Bentornata, Sharon!

A breve nei cinema d'oltreoceano con il thriller 'Oscure presenze a Cold Creek' la Stone ha rilasciato un'intervista alla Nbc in cui parla dell'icuts che l'ha colpita due anni fa e di quanto abbia cambiato la sua vita.

La "ragazza carina sul treno" di Stardust Memories di Woody Allen che si era fatta conoscere in tutto il mondo grazie ad una scena torrida di Basic Instinct e che si era guadagnata una nomination agli Oscar per Casinò è tornata.
Proprio lei, Sharon Stone, che era rimasta ferma un anno per seri motivi di salute, in questi giorni è nei cinema d'oltreoceano con il thriller Oscure presenze a Cold Creek ed ha rilasciato un'intervista alla Nbc.

"Non sono più tanto stronza", ha detto parlando di quanto l'adozione di un bambino, Roan, abbia influito sulla sua vita, lei che era considerata una delle signore più coriacee e difficili del cinema, e poi ha parlato della brutta esperienza vissuta nel settembre 2001, quando era stata vittima di un ictus cerebrale: "È stato come se qualcuno mi avesse sparato in testa. Il colpo è stato così violento che sono caduta riversa sul divano. Phil era fuori. Ho avuto la forza di chiamarlo al telefono: 'Credo di aver avuto un ictus', gli ho detto."

I medici dichiararono che quanto era successo a Sharon era davvero grave: una piccola arteria si era rotta causando un versamento di sangue tra il cervello e la membrana che lo ricopre, ed in più quest'arteria si stava "sfilacciando" e la possibilità di ripararla chirurgicamente comportava rischi davvero altissimi. Così le è stata applicata una spirale embolizzante, che inserita nell'arteria ha coagulato il sangue creando una sorta di "tappo naturale" e tutto è andato bene: nonostante una buona percentuale delle persone che hanno avuto la sua stessa patologia sono morte prima di arrivare in ospedale, la bionda glaciale di Basic Instinct è tornata gradualmente alla vita di prima, dopo un 2001 certamente non facile, visto che a giugno, prima che lei fosse colpita dall'ictus, suo marito Phil era stato aggredito in uno zoo da un raro esemplare di Varano di Komodo, un rettile lungo circa tre metri che gli aveva morso un piede procurandogli lesioni tali da rendere necessario un intervento chirurgico. L'esperienza dell'ictus ha toccato profondamente Sharon che si dice profondamente cambiata: "La mia vita non sarà più la stessa. Mentre ero in coma ho percorso una strada che mi ha portata oltre la soglia della morte", ma la morte non le fa più paura ed infatti la definisce un dono, qualcosa di esaltante e in quel vortice di luce bianca ha avuto modo di incontrare anche persone a lei molto care.

Adesso che sta per tornare sul grande schermo con Oscure presenze a Cold Creek dopo una lunga assenza, non si dice affatto nervosa o tesa: E' solo un film. Ho avuto una vita straordinaria, sono stata fortunata. Dio ha dato il dono della vita di vivere a Sharon Stone, non a un personaggio di celluloide.