Con I figli di Hurin ancora Tolkien al cinema?

Il nuovo romanzo approda oggi nelle librerie USA e gli studios si contendono già i diritti. Nel frattempo, Sam Raimi è sempre più vicino a Lo hobbit.

Il "nuovo" romanzo di J.R.R. Tolkien è uscito oggi nei paesi anglosassoni tra grandi fasti; frutto del lavoro di editor del figlio Christopher , che aveva già curato Il Silmarillion, The Children of Hurin è la storia della sfortunata progenie di Hurin, uno dei più grandi guerrieri della Prima Era, le cui gesta erano già state narrate, in forma breve, proprio nel Silmarillion. Imprigionato nelle profondità di Angband dal primo Oscuro Signore, Morgoth, Hurin è costretto ad assistere alle tragiche vicende del bellissimo e valoroso figlio Turin. La maledizione di Morgoth colpisce anche la sorella Nienor, che, separata da Turin nell'infanzia, e colpita da un'amnesia provocata dal malvagio drago Glaurung, sposa, ignara, proprio il fratello. The Children of Hurin è incentrato dunque su una delle storyline più drammatiche e struggenti mai concepite da Tolkien, e, nonostante i suoi toni siano ben più sommessi di quelli de Il signore degli anelli, è probabilmnete destinato anch'esso a divenire un film: gli studios più prestigiosi stanno già facendo a gara per acquisirne i diritti. Ma David Brawn, direttore della Harper Collins, la casa editrice del romanzo, preferisce attendere: "Vogliamo tutti che I figli di Hurin viva prima la sua parabola editoriale. Nessuno dice che non arriverà sul grande schermo, ma i diritti cinematografici sono proprietà del Tolkien Estate. Aspettiamo di vedere come viene ricevuto e che effetti sortisce."

Un altro progetto cinematografico tolkieniano, avviato da tempo ma mai concretizzato a causa di infinite diatribe legate agli ambitissimi diritti, è quello di The Hobbit. La New Line sta ancora cercando un regista ed è già qualche mese che un nome viene fatto con insistenza: quello di Sam Raimi. Il regista di Spider-Man, per la prima volta, palesa il suo interesse: "Se Peter Jackson, che potrebbe essere il più grande regista al mondo in questo momento, non fosse interessato, per me sarebbe fantastico farlo. Adoro il libro. E' una storia più adatta ai ragazzi rispetto al resto del ciclo."

Dato che, come sappiamo, la New Line non intende richiedere i servigi di Jackson, in causa contro lo studio, le chance di Raimi sono consistenti; ma, nel caso in cui accettasse la regia di The Hobbit, dovrebbe rinunciare a Spider-Man 4, il franchise dell'uomo ragno perderebbe così anche la sua protagonista femminile, Kirsten Dunst, che non intende continuare senza Raimi.
Ma il presidente di produzione della Sony Matt Tolmach sembra ottimista: "Faremo Spider-Man 4, questo è certo, e la speranza è di farlo con Sam. Ma non ho una sfera di cristallo."
E nemmeno noi.