Accordo tra Fandango e Sugar

L'editore musicale e la casa di produzione siglano una alleanza per la realizzazione delle prossime colonne sonore, e contemporaneamente Sugar assume la gestione e la co-titolarità al 50% del catalogo Fandango.

Il Gruppo Sugar conferma il proprio interesse ad investire nell'ambito delle colonne sonore per il cinema: ha infatti firmato un accordo che la lega alla produzione delle colonne sonore dei prossimi film della Fandango, acquisendone anche al 50% il catalogo editoriale e discografico. Sugar si assume anche il compito di curare la gestione del catalogo stesso. La Fandango, prestigiosa casa di produzione e distribuzione cinematografica si è sempre distinta come factory di talenti con uno sguardo oltre confine. Attitudine condivisa con il Gruppo Sugar, che ha nel suo dna lo scouting e l'ambizione di allargare gli orizzonti della produzione italiana a quella internazionale.

L'obiettivo di Sugar è quello di diventare in breve tempo il polo europeo di riferimento per la produzione e lo sviluppo delle colonne sonore, quello di Fandango è di rendere ancora più forte un elemento, la colonna sonora, la musica, che già in passato è stato uno dei punti forza di molti film realizzati dalla casa di produzione.

Una collaborazione nata da una profonda condivisione di valori, che vede una forte analogia anche nel modus operandi: fare ricerca, sviluppo e produzione esclusivamente di progetti di qualità. Sugar lavorerà per valorizzare e rivitalizzare con Fandango il repertorio delle colonne sonore acquisite e contemporaneamente per collaborare alla produzione delle nuove musiche da cinema.

"Ho molta fiducia in questa nostra alleanza" dichiara Domenico Procacci. "Sugar è sicuramente per noi il gruppo ideale con cui costruire qualcosa di importante. Dobbiamo alzare ancora di più la qualità delle nostre colonne sonore. Credo da sempre al valore evocativo, e a volte narrativo, che un pezzo musicale può avere all'interno di un film. E credo nel talento dei nostri compositori, alcuni molto giovani, altri cresciuti con noi, che, nel solco di una importante tradizione, stanno facendo un gran lavoro per il nostro cinema. Senza nazionalismi che non mi appartengono sono contento di intraprendere questa avventura con un editore musicale italiano."