La star di Prince of Persia: le sabbie del tempo, Jake Gyllenhaal, è uno di quegli attori timidi e riservati, che fa parlare di sé più per sue le ottime doti artistiche, che non per pettegolezzi e gossip estivi. Molti successi alle spalle, da Donnie Darko fino a I segreti di Brokeback Mountain al fianco del compianto Heath Ledger, dal thriller Zodiac al più recente Brothers, l'attore californiano, classe 1980, ha scalato lentamente e meritatamente la montagna che porta al successo, senza colpi di testa o capricci da star.
Figlio d'arte - il padre è il regista Stephen Gyllenhaal, la madre Naomi Foner è una sceneggiatrice e la sorella maggiore è la famosa Maggie - Jake ha iniziato a recitare in un piccolo ruolo a soli 11 anni in Scappo dalla città - la vita, l'amore e le vacche, ed è uno dei pochi artisti ad aver affermato che essere figli di personaggi famosi nel mondo di Hollywood conta e anche parecchio.Ex-fidanzato di Reese Witherspoon e Kirsten Dunst e di religione buddhista, Jake è stato candidato agli Oscar nel 2006 come miglior attore non protagonista per il ruolo Jack Twist nel film di Ang Lee. Sportivo incallito, è appassionato soprattutto di baseball, e proprio con la MLB (Major League Baseball) recentemente è sceso in campo per appoggiare una giusta causa: la lotta contro il cancro.
Gyllenhaal, per supportare la campagna Stand Up To Cancer, ha girato un video, trasmesso su ESPN America in occasione dell'81esimo All Star Game della Major League di Baseball, la sfida svoltasi in California, tra i migliori giocatori dell'American e della National League.
"Nel baseball i miracoli si avverano quando c'è gioco di squadra. Lo stesso vale per la lotta contro il cancro, è per questo che l'MLB entra in gioco con Stand Up To Cancer. Perché crediamo che, uniti contro questa malattia, possiamo riscrivere la storia del cancro. Questo deve diventare più che un sogno." Ecco quanto dichiarato da Jake nel video ambientato in uno stadio di baseball.