Doug Liman sull'Everest

Il regista action, appassionato scalatore nel privato, narrerà la vita dell'icona sportiva George Mallory, scomparso nel 1924 mentre scalava il Monte Everest.

Il regista Doug Liman ha concluso l'accordo per dirigere Everest, adattamento del romanzo di Jeffrey Archer Paths of Glory. Lo sceneggiatore del bel Tra le nuvole Sheldon Turner si occuperà della sceneggiatura che narra la storia vera dell'alpinista George Mallory e dei suoi tre tentativi di scalare la vetta più alta del mondo negli anni '20. Fin dalla giovinezza Mallory fu ossessionato dall'Everest e alimentò la sua ossessione ingaggiando un duello con un altro celebre alpinista, l'australiano George Finch (nonno dell'attore Peter Finch) per arrivare primo in vetta. Al tempi della prima scalata la popolazione inglese era stata decimata dalla Prima Guerra Mondiale, la povertà e la sofferenza dominavano la nazione e si sentiva la necessità di un eroe le cui imprese risollevassero gli animi. Mallory divenne quell'eroe anche se i suoi tentativi di scalata del 1921 e 1922 fallirono. L'uomo fu, inoltre, un devoto marito e padre e la sua famiglia era molto preoccupata per i pericoli a cui andava incontro. Dopo aver rifiutato l'uso dell'ossigeno ad alta quota nei primi due tentativi, lui e il suo compagno Sandy Irvine cambiarono tattica per il loro rush finale nel 1924. Arrivarono quasi in vetta, ma poi scomparvero tra le nuvole e non fecero mai più ritorno. I resti di Mallory vennero rinvenuti nel 1999 da Conrad Anker, ma è ancora aperta la controversia per stabilire se lo scalatore, prima di morire, sia riuscito a raggiungere la cima o meno.

Paths of Glory è solo uno dei progetti che vedono Doug Liman coinvolto. Il cineasta si sta preparando a dirigere il sci-fi Luna e l'action alieno All You Need is Kill. La produzione di Everest, però, potrebbe avere la precedenza visto che per la Sony Pictures è una priorità.