Doctor Who: Steven Moffat e il cast parlano del 50esimo anniversario

Lo showrunner e gli attori hanno commentato The Day of the Doctor durante un'intervista con The Hollywood Reporter.

Attenzione! Consigliamo ai gentili lettori che non vogliono conoscere dettagli inediti sullo speciale di Doctor Who dedicato al cinquantesimo anniversario della serie, di non proseguire nella lettura di questa news. Tutti i whovians sono in adorante attesa del 23 novembre, quando finalmente sarà trasmesso l'episodio speciale dedicato al 50esimo anniversario delle avventure del Dottore. Lo speciale è firmato dall'attuale showrunner, Steven Moffat, e vede il ritorno sul set di David Tennant e Billie Piper nei rispettivi ruoli di Ten e Rose Tyler. Inoltre al fianco di Tennant e Matt Smith - attuale incarnazione del Dottore - troveremo John Hurt, nei panni di una misteriosa versione del Dottore, e Jenna-Louise Coleman, attuale companion dell'ultimo Signore del Tempo. Lo speciale è il penultimo episodio con Matt Smith nei panni del protagonista della serie: al termine dello speciale natalizio Smith passerà il testimone a Peter Capaldi. Durante una visita sul set da parte di The Hollywood Reporter, Moffat e alcuni membri del cast hanno rilasciato una serie di dichiarazioni su questo storico evento.

Matt Smith - David Tennant
Matt Smith - David Tennant
"Sapevo fin dal principio cosa volevo ottenere" ha detto Moffat "è una sfida incredibile celebrare un cinquantenario di una serie così popolare. Volevo creare un episodio che assicurasse altri cinquant'anni di successo e che celebrasse la leggenda di Doctor Who". In merito al titolo dell'installment Moffat ha detto "la domanda che mi sono posto è: qual è la cosa più importante successa al Dottore? Il giorno che non dimenticherà mai? E' il giorno che lo ridefinisce. E' sicuramente un episodio dai toni dark, è una storia molto seria. Vedrete che abbiamo spinto il Dottore in una direzione ben precisa e che lo stiamo facendo già da un po' di tempo". Smith invece ha parlato di Tennant dicendo "recitare con lui è stata una delle gioie più grandi di questo episodio. Sarebbe stato deludente non avere un altro Dottore nella storia. I giornalisti pensano che sia una gara tra di noi, ma non è così", un'affermazione confermata da David che ha descritto l'atmosfera sul set "eccitante, non tesa. E' lo show di Matt adesso e io sono un ospite. Matt è davvero entusiasta di tutta questa storyline! Per calarmi di nuovo nella parte ho dovuto vedere qualche DVD ma la particolare energia del Dottore mi è subito ritornata in mente. E' stato davvero bello poter tornare qui e rivedere il set". Jenna ha commentato la coesistenza dei due Dottori dicendo che averli entrambi sul set è stato "fantastico. Si completano perfettamente. E' stato divertente avere una 'gang', scambiarci storie su Doctor Who. Loro (Tennant e Piper) hanno già vissuto quello che stiamo facendo noi adesso". Ovviamente anche Moffat ha avuto parole di lode per entrambi "è stato sublime. David e Matt insieme sono magici".
John Hurt
John Hurt
Ma chi ha veramente fatto la parte del leone quando si tratta di complimenti è John Hurt: tutti gli attori sono impazziti per lui "è davvero incredibile, 'so cool', hai questa voglia costante di voler parlare con lui" ha detto la Coleman, mentre Matt ha aggiunto "è un uomo pieno di fascino e un grande attore. Ha settant'anni ma non lo diresti mai. Quando la camera lo inquadra i tuoi occhi si spostano automaticamente, è l'unico punto che vuoi guardare". (A proposito di Hurt, l'attore nei giorni scorsi era al Festival di Roma, a questo link potete leggere l'intervista)

Jenna ha anche parlato del processo di produzione in 3D "tutto sommato è andata meglio di quanto pensassi. E' stato un processo più lento rispetto alla norma, per fare una scena ci voleva un giorno e mezzo, il setup richiedeva più tempo. Molti lo guarderanno in 2D ma lo speciale rende al meglio con il 3D. E' stato girato così e così andrebbe guardato". Per concludere Moffat ha svelato che per il momento non ha intenzione di lasciare la serie "cerchiamo di migliorare sempre e di trovare nuove idee. Non ci lasciamo prendere dal cinismo e neanche ci chiediamo come fare per rendere la serie più 'cool'. Semplicemente cerchiamo di scoprire cosa ci piacerebbe vedere come spettatori e ci facciamo prendere dall'entusiasmo come ragazzini. Non so quanto durerà la serie ma per il momento non ho nessuna intenzione di andarmene".