L'Academy chiede pubblicamente scusa a Sacheen Littlefeather dopo quanto accaduto nel 1973 agli Oscar

Il presidente dell'Academy, David Rubin, ha ufficialmente chiesto scusa a Sacheen Littlefeather per quanto accaduto sul palco degli Oscar del 1973.

Il presidente dell'Academy, David Rubin, ha chiesto ufficialmente scusa a Sacheen Littlefeather per quanto accaduto durante l'edizione degli Oscar del 1973.
La lettera è stata inviata nel mese di giugno, ma è stata condivisa solo ora annunciando una programmazione speciale che si svolgerà con il sostegno dell'attrice.

Nel 1973 Sacheen Littlefeather aveva letto un messaggio firmato da Marlon Brando con cui l'attore rifiutava l'Oscar e criticava gli stereotipi legati ai nativi americani esistenti nell'industria dell'intrattenimento.
Littlefeather, un anno fa, aveva spiegato nel documentario Sacheen: Breaking the Silence che l'attore non l'aveva sostenuta dopo le reazioni negative suscitate dalla sua apparizione, situazione che l'ha portata a essere inserita nella lista nera di Hollywood e non recitare mai più.

Con un comunicato Sacheen ha ora dichiarato: "Noi indiani siamo delle persone veramente pazienti, sono passati solo 50 anni! Dobbiamo mantenere il nostro senso dell'umorismo sulla questione, è il nostro metodo per sopravvivere".

La lettera di Rubin spiega che l'Academy of Motion Picture Arts and Sciences vuole chiedere scusa per quanto accaduto durante la quarantecinquesima edizione degli Oscar. Tra le pagine si spiega: "Hai compiuto una dichiarazione potente che continua a ricordarci della necessità del rispetto e dell'importanza della dignità umana. L'abuso che hai affrontato a causa di questa dichiarazione era ingiustificato e inaccettabile. Il peso emotivo che hai dovuto affrontare e la perdita della tua carriera nel nostro settore sono irreparabili. Il coraggio che hai dimostrato è stato ignorato troppo a lungo. Per questo motivo ti offriamo le nostre più profonde scuse e la nostra sincera ammirazione".

Il presidente dell'Academy ha quindi ribadito l'intenzione dell'organizzazione di dare spazio alla diversità e all'inclusione, oltre a sostenere un settore maggiormente rispettoso.