Allen Garfield morto per Coronavirus: aveva lavorato per Francis Ford Coppola e Wim Wenders

Allen Garfield, interprete di numerose pellicole di successo, è morto a 80 anni per le complicazioni del Coronavirus.

Allen Garfield è morto a Los Angeles a seguito di complicazioni legate al Coronavirus. L'attore aveva recitato con Francis Ford Coppola e Wim Wenders, al momento della morte risiedeva in una casa di riposo per artisti.

L'esordio di Allen Garfield nel cinema risale al 1968 con la pellicola Ciao America. Da allora ha recitato in parecchi film di successo tra i quali Prima pagina al fianco di Walter Matthau e Jack Lemmon. Garfield nella sua carriera è stato diretto da prestigiosi registi come Woody Allen ne Il dittatore dello stato libero di Bananas, Francis Ford Coppola nel film La conversazione e Wim Wenders in Fino alla fine del mondo.
L'ultima sua apparizione sul grande schermo risale al 2001 nel film The Majestic. Nel 2004, dopo aver subito un secondo ictus, si trasferì presso il Motion Picture Country Home and Hospital di Woodland Hills, una casa di riposo ubicata sulla Mulholland Drive di Los Angeles, nata per ospitare gli artisti di Hollywood del cinema e della televisione.

L'annuncio della sua scomparsa è stato dato dalla sorella Lois Goorwitz, subito dopo sui social è stato ricordato da molti colleghi, prima di tutti Ronee Blakley che aveva recitato con lui nel film Nashville di Robert Altman. La morte di Allen Garfield ha commosso il regista Kevin Smith che in tweet ha ricordato una lettera che l'attore gli scrisse per complimentarsi dopo aver visto In cerca di Amy "fu tanta roba per un artista che era agli inizi".

Allen Garfield era molto amico di James Woods, i due si conoscevano dall'inizio della loro carriera ed avevano lavorato insieme nel film per la TV Citizen Cohn. "Era superbo, è una notizia che mi spezza il cuore" ha scritto l'amiico su Twitter.