Alive in France 2019

Il documentario, candidato al premio L’Œil d’Or come miglior documentario alla 70esima edizione del Festival di Cannes, porta alla luce un lato inedito di uno dei registi più controversi e decisamente anticonformisti di Hollywood. Seguiamo Abel Ferrara, musicista, regista, sceneggiatore, nel dietro le quinte di un tour in cui ha eseguito dal vivo alcune delle colonne sonore dei suoi film più rinomati (nonostante non faccia un largo uso della musica durante i suoi film), con alcuni amici e collaboratori di vecchia data, Paul Hipp - attore e musicista a sua volta - e il compositore Joe Delia, che ha composto tra le altre la colonna sonora di Cattivo Tenente uno dei film considerati ormai cult del regista. Il tour si è svolto in occasione di una rassegna sul cinema di Ferrara promossa dalla Cinémathèque de Toulouse intitolata “Addiction at Work” ed è diventata una sorta di pretesto per poter ripercorrere una parte della sua storia cinematografica, da The Driller Killer a Il Cattivo Tenente, da Welcome to New York a Fratelli passando per Paura su Manhattan, 4:44 L’Ultimo Giorno sulla Terra, L’Angelo della Vendetta e China Girl. Alive in France è un’escursione musicale sul cinema di Ferrara e illumina degli aspetti poco noti del regista.

Tutti conoscono la sua fama di appassionato della settima arte fin quasi allo spasimo “se non c’è nessuno a vedere i miei film non è un problema, li guardo io”, il suo occhio penetrante che segue la telecamera in lunghe sequenze, i ritratti dei suoi personaggi leggendari e dissoluti, questi protagonisti “buoni” che si ritrovano a vivere in un mondo di violenza per via delle circostanze e che spesso incontrano una fine violenta. Il documentario invece il rapporto quasi simbiotico tra la sua musica e i suoi film, ma va ben oltre, ci mostra l’amore per la figlia e la moglie, l’attrice Cristina Chiriac, che lo hanno seguito nel tour, il modo con cui usa il sarcasmo per coinvolgere ed esaltare il suo pubblico, aspetti privati, naturali, di un personaggio controverso che ha fatto spesso parlare di se’ per i suoi neo-noir, violenti, nichilisti e molto provocatori. Un incontro tra il passato trasgressivo fatto anche di eccessi e dipendenze e un presente più equilibrato, con gli affetti della famiglia e gli amici, ma sempre con una forte vena di anticonformismo a fare da sottofondo alle sue opere e alla sua musica.

Questa è la sinossi ufficiale distribuita da Mariposa Cinematografica: “Il grande regista Abel Ferrara ha segnato la storia del cinema con i suoi neo-noir provocatori e controversi, ma com’è la vita lontano dal set dell’eterno ‘bad boy’ di Hollywood? Alive in France è un autoritratto inaspettato e sincero che svela i retroscena meno noti della vita personale di un maestro del cinema. Un flusso di coscienza che racconta Ferrara nell’inedita veste di cantante e musicista, in un tour in cui si mescolano insieme le colonne sonore dei suoi film più importanti, le amicizie di vecchia data, i ricordi del passato trasgressivo e i nuovi affetti familiari.”