Addio Bob Hope

L'attore è morto a cento anni nella sua casa vicino Los Angeles stroncato da una polmonite. Aveva girato 66 film, ricevuto 2000 riconoscimenti e 54 lauree ad honorem, dedicato il suo talento comico alle truppe americane al fronte, dalla Seconda Guerra Mondiale, alla Guerra nel Golfo Persico.

Alfred Hitchcock una volta disse che gli inglesi per capire meglio gli americani avrebbero dovuto vedere almeno uno spettacolo di Bob Hope. Eppure Bob Leslie Townes Hope era nato in Inghilterra cent'anni fa, e poi all'età di quattro anni, nel 1907 si trasferì con la famiglia a Cleveland, negli USA. Durante la Grande Depressione, Bob fece diversi lavori, il caddy, il commesso e lo strillone, poi nel '22 ebbe inizio la sua carriera con il varietà The Sidewalks of New York a Broadway, che proseguì col debutto cinematografico col film Going Spanish nel '34 ed anche il debutto in radio, nel '35. Divenne ben presto il beniamino delle truppe americane alle quali regalava un sorriso andando in tournee al fronte prima durante la Seconda Guerra Mondiale, e poi successivamente anche durante la Guerra di Corea, in Vietnam e nel Golfo Persico, a quasi 90 anni.

Nel 1944 scrisse un libro dal titolo I never left home in cui raccontò la sua esperienza al fianco delle truppe durante la Seconda Guerra Mondiale, e che vendette un milione e mezzo di copie e dal quale furono tratti un programma radiofonico di successo ed un disco.
Girò 66 film tra cui Un pazzo va alla guerra, Viso pallido ed Ho salvato l'America, non ha mai ricevuto un Oscar, ma solo due riconoscimenti dall'Academy per i meriti umanitari. Era sposato dal 1934 con la cantante Dolores Reade ed assieme avevano adottato quattro figli. Lo scorso maggio non aveva presenziato ai festeggiamenti pubblici per i suoi cento anni, per problemi di salute che si sono aggravati, e il 27 luglio è morto stroncato da una polmonite nella sua abitazione di Toluka Lake, a Los Angeles.