Eaten Alive: gli spettatori del programma indignati: "Nessuno è stato mangiato vivo"

Sta facendo discutere il documentario Eaten Alive trasmesso da Discovery che, secondo gli spettatori, sarebbe stato commercializzato attraverso una pubblicità ingannevole.

Uno speciale lungo più di due ore, capace di tenere incollati gli spettatori che hanno aspettato invano di vedere un uomo ingoiato interamente da un'anaconda. Questo è quanto accaduto in occasione della messa in onda di Eaten Alive, reportage trasmesso da Discovery negli USA, pronto a mostrare l'incontro ravvicinato tra il protagonista dello show, Paul Rosolie, e lo spaventoso rettile. Per l'occasione, l'uomo ha indossato una tuta speciale che gli avrebbe così permesso di respirare anche nel momento in cui si sarebbe trovato all'interno dell'animale.

Non tutto è andato però come previsto e Paul Rosolie è stato costretto a chiedere soccorso quando l'anaconda lo aveva avvolto quasi interamente e stava iniziando a schiacciare le sue ossa prima di ingerirlo. Insomma, un tentativo fallito che non ha entusiasmato gli spettatori, i quali si sarebbero aspettati più coerenza tra il titolo dello show e quello che poi è stato loro mostrato. Un uomo mangiato vivo solo in parte, dunque, che ben si differenzia da ciò che veniva preannunciato alla vigilia dello show, il cui spot promozionale prometteva l'ingresso di un uomo nel ventre di un'anaconda. Ecco spiegati, allora, i tweet di derisione condivisi nelle scorse ore contro Eaten Alive, che potete leggere di seguito:

"Intitolare il programma Eaten Alive è come avere uno show su Food Network su come cucinare un tacchino e poi tutto ciò che fanno dopo due ore è preriscaldare il forno" - ha scritto uno spettatore. Un altro spettatore invece ha affermato che "Non c'era bisogno di un'anaconda, Twitter se lo sta mangiando vivo."