Brigitte Bardot for President!

L'ex attrice, attualmente attivista per i diritti degli animali, sta considerando seriamente di candidarsi alle prossime elezioni presidenziali del 2012: l'Alleanza Ecologista le ha chiesto formalmente la sua partecipazione alla campagna elettorale.

Il partito politico ecologista francese, Ecology Alliance, ha dichiarato recentemente che avere Brigitte Bardot come rapprensentante alle prossime elezioni presidenziali sarebbe un onore. La determinata attivista politica, che si è imepegnata anima e corpo nella difesa dei diritti degli animali da quando si è ritirata dalle scene nel 1973, ha fatto sapere che sta l'idea sta prendendo vita nei suoi pensieri, specie dopo essere rimasta delusa dal comportamento dell'attuale leader francese, Nicolas Sarkozy che a sua detta, non avrebbe mantenuto certe promesse assicurate durante la sua corsa al potere.

In una recente intervista l'ex attrice ha dichiarato "Sarkozy pensa che io sia un'imbecille; mi ha fatto promesse sulle attuali leggi sui diritti degli animali, ma una volta al potere ha fatto orecchie da mercante. Ci vuole qualcuno che difenda gli animali e sia la Destra che la Sinistra se ne infischiano altamente". Il presidente della E.A. ha affermato "pensiamo che Brigitte sia la persona ideale che possa rappresentarci alla presidenza. Se accetterà la nostra proposta l'anno prossimo cominceremo ad organizzarci per il 2012".

Certo, il suo volto salta subito alla memoria quando si parla di celebrità che difendono i diritti degli animali, ed è ancora un simbolo molto amato in patria. Ma da qui alla presidenza il passo ci sembra un po' lungo, considerato i problemi che la Bardot ha avuto in questi ultimi anni con svariate accuse di razzismo contro i praticanti della religione Islamica (accuse che le sono costate anche 15.000 euro di multa dopo che Brigitte ha pubblicato una lettera diretta a Sarkozy dove in termini molto eloquenti mostra il suo punto di vista sui musulmani), che sono incorsi nelle sue ire per svariati motivi, non ultimo dei quali la festa Islamica dell'Aid el-Kebir, che prevede l'uccisione rituale di una pecora. Di certo non sarebbe la prima volta che un attore decide di cambiare percorso e darsi alla politica, ricordiamo il celebre esempio di Ronald Reagan, Arnold Schwarzenegger, ma anche i nostrani Luca Barbareschi e Franca Rame. In fondo in politica (almeno nella nostra) c'è una forte componente fictional, con tanto di cerimonie, parate e vita sociale con gli altri G-people, forse un pizzico di teatralità non guasta.