12 anni di schiavitù per Paul Giamatti

Anche il mattatore Giamatti reciterà nel pamphlet biografico antischiavista diretto dall'inglese Steve McQueen.

Dopo il viaggio nell'abisso della crisi di Cosmopolis, l'eclettico Paul Giamatti fa un salto nel passato per concentrarsi sull'ingiustizia della schiavitù. Il talentuoso interprete si è unito al cast di Twelve Years a Slave, terza regia di Steve McQueen. Giamatti arriva subito dopo l'ingaggio dell'inglese Benedict Cumberbatch, altro pezzo da novanta che reciterà nella pellicola interpretata da Chiwetel Ejiofor, Michael Fassbender, Paul Dano e dai nuovi arrivati Garret Dillahunt, Sarah Paulson, Scoot McNairy e Ruth Negga.

Twelve Years a Slave è basato sull'autobiografia di Solomon Northrup, pubblicata nel 1853, e narra la storia del tragico rapimento dell'uomo avvenuto a Washington DC nel 1841. Nonostante fosse nato libero, Northrup venne portato in una piantagione di cotone della Louisiana e costretto a lavorare in schiavitù per dodici anni. Steve McQueen ha co-firmato l'adattamento del libro insieme allo sceneggiatore di Red Tails John Ridley e produrrà la pellicola insieme alla compagnia di Brad Pitt Plan B.

Presto Paul Giamatti sarà sul grande schermo nei panni di un viscido manager nel musical Rock of Ages e in quelli di Frate Lorenzo nell'atteso Romeo and Juliet.