Addio ad Arthur Penn

Ci lascia il maestro che rivoluzionò Hollywood col suo spirito ribelle e con la sensibilità europea.

Il regista americano Arthur Penn, autore del rivoluzionario Gangster Story, è morto a New York la notte scorsa, esattamente un giorno dopo aver compiuto 88 anni. A confermare il decesso dell'anziano cineasta è l'amico Evan Bell che però non ha fornito ulteriori dettagli. Nato a Philadelphia il 27 settembre del 1922, Penn rivoluzionò il modo di fare cinema mostrando liberamente per la prima volta sesso e violenza nel suo celebre crime movie che, nel 1967, diede uno scossone all'industria cinematografica americana aprendo la strada a capolavori come Il padrino e Taxi Driver. Prima di approdare alla regia di Gangster Story, che conquistò dieci nomination agli Oscar, aggiudicandosi però, solo tre statuette, il regista lavorò a lungo in televisione e negli anni '60 diresse numerosi show a Broadway.

Durante la sua lunga carriera Arthur Penn ricevette tre candidature all'Oscar per la regia, nel 1963 con Anna dei miracoli, nel 1968 con Gangster Story e nel 1970 con Alice's Restaurant. Nel 2002 vinse il "Gattopardo d'oro - Premio Luchino Visconti" alla carriera. Anna dei miracoli conquistò due Oscar per le interpretazioni di Anne Bancroft e Patty Duke. Tra i film di Penn ricordiamo gli indimenticabili Furia selvaggia (1958), La caccia (1966) e Piccolo grande uomo (1970). Merito del regista fu quello di aver consigliato a John F. Kennedy di guardare direttamente in camera durante i dibattiti politici con Richard Nixon del 1960. L'accorgimento favorì Kennedy nella corsa alla presidenza degli USA. Il regista si occupò, tra l'altro, di dirigere personalmente il terzo dibattito tra i due contendenti.