Cannes 2013, giorno 4 con Desplechin e Hirokazu Koreeda

In concorso 'Jimmy P.' di Arnaud Desplechin con Benicio Del Toro e 'Like Father, Like Son' di Hirokazu Koreeda. Jodorowski presenta il biografico La danza de la realidad nella Quinzaine.

Un soldato nativo americano e un uomo di successo sono i due protagonisti dei film in concorso per questa quarta giornata di Cannes 2013, Jimmy P. (Psychotherapy of a Plains Indian) di Arnaud Desplechin e Like Father, Like Son del giapponese Hirokazu Koreeda. Jimmy - interpretato da Benicio Del Toro - viene seguito da uno psicanalista, il dottor Deveraux, che lo aiuterà a risolvere una malattia di natura psicosomatica che ha contratto al fronte, durante la Seconda Guerra Mondiale, mentre il protagonista del film di Koreeda, Ryota, si ritrova a scoprire che quello che credeva fosse suo figlio biologico, in realtà è il figlio di altri, scambiato per errore subito dopo la nascita.

Si ritrovano ad un bivio anche i protagonisti dei due film presentati fuori concorso oggi: l'adolescente al centro della storia raccontata in Stop the Pounding Heart - diretto da Roberto Minervini - italiano ma residente negli States da anni, che già lo scorso anno ha vinto un premio a Venezia per il suo Low Tide - e il poliziotto protagonista di Monsoon Shootout, opera prima di Amit Kumar. Lo scenario del film di Minervini è quello di un contesto rurale, nel quale vive una famiglia numerosa, quella della giovane protagonista, che è cresciuta nella stretta osservanza della Bibbia. L'incontro con un ragazzo però rivoluzionerà tutte le sue certezze.
Altrettanto burrascoso - nel vero senso della parola - è lo scenario in cui si svolge invece il film di Kumar, i bassifondi di Mumbai flagellati dalle piogge monsoniche. In questo caso però l'agente Adi si trova ad affrontare una scelta davvero difficile.
C'è tensione anche nella sezione Un certain regard (ma anche sulla Croisette, come si è visto nelle ultime ore, tra furti di gioielli e sparatorie) con il film Grand Central di Rebecca Zlotowski con Lea Seydoux e Tahar Rahim (che è anche nel cast di The Past, presentato ieri in concorso), e che vede protagonista un giovane uomo che ha una morbosa attrazione per il pericolo e viene assunto presso una centrale nucleare, dove tra l'altro incontrerà una donna con la quale vivrà una passione proibita.
Bends di Flora Lau - anche questo presentato in Un certain regard - è incentrato invece sul rapporto tra una vedova benestante, ma dal futuro economico incerto, e il suo autista, che invece cerca di portare sua moglie oltre il confine cinese, per far nascere il suo secondo figlio ad Hong Kong.
Tra le altre pellicole presentate questa giornata spiccano inoltre il biografico La danza de la realidad di Alejandro Jodorowsky presentato nella Quinzaine e il thriller drammatico For Those in Peril di Paul Wright che invece fa parte della Semaine de la Critique. L'84enne Jodorowsky torna a firmare la regia di un lungometraggio a 23 anni di distanza da Il ladro dell'arcobaleno.

Sulla carta, insomma, sembra che anche la quarta giornata di Festival possa regalare al pubblico e alla critica altri gioielli, e siamo certi che almeno questi non saranno trafugati da qualche misterioso ladro a caccia di preziosi, come è capitato ad un dipendente della griffe Chopard, al quale sono stati rubati dei monili che servivano per la kermesse.
Come se non bastasse, la giornata di ieri è stata movimentata da colpi di arma da fuoco (per fortuna a salve) che hanno costretto i responsabili di un network televisivo ad interrompere il loro lavoro. Fortunatamente l'uomo che ha sparato tra il pubblico riunito sotto il palco di Canal + è stato arrestato e l'allarme è rientrato.