Dunkirk, Christopher Nolan: "Non ho voluto usare gli effetti speciali"

Il regista ha spiegato in che modo ha cercato di rendere il film il più autentico possibile, ricreando gli eventi ambientati durante la seconda Guerra Mondiale.

Dunkirk: una scena di battaglia nel film
Dunkirk: una scena di battaglia nel film

Al Toronto Film Festival Christopher Nolan ha parlato nuovamente del suo film Dunkirk, rivelando come ha affrontato la realizzazione delle sequenze d'azione e l'assenza del tradizionale schermo verde che viene utilizzato nel caso in cui si debbano utilizzare gli effetti speciali.
Il regista ha raccontato: "Ogni volta che avevamo bisogno di realizzare una delle nostre esplosioni prima ne facevamo una controllata per scoprire se avrebbe causato problemi".

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Il filmmaker voleva proporre un progetto particolarmente autentico, non solo per quanto riguarda le location: "Avremmo potuto girare una versione perfetta delle navi grazie al CG, ma non sarebbe sembrata reale. Abbiamo pensato che il risultato ottenibile grazie alla computer graphic non sarebbe riuscito a raggiungere il livello necessario per questo tipo di immagine legato alla seconda Guerra mondiale".

Nolan ha aggiunto: "Quando questi giovani sono sulla spiaggia e ci sono delle esplosioni stanno vivendo davvero quella situazione. Non c'è lo schermo verde. Ne fanno parte. Volevo semplicemente che ci fossero delle persone sulla spiaggia, volevo metterli nella cabina di pilotaggio di uno spitfire. Non volevo tagliare la scena mostrando dei generali che decidono cosa deve accadere osservando delle mappe... Quando si ripensa ai film grandiosi del passato dedicati alla seconda Guerra Mondiale, c'è la tendenza che quell'elemento li renda datati".

Nolan ha quindi commentato spiegando che cerca sempre di mettersi al posto degli spettatori: "Vogliamo tutti vedere una storia un po' diversa rispetto a quella vista la settimana precedente in una sala. Mi sono ritagliato un po' di libertà per farlo all'interno del sistema degli studios. Provo una grande responsabilità nell'andare sempre oltre i nostri limiti".