Benigni torna in tv con 'Il quinto dell'Inferno'

L'attore e regista toscano torna in TV con uno show che andrà in onda in prima serata il 29 novembre su RaiUno. Per presentare lo spettacolo, Benigni ha voluto scrivere una lettera a tutti gli italiani, che pubblichiamo.

Atteso ritorno in televisione per Roberto Benigni dopo il grande successo della trasmissione del dicembre 2002 dal titolo L'ultimo del Paradiso e dopo il tour TuttoDante con oltre cento repliche in 48 città diverse e più di un milione di spettatori. Durante lo spettacolo non ci saranno interruzioni pubblicitarie. Il nuovo appuntamento con l'attore e regista toscano è per giovedì 29 novembre, in diretta dalle 20.30, dopo il telegiornale, su Rai Uno con lo spettacolo Il quinto dell'Inferno, durante il quale non sono previste interruzioni pubblicitarie.
Nel presentare il suo show, Benigni ha voluto scrivere una lettera a tutti gli italiani, che pubblichiamo di seguito:

"Cari Italiani,
con immensa allegria e col cuore che cinguetta come un fringuello appena nato, il 29 novembre in diretta su RaiUno, staremo un paio d'ore insieme a parlare del regalo più bello che ci è cascato addosso.
Dobbiamo capire cos'è l'amore. Ne tracceremo la storia.
Dal primo libro della Genesi, all'ultimo libro di Bruno Vespa, dalla lettera di pace di San Paolo ai Corinzi : "per quante cose io assuma in mio conto se non ho l'amore io non sono nulla." Alla lettera di scuse di Berlusconi a sua moglie : " ...E dai Verò, stai buona, so' bagattelle..." Dalla rottura della Pace tra Greci e Troiani secondo Omero : "Causa ne fu la Divina femminilità di una Donna", alla recente rottura della pace tra AN e Forza Italia secondo Vittorio Feltri: "La causa è una sola, problemi di gnocca."

Vedremo gli enormi passi avanti fatti dall'Umanità su questo tema.
Sì, parleremo del sesso, il motore del mondo, percorrendolo nei suoi aspetti più estremi. Dalla libidine sfrenata alla totale repressione . Insomma da Casanova a Sandro Bondi. Parleremo di politica, da Voltaire : " non sono d'accordo con quello che dici ma sono pronto a morire purchè tu lo dica" a Silvio Berlusconi: "chi vota a sinistra è un coglione." Parleremo della grandezza dell'Italia cercando di capire che cosa abbiamo fatto di bello per meritarci città come Milano, Firenze, Roma dove sono nati uomini come Manzoni, Michelangelo, Cesare e cosa abbiamo fatto per meritarci città come Arcore, Ceppaloni, Montenero di Bisaccia e...non mi ricordo dove è nato Buttiglione.

E poi lasceremo parlare Dante. Ci faremo dire da lui cos'è quella nostalgia dell'infinito, quella ventata di annientamento che ci precipita addosso quando ci si innamora e smantella tutta la nostra vita, quella sensazione felice, pericolosa e rara che unisce sensualità e tenerezza e ci rende immortali.
Ce lo faremo dire da lui con parole antiche e commoventi che hanno attraversato i secoli per posarsi sulle nostre labbra.
Nulla di solenne, semplicemente la bellezza.
A giovedì."

Roberto Benigni

Fonte: Ufficio Stampa Cristiana Caimmi