Biografilm Festival 2009: terza giornata

Klaus Kinski è il focus di questa giornata del festival bolognese, ma continuano anche gli omaggi a Woodstock e a Julien temple.

Focus del giorno: Klaus Kinski - "Non sono la vostra superstar!"
Klaus Kinski lo riconosci subito: è l'attore dal volto tragico, con gli occhi furenti e allucinati, condannato al ruolo del cattivo o del perdente. Un uomo circondato da mille leggende e da mille pettegolezzi, per le intemperanze con i registi o per le follie nella vita privata. E' il nemico più caro di Werner Herzog, protagonista di cinque film di una bellezza folgorante: Aguirre, Woyzek, Nosferatu, Fitzcarraldo, Cobra verde. Kinski lo conoscono tutti, eppure la sua parabola presenta ancora moltissime zone d'ombra. Una vita di miseria e di ossessioni, che ha profondamente condizionato il suo percorso artistico e, in particolare, la sua carriera teatrale. Una storia infinita di film, oltre 130, di rifiuti eccellenti e di scelte discutibili, segnata da un rapporto profondo e privilegiato con l'Italia. Kinski è scomparso nel 1991, ed è stato uno dei più grandi attori che il cinema abbia mai conosciuto. Durante la giornata dedicata a Kinski sarà presentato un film di culto assoluto che entra per la prima volta in una sala cinematografica dopo vent'anni di silenzio: Grandi cacciatori (1988) di Augusto Caminito, che sarà ospite del festival. Inoltre ci sarà l'anteprima italiana di Jesus Christus Erlöser (2008) di Peter Geyer, il film che svela un mistero durato quasi quarant'anni: il monologo su Gesù Cristo che Kinski cercò di portare a teatro nel 1971. Peter Geyer, che lavora da dieci anni per la famiglia Kinski, sarà presente al festival e racconterà il suo lavoro di ricerca, che ha già prodotto numerose e incredibili scoperte. A chiudere il focus sarà la proiezione di Il grande Silenzio (1968) di Sergio Corbucci, dove Kinski ha regalato una delle sue interpretazioni più memorabili.

I Film del Focus Kinski
Alle 17.30 in Sala Lumière 1
Cobra Verde (Germania/1987/111')) di Werner Herzog
Il film più spettacolare di Herzog con un titanico istrione, K. Kinski. Il film, tratto dal romanzo di Bruce Chatwin, è raccontato con l'andamento di un delirio onirico: esplosioni di immagini, atmosfere allucinatorie e la mancanza di raccordi esplicativi.

Alle 21.30 in Sala Lumière 1
Jesus Christus Erlöser (Germania/2007/84') di Peter Geyer
Anteprima italiana
Sarà presente il regista e biografo Peter Geyer.
20 novembre 1971. Klaus Kinski è da solo sul palco, illuminato da un riflettore, per recitare un monologo al vetriolo su Gesù Cristo. Il pubblico contesta, scoppiano scontri e Kinski reagisce violentemente alle provocazioni. Peter Geyer, che ha ritrovato le riprese dello spettacolo nell'archivio privato di Kinski, svela un mistero che durava da quasi quarant'anni.

Alle 23.30 in Sala Lumière 1
Il grande Silenzio (Italia-Francia/1967/102') di Sergio Corbucci
Kinski interpreta lo spietato cacciatore di taglie Tigrero e si aggira, vestito con una pelliccia da donna e un cappello da prete, in un impressionante paesaggio sepolto dalla neve. A contrastarlo, il pistolero muto Silenzio, interpretato da Jean-Louis Trintignant. Un film indimenticabile, che rovescia tutti i canoni del western americano, con uno dei più imprevedibili finali mai visti sul grande schermo.

Film del giorno
Deconstructing Dad: The Music, Machines and Mystery of Raymond Scott (USA/2008/99') di Stan Warnow
Anteprima mondiale
17.00 Sala Lumière 2
Sarà presente il regista, Stan Warnow
Chi non ha ascoltato le melodie di Bugs Bunny, di Road Runner e dei Simpsons? Molti sono i cartoni animati e le serie televisive per cui Raymond Scott ha firmato dei pattern musicali. Dallo swing al jazz più sperimentale e all'elettronica, Raymond Scott ha anticipato il minimalismo di Philip Glass e l'elettronica dei Kraftwerk. Dirige il figlio Stan, montatore di "Woodstock" e di "Hair".

Chevolution (Messico/2008/86') di Trisha Ziff e Luis Lopez
Anteprima italiana
19.45 Sala Lumière 1
Il fotografo cubano Alberto "Korda" Díaz ha catturato l'immagine più popolare e più riprodotta del XX secolo: il volto di Ernesto "Che" Guevara. Sulle t-shirt nei cartoni animati, ai concerti e nelle lotte per i diritti umani, la fotografia del "Che" è il feticcio di un divismo che a volte sconfina nella mitologia. Nel film, Gael García Bernal e Antonio Banderas. Imperdibili i materiali d'archivio del Che.

Omaggio a Julien Temple
15.00 Sala Lumière 2
The Great Rock 'n' Roll Swindle (GB/1980/103') di Julien Temple
Un film punk, intriso di punk, sulla più famosa punk band del globo. Dieci capitoli e un minestrone sgangherato di immagini: fiction, cartoni animati, materiale documentario e videoclip. C'è Sid Vicious che interpreta "My Way" e spara sul pubblico. Ci sono Ronnie Biggs, il capobanda della grande rapina al treno del 1963, e un attore travestito da Martin Bormann. Who killed Bambi?

Evento Speciale RAI Storia
21.30 Biblioteca Cineteca
Presentazione del nuovo canale RAI Storia.
Saranno presenti Giuseppe Giannotti (direttore artistico RAI Storia), Piero Corsini, Marco Melega, Massimiliano De Santis, Daniela Ghezzi e Stefano Rizzelli.
Rai Storia è il nuovo canale dove il passato delle Teche Rai, il presente di "La Storia siamo noi" e il futuro della sperimentazione diventano un racconto dinamico. Dopo l'incontro verrà presentata l'anteprima del documentario "Vasilij Arkhipov - Odissea sotto i mari" (Italia/ 2008/43') di Giuseppe Saponara.

Serata allo Zò Caffè
Bio Balkan Night. Fanfara Burek in concerto alle 22.30
Ingresso gratuito
Biografilm incontra Loiano Balkan Festival in una notte di musica e di festa, in collaborazione col Couchsurfing Project e Zò Caffé. Per l'occasione suonerà la Fanfara Burek, gruppo allegro e pirotecnico che attinge con dissacrante disinvoltura ai più disparati generi musicali, strizzando l'occhio allo stile e alle sonorità delle fanfare balcaniche e offrendo in ogni occasione musica di qualità.

Back to Woodstock
15.30 Sala Lumière 1
My Generation (USA/2000/103') di Barbara Kopple e Thomas Haneke.
Dagli hippies alla Generation X. Thomas Haneke e il premio Oscar Barbara Kopple tirano le somme su trent'anni di storia e musica americana, con una miscela esplosiva che rievoca Woodstock e racconta le edizioni commemorative del 1994 e del 1999. La musica è cambiata, ed è cambiato il mondo. Può un evento sporcato dagli sponsor e dalle majors (ri)chiamarsi a Woodstock?

"Woodstock 1969 tra verità e leggenda", spettacolo di Ezio Guaitamacchi.
Chi ha avuto l'idea e perché proprio a Woodstock? Cosa c'entravano Martin Scorsese e Abbie Hoffman? Dov'era Bob Dylan? Davvero Jimi Hendrix ha suonato per poche migliaia di spettatori? A questi e ad altri quesiti risponde Ezio Guaitamacchi con un racconto avvincente, pieno di curiosi aneddoti e stravaganti coincidenze che trasportano lo spettatore indietro nel tempo.

Selezione Ufficiale in concorso
Alle 19.30 in Sala Lumière 2
Citizen Havel (Repubblica Ceca/2008/120') di Pavel Koutecký e Miroslav Janek.
Di famiglia benestante, e per questo osteggiato dalla nomenclatura comunista, Václav Havel è stato scrittore e drammaturgo. Fino al 1989, quando il suo impegno politico lo ha portato ad essere il primo presidente della Cecoslovacchia e, in seguito, il primo presidente della Repubblica Ceca. Presentato a Berlino 2008, il film dell'amico e regista Pavel Koutecký documenta la sua vita dal 1993 al 2005.

Alle 22.00 in Sala Lumière 2
Unmistaken Child (Israele/2008/102') di Nati Baratz.
Anteprima italiana
Nel 2001, il Maestro Lama Konchog si spegne e la sua anima trasmigra altrove. Il timido e devoto aiutante Tenzin Zopa viene incaricato dal Dalai Lama della ricerca del bambino in cui si è reincarnato il Maestro. Tenzin diviene così, per breve tempo, un leader spirituale "a progetto", pronto a tornare nuovamente servitore, una volta individuato il bambino.

Voci off/Lucky Red Generation
24.00 Sala Lumière 2
I soliti sospetti (USA-Germania/1995/106') di Bryan Singer.
Introdurranno il film i critici della storica redazione di Voci Off
È fondamentale per la creazione del mito di se stessi che a parlare sia qualcun altro. È come se dicessi: "Io non sono Bryan Singer, ma sono qui per parlarvi di Bryan Singer, e vi voglio dire quanto è grande". Il nome diventa più importante dell'immagine stessa. "Il più grande inganno del diavolo è stato quello di far credere al mondo che lui non esiste". (Voci Off n° 5, 1996)