figure chiave della criminalità romana: da una parte il clan camorristico di Michele Senese e dall'altra Massimo Carminati, il capo di quell'organizzazione chiamata "Mafia capitale".

Dopo la sua morte è emerso come il capo ultras fosse a capo di un'organizzazione criminale che si occupava principalmente di spaccio di sostanze stupefacenti, soprattutto cocaina. Proprio per questo motivo, secondo gli inquirenti, quella di Piscitelli sarebbe stata un'esecuzione compiuta da un killer esperto, che infatti ha agito in pieno giorno e in un luogo affollato.

Anche il famigerato sicario professionista albanese sarebbe stato in seguito torturato ed assassinato in Albania: una volta rientrato nel suo paese, secondo quanto riportato in un articolo di Francesca Fagnani, avrebbe trovato ad attenderlo un gruppo di criminali ai quali aveva evidentemente 'pestato i piedi'.