Aaron Sorkin: "Su Steve Jobs ho la coscienza pulita"

Lo sceneggiatore del biopic su Steve Jobs sui commenti riguardo le eccessive licenze drammatiche del film.

Ieri sera si chiudeva il London Film Festival con l'evento di gala in occasione della proiezione di Steve Jobs, il biopic sul fondatore della Apple, diretto da Danny Boyle e con Michael Fassbender nel ruolo dell'iconico protagonista.

Del film si è detto che si prende troppe libertà nei momenti più drammatici e intimi della vita di Jobs, ma lo sceneggiatore Aaron Sorkin, presente nelle capitale inglese per l'evento, ha dichiarato di "avere la coscienza pulita", ammettendo pure che certamente alcune manipolazioni sono state necessarie per realizzare il lungometraggio.

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"Per quanto ne so, Steve Jobs non ha avuto discussioni con le stesse sei persone 40 minuti prima di ogni evento in cui lanciava un prodotto", ha detto in conferenza. "Quello è chiaramente un espediente di scrittura. Ma credo che il film si interessi a certe verità più ampie, più importanti di ciò che è successo davvero 40 minuti prima del lancio di un prodotto, che non credo sia la sostanza di un film drammatico. Ciò che vedete è una drammatizzazione di diversi conflitti personali nel corso della sua vita, che illustrano qualcosa, ti danno l'idea di qualcosa. Sono corretti? Io ritengo davvero che lo siano. Ho la coscienza pulita".

Ciò che del film è stato maggiormente oggetto di critiche è il ritratto di Jobs, tanto che si dice che l'ex-moglie avrebbe cercato di "uccidere" il progetto, pregando Christian Bale e Leonardo DiCaprio di non accettare il ruolo, che poi è andato a Fassbender, e già si parla di Oscar.

Commenta Sorkin: "Laurene Powell, la signora Jobs, si è opposta fin dall'inizio, mentre la figlia Lisa Jobs non l'ha fatto, ed è lei che viene ritratta nel film".

Alcuni che conoscevano Jobs, invece, tra cui anche l'ex direttore della Apple John Sculley, interpretato nel film da Jeff Daniels, hanno sostenuto il biopic. Sculley ha detto infatti: "Sorkin è un eccellente sceneggiatore. Anche se i dialoghi non riportano fedelmente le parole pronunciate nella realtà, comunque rappresentano il tipo di scambio che ti fa dire 'sì, è lui '".

Il film sta riscuotendo molta attenzione e buone recensioni: è quasi certo che oltre a Fassbender vederemo anche Daniel Boyle e la co-star Kate Winslet tra i protagonisti dell'imminente stagione dei premi.