Chi sospetterebbe mai che Lady Gaga, con la sua vulcanica, eccentrica personalità artistica sappia il significato della parola timidezza? Eppure è così. Gaga ha dovuto lottare tenacemente contro questo tratto caratteriale che a volte arriva a colpire le persone fino al totale isolamento. Bob Leone, il suo primo manager, racconta che Stefani Germanotta era molto diversa dall'icona pop di oggi "era incredibilmente timida, ricordo che la notai quando era una ragazzina di 14 anni e per ben due volte venne accompagnata dalla madre per farsi forza durante le serate dal vivo". Ma Lady G. non è l'unica ad aver dovuto stringere i denti per salire gli scalini di un palcoscenico: Justin Timberlake, cantante, attore e sex symbol ha dichiarato più volte di essere molto timido "sono sempre stato un tipo riservato, non facevo parte del 'gruppo' perchè non mi piacevano gli sport e nella mia città natale eri qualcuno solo se giocavi a football. Ma io ero interessato solo alla musica, quindi ero un outsider e gli altri mi consideravano un perdente".
E che dire del compianto Freddie Mercury? Praticamente due persone diverse nello stesso corpo, nel privato un uomo timidissimo e silenzioso, sul palco una straordinaria creatura che teneva in pugno migliaia di fans con il suo carisma inimitabile. A rappresentare i timidi del firmamento musicale anche David Bowie, che ricorda di aver fatto non poca fatica a superare questa peculiarità "è molto difficile riuscire a inseguire i tuoi sogni quando devi affrontare questa debolezza e mi ci è voluto parecchio tempo per liberarmene. Ci vuole molta forza di volontà e ancora oggi mi capita di ritrovarmi in estremo imbarazzo e desiderare di essere da un'altra parte", forse nella sua splendida residenza in Svizzera, dove vive nella massima riservatezza. Nel mondo del cinema e del teatro, tanti artisti hanno usato questo mezzo espressivo per superare i disagi di una personalità un po' troppo introversa, come Harrison Ford e, incredibile ma vero, Jim Carrey, che prima di scoprire e mostrare il suo innato talento comico non aveva amici; ma anche loro sono in buona compagnia con Julia Roberts, una delle attrici più amate al mondo, che ricorda la sua timidezza come un vero e proprio ostacolo da superare per poter vivere la sua vita o Kevin Costner che è diventato un attore grazie a sua madre, che lo ha spinto ad superare i suoi improvvisi e immotivati imbarazzi, facendolo partecipare a un coro scolastico. Kevin è riuscito a scrollarsi di dosso quello che era un ingombrante problema e a diventare un attore di successo, così come i due Tom più potenti di Hollywood, Tom Cruise, divinità tra le star di celluloide, che da piccolo soffriva di dislessia e Tom Hanks, che ha sviluppato una sorta di timidezza collaterale a causa dei continui traslochi quando era piccolo.Il teatro scolastico è stata la miglior terapia per loro, che potevano calarsi nei ruoli più avventurosi e fantastici e dimenticare balbettii e mani sudate fino a quando la trovata fiducia in loro stessi si è estesa anche alla vita di tutti i giorni. La stessa 'medicina' ha aiutato anche Richard Gere e perfino Brad Pitt, che usa la recitazione per evadere temporaneamente da se' stesso dando sfogo al suo bisogno di comunicare senza sentirsi impacciato. Si, ci rendiamo conto quanto suoni ridicolo descrivere Brad Pitt o Julia Roberts come persone impacciate, ma dobbiamo ricordarci che sotto quello strato di glamour e fascino ci sono persone in carne e ossa che non sono nate star, ma lo sono diventate nel corso del tempo, superando provini, sfortuna, periodi negativi e sì, anche la timidezza.