Patty Jenkins: “Wonder Woman ci spinge a essere le eroine di noi stesse”

Patty Jenkins torna dietro la macchina da presa con Wonder Woman, in cui racconta le origini della supereroina interpretata da Gal Gadot. Purezza dello sguardo, ironia e grande forza interiore: questi i segreti dell'Amazzone secondo la regista.

Wonder Woman: Gal Gadot in un momento del film
Wonder Woman: Gal Gadot in un momento del film

Sono passati quattordici anni da Monster, esordio cinematografico di Patty Jenkins, in cui si racconta la vera storia di Aileen Wuornos, condannata alla pena di morte per l'omicidio di sette uomini, ruolo per cui Charlize Theron vinse l'Oscar alla migliore attrice protagonista. Per la sua seconda regia, l'autrice californiana torna in grande stile, raccontando le origini di Wonder Woman, la più famosa potente supereroina dei fumetti, dando la sua impronta personale al quarto film del DC Extended Universe.

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Nelle sale italiane dal primo giugno, Wonder Woman mostra l'evoluzione di Diana, giovane amazzone cresciuta da sole donne sull'isola segreta di Temiscira: da più piccola tra le donne guerriere, figlia della regina Hippolyta (Connie Nielsen), che non vuole che la bambina si alleni diventando troppo forte, per paura che il dio Ares la trovi, a ragazza dalla forza prodigiosa, grazie agli insegnamenti clandestini della zia Antiope (Robin Wright), che invece vuole che la nipote sia pronta a qualsiasi evento, anche al ritorno del signore della guerra.

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Wonder Woman: Gal Gadot durante un combatitmento
Wonder Woman: Gal Gadot durante un combatitmento

Da grande fan del personaggio, e, forse, anche per la lunga assenza su un set cinematografico, Patty Jenkins ha dato tutta se stessa al progetto, facendo di Wonder Woman anche il simbolo della sua personale rinascita artistica: non è difficile immaginare la regista al posto della protagonista nella scena in cui, per la prima uscita ufficiale sul campo di battaglia nei panni dell'eroina, emerge dalla trincea per affrontare la lotta, come a voler dire "sono di nuovo qui".
Abbiamo incontrato la regista a New York, all'anteprima di Wonder Woman.

Una supereroina dagli occhi puri

Gal Gadot nella prima immagine di Wonder Woman
Gal Gadot nella prima immagine di Wonder Woman

Potendo contare sulla splendida Gal Gadot, Patty Jenkins delinea un'eroina moderna, che non si capacita dell'esclusione delle donne dalle stanze del potere. Nel film siamo all'epoca della Prima Guerra Mondiale, ma il discorso vale anche per il 2017: Diana non capisce perché tutti si stupiscano della sua volontà di fare la scelta giusta, l'amazzone vede infatti la violenza e la guerra con occhi puri, nonostante si sia allenata tutta la vita per prendervi parte. "Sentivo la mancanza di purezza d'animo, di bellezza e sincerità nel panorama cinematografico" ci ha detto la regista a New York, spiegando meglio: "Amo gli altri film sui supereroi, ma secondo me mancava questo aspetto. Questo film era un'ottima occasione per prendere qualcosa di così puro e gettarlo in mezzo all'umanità, per vedere la sua reazione nello stare in mezzo agli uomini. Per un momento ci fa ridere ma poi ci fa pensare: wow, viviamo davvero così? È più difficile accettarlo vedendoci attraverso occhi così puri".

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Commedia brillante e preparazione

WW
WW

Occhi puri e cuore coraggioso: la Wonder Woman di Gal Gadot non si tira certo indietro di fronte alle difficoltà, come le donne di oggi, che studiano, lavorano e mandano avanti famiglie accettando sempre nuove sfide: "Il mondo non è fatto di lotta bruta, né per gli uomini né per le donne, anche se ci comportiamo ancora in quel modo. Secondo me dobbiamo cercare di occuparci di noi stesse ed essere i nostri eroi anche se non sarà mai facile" ci ha detto sempre la Jenkins, che ha scelto di inserire anche dei commenti da commedia brillante nel film, in cui Gadot e Chris Pine, che interpreta la spia americana Steve Trevor, si comportano come in una pellicola di Katharine Hepburn e Spencer Tracy, perché: "Voglio che il film sia un grande classico: amo quel tipo di film. Sotto la superficie ci sono generi diversi, insieme alla storia e al messaggio che speriamo di trasmettere. La verità è che voglio che sia un grande film di supereroi che ti emozioni, ti tiri su il morale, che ispiri le persone, le faccia innamorare e ridere".

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