Al via il 63 Trento Film Festival

A Trento e Bolzano dal 30 aprile al 10 maggio: 10 giorni di eventi, tra presentazioni libri della storica rassegna MontagnaLibri, anima letteraria del festival, spettacoli, laboratori, serate alpinistiche, eventi enogastronomici e un programma cinema con 115 film divisi in 10 sezioni.

"Abbiamo deciso di destinare un euro di ogni entrata alle nostre manifestazioni a un fondo specifico, che riguarderà le iniziative necessarie per la ricostruzione del Nepal distrutto". Così ha dichiarato Roberto de Martin, presidente del Trento Film Festival, lanciando l'iniziativa benefica dopo gli ultimi fatti di cronaca che hanno fortemente toccato la manifestazione trentina. "Sarà una delle iniziative del Trento Film Festival dedicate al Nepal di cui si parlerà anche durante il festival".

Dakota Goyo in una scena de Il mio amico Nanuk
Dakota Goyo in una scena de Il mio amico Nanuk
Dal dietro le quinte di una controversa spedizione commerciale in Himalaya alla malattia neurodegenerativa di uno dei più grandi scalatori del mondo; dalla storia d'amore tra due alpinisti che ha fatto commuovere il mondo alla costruzione della stazione montana più alta e ecosostenibile del pianeta; dalla vita a contatto con gli orsi di un uomo anziano in Alaska alle scalate sul Monte Bianco e Gran Sasso; dalle montagne inviolate dell'India alla battaglia degli Stati Uniti contro le dighe per salvaguardare la natura. Queste alcune delle storie e degli scorci naturalistici da tutto il mondo che saranno raccontati nei 26 documentari selezionati per il prestigioso concorso del 63 Trento Film Festival, la prima e più antica rassegna al mondo dedicata alla montagna, all'esplorazione e all'avventura, che si terrà dal 30 aprile al 10 maggio tra Trento e Bolzano. I documentari concorreranno ai premi "Genziana d'oro e d'argento", assegnati da una giuria internazionale composta da Alessandro Rossetto (regista); Kavita Bahl (regista); Hervé Barmasse (alpinista e regista di film di montagna); Nancy Rosenthal (direttrice del New York Wild Film Festival) e Colin Thubron (scrittore).

Tra i documentari selezionati in competizione tre sono quelli girati da registi italiani: Ninì di Gigi Giustiniani e Raffaele Rezzonico, sulla storia d'amore e le imprese alpinistiche di Ninì Pietrasanta e di suo marito Gabriele Boccalatte, che negli anni '30 scalarono il Monte Bianco e il Gran Sasso; Alberi che camminano di Mattia Colombo, con Erri De Luca e Mauro Corona, sul rapporto tra gli uomini e il legno e la prima mondiale, di Eyelid di Francesco Mattauzzi e Renato Rinaldi, sulla costruzione di una stazione montana sull'Elbrus, la vetta più alta della Russia, considerata l'Eco-Hotel più alto del mondo.

Locandina di The Taking of Tiger Mountain
Locandina di The Taking of Tiger Mountain

I film saranno divisi in dieci sezioni: il Concorso, che vedrà 26 documentari in competizione per i premi "Genziana d'oro e d'argento" assegnati da una giuria internazionale; le Anteprime, che comprenderanno 5 tra film e documentari, sezione fuori concorso dedicata al cinema narrativo e spettacolare direttamente dai principali festival internazionali; Terre Alte, la parte dedicata ai documentari d'autore sui paesaggi e gente di montagna (9); Orizzonti Vicini, organizzata in collaborazione con la Trentino Film Commission, dedicata agli autori e alle storie dal territorio; Alp&sm sul meglio dell'alpinismo e sugli sport alpini (14); Proiezioni Speciali, dedicate a omaggi e retrospettive (10); Destinazione India, una celebrazione del paesaggio naturalistico dell'India (15); Natura Doc, una selezione di reportage dedicati all'ambiente e alla fauna dei territori di montagna (7); Eurorama sui film premiati nei migliori festival europei di cinema etnografico, scelti dal Museo degli usi e dei costumi di San Michele all'Adige (14) e Tff kids, selezione dedicata ai più piccoli, con la proiezione speciale di Il mio amico Nanuk. Da segnalare nella sezione "Anteprime" le proiezioni di Forza Maggiore di Ruben Östlund (il film uscirà nelle sale con Teodora Film), sul dramma di una famiglia innescato da una valanga (02/05); la prima italiana di Schmitke di Štepán Altrichter, tra le montagne al confine tra Germania e Repubblica Ceca, dove il protagonista è alle prese con delle turbine eoliche (06/05) e The Taking of Tiger Mountain di Tsui Hark, film campione d'incassi all'uscita in Cina. Il programma cinema sarà inaugurato dalla presentazione, musicata dal vivo, della copia restaurata del film Maciste Alpino di Luigi Romano Borgnetto e Luigi Maggi del 1916 (01/05) e chiuderà con la proiezione di Vertigine bianca di Giorgio Ferroni, documentario ufficiale dei Giochi olimpici invernali di Cortina d'Ampezzo del 1956, il cui recupero fa parte del prestigioso progetto del Comitato internazionale olimpico di restauro di tutti i film olimpici ufficiali (09/05).

Tra gli eventi speciali la serata inaugurale del festival, che vedrà protagonista il giornalista e scrittore Beppe Severgnini (30 aprile, alle 21, Teatro Sociale); l'incontro-spettacolo con il giornalista e scrittore Federico Rampini dal titolo "Mistero India: seduzione e orrore. La nazione del futuro, le sue arretratezze e contraddizioni" (6 maggio, alle 21, Sala della Cooperazione); il reading dell'attore, scrittore e alpinista Giuseppe Cederna "Le mille anime dell'India (5 maggio, alle 21, Teatro Sociale). Tra gli ospiti della rassegna: Reinhold Messner, Hervé Barmasse, Armando Aste, Elio Orlandi, Simon Yates, Mauro Corona, Nives Meroi, Cesare Maestri, ma anche celebri scrittori, come l'esploratore e geografo Franco Michieli, il giornalista e viaggiatore Paolo Paci, Arno Camenisch, Francesca Melandri, Giacomo Sartori, Antonio Bortoluzzi, Brando Quilici, Enrico Brizzi.