Carmen Mola, la vera identità della scrittrice è un colpo di scena

Carmen Mola, una scrittrice di gialli di origine spagnola, si è rivelata essere l'oggetto di un colpo di scena a dir poco sorprendente relativo alla sua vera identità.

Carmen Mola ha conquistato la Spagna con i suoi thriller polizieschi ultra-violenti ed è stata considerata dalla critica come la "Elena Ferrante spagnola". Ma un recente colpo di scena ha rivelato una cosa a dir poco sorprendente a proposito della sua vera identità: la scrittrice in realtà non esiste e i suoi libri sono stati scritti da tre uomini di mezza età.

Venerdì sera il premio Planeta da 1 milione di euro è stato assegnato alla Mola, un'autrice che fino ad ora era stata presentata come una professoressa universitaria che scriveva sotto pseudonimo per rimanere anonima. Ma quando il premio principale della cerimonia è stato annunciato ​​tre uomini sono saliti sul podio, gettando il mondo letterario in uno stato di profonda confusione.

Agustín Martínez, Jorge Díaz e Antonio Mercero hanno pubblicato svariati romanzi e hanno lavorato come sceneggiatori con il loro vero nome prima di iniziare a scrivere sotto lo pseudonimo di Mola. La protagonista dei loro romanzi, che hanno venduto più di 200.000 copie, è la detective Elena Blanco: un ispettore di polizia con una passione per il karaoke, la grappa e il sesso occasionale, secondo l'editore Penguin Random House.

Gli uomini, tutti tra i 40 ei 50 anni, hanno negato di aver scelto uno pseudonimo femminile come strategia di marketing. A questo proposito Mercero, intervistato dal quotidiano spagnolo El País, ha rivelato: "Non so se uno pseudonimo femminile ti permette di vendere di più, non ne ho la più pallida idea, ma ne dubito."