Berlino 2016: Fuocoammare di Gianfranco Rosi è Orso d'Oro

Tra i premiati anche la pellicola fiume di Lav Diaz A Lullaby to the Sorrowful Mystery, il dramma teatrale di Danis Tanovic Death in Sarajevo e la bella pellicola corale danese La comune, che si porta a casa il premio per la miglior attrice.

La 66° edizione del Festival di Berlino si conclude celebrando un palmares che parla italiano. Dopo la calorosa accoglienza tributatagli dalla critica, Fuocoammare, documentario di Gianfranco Rosi dedicato a Lampedusa, ha convinto anche la giuria presieduta da Meryl Streep.

Dopo aver conquistato il Leone d'Oro a Venezia con Sacro GRA nel 2013, Rosi torna a trionfare nel festival più politico di tutti con un film che affronta il tema dell'immigrazione e degli sbarchi dei migranti sulle coste italiane mostrando, al tempo stesso, la vita quotidiana degli abitanti dell'isola siciliana.

Berlino 2016: Gianfranco Rosi e Samuele Puccillo al photocall di Fuocoammare
Berlino 2016: Gianfranco Rosi e Samuele Puccillo al photocall di Fuocoammare

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Il team capitanato dalla Streep ha, invece, scelto di assegnare il Gran Premio della Giuria al dramma di origine teatrale di Danis Tanovic Death in Sarajevo, che torna a riflettere sullo scontro etnico tra serbi e bosniaci.

L'Alfred Bauer Prize, premio per il film che apre nuove prospettive, va alla pellicola fiume di 8 ore A Lullaby to the Sorrowful Mystery del filippino Lav Diaz che scherza parlando del suo film come di un "corto".

Tra i premi più ambiti, l'orso d'argento per la regia viene assegnato a sorpresa alla giovane cineasta francese Mia Hansen-Løve che ha diretto la diva Isabelle Huppert nello struggente Things to Come.

Il protagonista del franco-tunisimo Hedi Majd Mastoura si porta a casa il premio per la miglior interpretazione maschile e il film diretto da Mohamed Ben Attia vince anche il premio per la miglior opera prima. Miglior attrice è la straordinaria interprete di La comune Trine Dyrholm che ha l'onore di ricevere il premio direttamente dalle mani di Meryl Streep.

L'orso d'argento per la sceneggiatura è stato tributato all'intrigante United States of Love, enigmatica pellicola polacca scritta e diretta da Tomasz Wasilewski, mentre il cinese Crosscurrent si porta a casa il premio per il miglior contributo tecnico, andato alla fotografia.

Berlino 2016: tutti i vincitori