Bridgerton, Netflix contro i siti porno che condividono le scene di sesso

Netflix è attualmente alle prese con vari siti a luci rosse che condividono illegalmente le scene di sesso della serie Bridgerton.

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Bridgerton: Phoebe Dynevor insieme a Regé-Jean Page in una scena della serie Netflix

Netflix è attualmente alle prese con vari siti porno che condividono illegalmente le scene di sesso della serie Bridgerton. Stando al New York Post, che a sua volta cita il giornale inglese The Sun, la piattaforma streaming sta mandando avvisi di violazione di copyright a vari portali che accumulano centinaia di migliaia di visualizzazioni grazie alle scene hot della popolare serie prodotta da Shonda Rhimes.

Come riportato dalle due testate, la controversia non è legata solo alla condivisione illecita di materiale coperto dal diritto d'autore, ma anche all'imbarazzo dei due interpreti principali, Phoebe Dynevor e Regé-Jean Page, le cui performance sono ora, all'interno dei siti in questione, allo stesso livello di autentici video pornografici. Una situazione poco gradevole per due giovani attori che proprio grazie allo show si stanno facendo notare sul piano internazionale, soprattutto se si considera che alcuni dei portali incriminati hanno dovuto ripulire parte del loro catalogo in seguito ad accuse di condivisione di video contenenti violenze sessuali e rapporti con minori.

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Bridgerton: una foto di scena

Bridgerton non è il primo caso simile, poiché negli ultimi mesi è accaduto anche con Normal People, acclamata serie di Hulu e BBC (in Italia su StarzPlay) le cui scene hot erano state montate insieme in un unico video di 22 minuti, rimosso da PornHub dopo che i produttori avevano minacciato di ricorrere alle vie legali (anche in quel caso fu fatto presente che la cosa fosse irrispettosa nei confronti degli attori, oltre al suo essere illegale). E poi c'è il famigerato caso de Il trono di spade, che per anni ha alimentato vari portali a luci rosse grazie alle sue scene molto esplicite. Netflix ci è già passato in parte con Sense8, anch'esso noto per certe sequenze molto spinte, solo che in quel caso si trattava di un serial più di nicchia, senza il seguito del popolare racconto in costume che a quasi un mese dal debutto rimane nelle Top 10 dei vari paesi in cui è disponibile il servizio.