Almost Human: in prima visione assoluta dal primo marzo

La nuova serie di JJ Abrams e JH Wyman è un ulteriore capitolo sui nuovi confini della scienza.

Il futuro immaginato da J.J. Abrams nel nuovo Almost Human (in partenza in anteprima su Premium Action dal 1 marzo) è in qualche modo alle porte di una società che cambia. Nel 2048 la scienza ha permesso di affiancare ai poliziotti di Los Angeles una serie di androidi del tutto simili agli esseri umani. La decisione è stata presa dopo che la criminalità, servendosi della tecnologia sempre più avanzata, ha raggiunto una crescita esponenziale del 400%. John Kennex (Karl Urban), detective del dipartimento che si è appena risvegliato dopo 17 mesi di coma in seguito un attentato, si ritrova a pattugliare la città con il collega androide Dorian (Michael Ealy), dalle inaspettate reazioni emotive in quanto appartenente alla penultima generazione di robot (per la cronaca, la DNR rispetto alla vigente MX).

A Kennex stesso, dopo l'attentato, è stata impiantata una gamba cibernetica, mentre la memoria presenta gap che Kennex sta cercando in tutti i modi di rimuovere, anche ricorrendo a mezzi illegali e dannosi alla sua salute... Quest'ultimo vanta oltretutto un'avversione viscerale per gli androidi: dopo l'attentato in cui ha perso una gamba, l'androide che era con il suo team si è rifiutato di obbedire ai suoi ordini basando il suo ragionamento su statistiche e ragionamento logico. Fanno altresì parte del dipartimento: il detective Richard Paul (Michael Irby), in attrito con Kennex; l'intelligente agente analista Valerie Stahl (Minka Kelly) una 'chrome', cioè una persona creata con con tecnologia genetica per essere perfetta; Rudy Lom (Mackenzie Crook), il progettista degli androidi in uso alla polizia e ex hacker extraordinaire e in ultimo il Capitano Sandra Maldonado (Lili Taylor), a capo del dipartimento.
Se Abrams firma la produzione, il soggetto - che strizza l'occhio a Isaac Asimov e Philip K. Dick, oltre che ai film RoboCop (1987) e Alien Nation - nazione di alieni (1989) - appartiene a J.H. Wyman, già esperto di "scienza di confine" in Fringe. Gli altri produttori esecutivi sono: Bryan Burk, Naren Shankar e lo stesso Wyman. La colonna sonora è affidata a The Crystal Method. Le riprese sono avvenute nella British Columbia canadese (Vancouver in testa). Urban è stato "raccomandato" dallo stesso Abrams a Wyman dopo averlo avuto nel cast cinematografico di Star Trek (2009). Wyman ha descritto così la serie: "penso che sia il momento giusto per una storia del genere, la gente userà la propria immaginazione e la sospensione dell'incredulità per vedere qualcosa forse non troppo lontana nel futuro. E' un'incredibile opportunità per raccontare storie sulla condizione umana. Cerca di spiegare perchè siamo così complicati e talvolta eccezionali. E il rischio di perdere questa caratteristica".