Desperate Housewives: la battaglia sul set continua

La bomba lanciata da Nicollette Sheridan con la sua denuncia contro Marc Cherry ha suscitato un vespaio di commenti, a sostegno e a sfavore di ambo le parti coinvolte, ma finalmente, dopo voci di corridoio, affermazioni contraddittorie e proclamazioni di lesa virtù, le casalinghe si sono unite e come un sol uomo, o meglio donna, sono scese in campo per difendere il loro show.

Nella mecca Hollywoodiana gli scandali sono all'ordine del giorno, basta che un giocatore di golf (come Tiger Woods) abbia un "incidente" perchè salti fuori un harem di concubine, amanti e pornostar pronte a distruggerne (o crearne?) la reputazione. Detto questo non ci voleva certo la sfera di cristallo per prevedere il maelstrom di pettegolezzi che ha suscitato Nicollette Sheridan con la sua denuncia contro Marc Cherry per aggressione, discriminazione e terminazione ingiusta del contratto di lavoro. I fatti sono questi: l'attrice, che ha lasciato Desperate Housewives due anni fa con la morte del suo personaggio, ha incaricato il suo avvocato di depositare la denuncia presso il Tribunale di Los Angeles per un risarcimento complessivo di appena 20 milioni di dollari. Immediatamente dopo la notizia, sono giunte voci di ogni tipo nelle agenzie stampa, voci che dipingono Marc Cherry come un cucciolotto inoffensivo che non farebbe male a una mosca e altre che lo dipingono come un misogino acido e verbalmente violento. Ma andiamo con ordine. Un fonte molto vicina alle donne protagoniste della serie ha dichiarato che "Marc pensa di essere divertente, ma in realtà è arrogante e cafone. Le ragazze lo sopportano perchè è considerato un genio nel suo lavoro e questo tipo di atteggiamento è tollerato nell'ambiente televisivo, se sei bravo in quello che fai". La stessa fonte ha affermato che Teri Hatcher in particolare non apprezza il tipo di humor sfoggiato da Cherry, ma che non intende partecipare a questa disputa aggiungendo benzina al fuoco. O almeno questo è quello che è stato riportato giorni fa. Adesso la Hatcher ha preso posizione, esattamente come le sue colleghe, Eva Longoria Parker, Felicity Huffman, Brenda Strong e Marcia Cross.

Nonostante insistenti voci non ufficiali affermavano che le "ragazze sono tutte dalla parte di Nicollette, ma non possono esporsi perchè hanno troppo da perdere", sembra che tutto questo appoggio silenzioso in realtà non ci sia mai stato: Eva Longoria ha dichiarato in più di un'intervista (sia su People Magazine che negli show di Ellen DeGeneres e di Ryan Seacrest) che ricorda vagamente questo incidente tra i due, ma che non essendo presente sul set al momento dei fatti, non ha conoscenza diretta dell'accaduto, che entrambi sono persone adorabili e che tutta la faccenda la lascia perplessa e scioccata e che "tutto ciò che posso dire è che il clima sul set non è affatto ostile, anzi adoriamo il nostro lavoro e non vogliamo che questa storia rovini la reputazione della serie". Brenda Strong, come si addice al suo cognome, non è stata altrettanto diplomatica e ha dichiarato palesemente che trova la cosa ridicola e che "non ci credo neanche per un secondo". La Hatcher, che non voleva immischiarsi, ha deciso di mettere da parte la neutralità e prendere posizione, così come le sue colleghe, ma è da notare che le loro affermazioni tendono soprattutto a difendere il buon nome della serie e a sottolineare il clima di beatitudine che aleggia sul set. Clima che però non sembra essere condiviso da tutti i collaboratori, attuali o precedenti: ex impiegati sostengono che Cherry di fatto, crea tensione e un'atmosfera di ostilità, specie verso le collaboratrici femminili, addirittura tenendo da parte le autrici femminili dello show e alienandole dal processo finale di editing degli script: "Cherry ascolta principalmente i 'ragazzi', mentre le scrittrici ricevono occhiatacce e gesti di commiato, come per dire taci e siediti in un angolo". E ancora, costumiste e stylists, hanno svelato tempo addietro (all'epoca in cui Dana Delany arrivò sul set) che le protagoniste non sono poi così dolci e tenere come la stampa le mostra, ma che come tutte le dive, del piccolo e grande schermo, hanno esigenze particolari, giornate no e richieste di miracoli su occhiaie, capi di abbigliamento e quant'altro, insomma donne normali con in più lo status e lo stress di essere famose.

Ma quanto c'è di vero nelle accuse di Nicollette? Marc Cherry è davvero un mostro misogino e manesco? Dubitiamo che la verità verrà mai a galla, considerate le pressioni che la crew avverte dalla produzione, pressioni sentite o intimate che siano, di certo anche i detrattori di Cherry, che lo hanno descritto come un sessista nevrotico non ce lo vedono nelle vesti di picchiatore, inoltre il famoso incidente sarebbe accaduto durante una scena in cui il personaggio di Nicollette doveva ricevere uno schiaffo dal marito ed è noto che Marc tende spesso a recitare la scena per dare un'idea di quello che si aspetta dagli attori. Dunque lo schiaffo ricevuto sarebbe stato uno schiaffo "di fiction"? O è soltanto una tattica della ABC per spegnere l'incendio prima che divori tutta la foresta? L'unica cosa certa è che Edie è morta nello show da un giorno all'altro (un'altra fonte aggiunge che il rapporto tra le due parti era diventato talmente teso che Marc chiedeva insistentemente "Quando la possiamo fare fuori?") e che Nicollette è nota tra i suoi conoscenti per essere una persona dal carattere schietto e che non ha peli sulla lingua, un atteggiamento che forse a Hollywood non è molto salutare. Alla fine della fiera il network ha inviato il suo squadrone di avvocati a prendere atto di questa denuncia, le casalinghe dichiarano che "sarebbe da irresponsabili lasciare che il pubblico creda che essere parte di questo show per noi sia stato altro che una benedizione. Non sappiamo cosa è accaduto tra Nicollette e Marc, ma non possiamo ammettere l'accusa di lavorare in un ambiente ostile" e Teri Hatcher, che è citata nella denuncia per una sua presunta protesta formale contro Cherry presso la ABC, ha dichiarato "Non mi sono mai sentita discriminata, anzi, ho il massimo rispetto per Marc e negli altri produttori che hanno sempre provveduto ai miei bisogni personali e professionali". Insomma un bel nodo gordiano da sciogliere, ai posteri l'ardua sentenza.