Coriolanus al cinema l'8 aprile

Solo per un giorno nelle sale l'incredibile tragedia shakesperiana interpretata da Tom Hiddleston.

Con la primavera è ripartita nelle sale italiane la nuova stagione al cinema del più importante teatro di Londra che propone sul grande schermo -in lingua originale e con sottotitoli in italiano- titoli attesissimi dal pubblico e dalla critica. Un modo nuovo e spesso stupefacente di vivere i grandi spettacoli inglesi arrivando grazie al cinema a pochi passi dai sui eccezionali protagonisti. Così, dopo l'Othello di Nicholas Hytner con Adrian Lester e Rory Kinnear, è ora il turno di Coriolanus con Tom Hiddleston che sarà proposto nelle sale solo per un giorno a partire dall'8 aprile (i dettagli dei cinema e della programmazione su www.nexodigital.it). Un'opera dove Hiddleston, guidato da Josie Rourke alla regia, dà il meglio di sé nei panni del console Coriolano e che viene proposta nelle sale a pochi giorni di distanza dai 450 anni dalla nascita di William Shakespeare, nato a Stratford-upon-Avon il 23 aprile del 1564.

Il trailer dell'evento è disponibile qui:

Diretto da Josie Rourke, il cast di questa tragedia bruciante di manipolazione politica e di vendetta comprende oltre a Tom Hiddleston, Jacqueline Boatswain, Peter De Jersey, Alfred Enoch, Deborah Findlay, Hadley Fraser, Mark Gatiss, Birgitte Hjort Sørensen, Elliot Levey, Rochenda Sandall, Helen Schlesinger, Mark Stanley e Dwane Walcott. Protagonista assoluto della tragedia è il generale romano Caio Marzio che, dopo aver condotto l'esercito romano ad una schiacciante vittoria contro i Volsci, viene eletto console ed insignito del soprannome "Coriolano" dal nome della città che ha espugnato. Ma i due tribuni della plebe Sicinio e Bruto sobillano il popolo di Roma a rivoltarsi contro Coriolano, uomo di poche parole più avvezzo alle armi che ai protocolli della democrazia. Il generale, indignato e adirato, esorta i patrizi ad esautorare i tribuni della plebe e a riprendere in mano tutto il potere "prima che i corvi arrivino a beccare le aquile". Accusato quindi di alto tradimento, Coriolano è condannato all'esilio, proprio mentre i Volsci stanno raccogliendo il loro esercito per sferrare l'ennesimo attacco contro Roma. E' dai Volsci, dunque, che Coriolano si rifugia per vendicarsi di tutto il popolo romano. Sono però la madre Volumnia, la moglie Virgilia e il figlioletto a implorarlo di risparmiare la città e Coriolano, infine, cede: firma un trattato di pace e fa ritorno a Corioli, dove i Volsci lo accusano di tradimento e lo uccidono.