Eleonora Brigliadori su Karina Huff: "uccisa dalla chemio", è polemica

L'ex conduttrice e attrice colpisce ancora e in un post su Facebook ci spiega le cause della morte di Karina Huff. Il post ovviamente ha avuto un'accoglienza controversa.

Siamo un paese di allenatori di calcio, ma a quanto pare anche di medici. L'ex presentatrice e attrice, Eleonora Brigliadori ha trovato il modo di salire agli onori della cronaca commentando la morte di Karina Huff, la Susan di Sapore di mare, uccisa dal cancro a soli 55 anni con un post su Facebook del 18 aprile dove ha scritto "un'altra vittima delle cure sbagliate... non si muore facilmente con un tumore al seno a meno di accettare la folle idea di chemio, radio e interventi devastanti...".

La Brigliadori, che da anni è una seguace della Nuova medicina Germanica, elaborata da Ryke Geer Hamer, sostiene di essere guarita da un carcinoma al fegato grazie al virus dell'epatite. Nel post, l'ex presentatrice, che in altre occasioni ha magnificato i benefici dell'urinoterapia e si dice contraria alla pratica demoniaca della donazione del sangue, ha ribadito anche in quest'occasione che chi guarisce dal tumore lo fa "nonostante la chemio".

Una serie di insulti ma anche qualche consenso sono seguiti al suo post sul social, ma la Brigliadori ha consigli per tutti, a chi le chiede come si guarisce dal cancro risponde "comprendendo le cause e rimuovendo gli effetti", ad un altro utente risponde "eliminare la causa del tumore curare il pensiero che lo genera... studia l'antroposofia e capirai.." ed inoltre "la verità e la conoscenza producono salute... dove questa manca... mancano entrambe" e qualche rimpianto "Karina era una mia amica peccato che da tanto non avevo sue notizie se avessi saputo forse ci sarebbe ancora". Un commentatore che le ha chiesto "ma come mai, se eravate tanto amiche, non sapevi delle sue condizioni?" aspetta ancora una risposta.

Chiunque abbia avuto la sfortuna di incrociare sul suo cammino questa terribile malattia sa bene che la chemio debilita il fisico, ma fino ad oggi è l'unica strada scientificamente percorribile. Ricordiamo che Hamer è stato condannato in alcuni paesi europei per esercizio abusivo di professione medica e sospeso dalla pratica medica dal tribunale tedesco da circa trent'anni.