Wolverine: i nemici più temibili

Dieci (più uno) pericolosi super avversari del più amato degli eroi mutanti, da X-Men a Wolverine: L'immortale e X-Men Days of Future Past.

E pensare che Wolverine stava per essere messo da parte...
Quando lo scrittore Chris Claremont ricreò il gruppo di eroi mutanti della Marvel, Gli Incredibili X-Men, il piccolo e tarchiato canadese con gli artigli non era tra i suoi preferiti, tanto che per un certo periodo pensò seriamente di abbandonare il personaggio.
Ma evidentemente il miracoloso "fattore di guarigione" di James Howlett - aka Logan, aka Arma X, aka Wolverine - gli ha consentito di sopravvivere anche a quel brutto momento.
Nato come personaggio minore sulle pagine di The Incredible Hulk, Wolverine fu creato da Len Wein e John Romita Sr. nel 1974. Dopo qualche scaramuccia con il Gigante di Giada il personaggio passò tra le file della nuovissima squadra di X-Men messa insieme dal professor Charles Xavier.
Il Wolverine dei primi fumetti è molto diverso da quello cinematografico: basso, irsuto e con un pessimo carattere. Ma il "ghiottone" dimostra fascino e carisma da vendere: il suo atteggiamento schietto, diretto e poco propenso all'obbedienza alle regole e ai compromessi, unito ad una notevole "carica animale" e ad una buona dose di violenza (molto in voga in un periodo di anti-eroi) lo rendono sempre più benvoluto ai lettori, tanto da diventare, dopo pochi anni, uno dei personaggi più famosi della storia dei comics, alla pari di titani come Superman, Batman o Spider-Man.

In un lampo Wolvie diventa amatissimo dai fan, protagonista di testate dedicate espressamente a lui o guest star d'onore nel resto del Marvel Universe: basta annunciare la sua presenza per far schizzare alle stelle le vendite degli albi.
Parallelamente anche la sua storia e i suoi poteri, inizialmente solo abbozzati, diventano più definiti e complessi.
Wolverine è un mutante, ovvero un Homo Superior, nato con una mutazione nel Gene-X che gli fornisce capacità sovrumane. Nel suo caso: sensi supersviluppati, riflessi felini e una eccezionale capacità di guarigione, che lo cura quasi istantaneamente da ferite anche letali, lo protegge da veleni, malattie e persino dall'invecchiamento: nonostante abbia l'aspetto di un quarantenne, Wolvie è in realtà nato nel 1880! Dulcis in fundo, possiede dei micidiali artigli retrattili, tre per mano, diventati in breve il suo "marchio di fabbrica".

Dopo essere stato soldato e agente speciale in diverse guerre, Logan viene "reclutato" come cavia per un progetto speciale, denominato Arma X. A Wolverine viene impiantato nelle ossa di tutto il corpo un metallo straordinariamente resistente, l'adamantio, che unito al suo naturale fattore di guarigione lo rende praticamente indistruttibile. Purtroppo il procedimento di fusione con l'adamantio è talmente doloroso da provocare un contraccolpo psicologico su Logan che, in seguito al trauma dell'operazione, per un lungo periodo di tempo perde addirittura la memoria e si riduce in uno stato quasi bestiale.
Dopo aver recuperato (almeno in parte) le sue facoltà mentali e un minimo di autocontrollo, Wolverine inizia a lavorare prima con i servizi segreti canadesi nel programma Alpha Flight e, successivamente, entra in pianta stabile nel gruppo di supereroi X-Men, di cui diventa uno dei membri più importanti, per poi far parte anche dei mitici Avengers, i Vendicatori.
Ma un eroe vive e brilla anche in relazione ai suoi nemici e quelli di Wolverine, sia nei fumetti che nella sua fortunata incarnazione cinematografica, si sono sempre rivelati avversari formidabili.
Vediamo quindi, in rigoroso ordine alfabetico, una selezione di dieci super-nemici di Wolverine... più uno.

CONFRATERNITA DEI MUTANTI (MALVAGI)
Se gli X-Men si battono per il bene e per perseguire il sogno di Charles Xavier di una convivenza pacifica tra umani e mutanti, la Confraternita dei Mutanti è la perversione di questo ideale. Fondata inizialmente da Magneto il gruppo comprendeva i suoi due figli, la strega Scarlet e il velocista Quicksilver (che, potenza della gestione dei diritti, vedremo presto sul grande schermo addirittura in doppia versione: tra le fila degli X-Men e tra i nuovi Avengers!), il deforme saltatore Toad e l'illusionista Mastermind. Con gli anni il gruppo si è più volte sciolto e riformato, con nuovi e più letali membri.
Al cinema abbiamo conosciuto la Confraternita all'epoca del primo X-Men movie, in una formazione che prevedeva Magneto, Mystica, Toad e Sabretooth. A loro si uniranno, nei film seguenti, il ribelle Pyro e l'inarrestabile Fenomeno, alias The Jaggernaut.
Piccola curiosità: tra i Confratelli dei fumetti spicca anche l'inamovibile Blob, un grottesco villain il cui corpo obeso è cresciuto a dismisura diventando quasi immune ad assalti fisici. Anche al cinema Blob ha avuto (si fa per dire) il suo momento di gloria, interpretato da Kevin Durand, in X-Men - le origini: Wolverine. Blob, alias Fred Dukes, è uno dei membri del commando di mercenari mutanti in cui milita anche Logan. Dopo essersi ritirato dal fronte, la sua mutazione degenera rendendolo spaventosamente grasso, ma non meno pericoloso.

DEADPOOL
Wade Wilson, il mercenario con la boccaccia, è al momento uno dei personaggi di punta della Marvel. Antieroe folle e virtualmente immortale a causa di una degenerazione del fattore di guarigione di Wolverine, iniettatogli forzatamente e che lo ha orribilmente sfigurato, Deadpool è scatenato, divertente, un delirante vulcano di citazioni pop e post-moderniste, sopra le righe e in grado di spiazzare il lettore infrangendo a suo piacimento la quarta parete.
Purtroppo di questa carica eversiva resta ben poco nell'interpretazione di Ryan Reynolds, evidentemente sfortunato nella scelta di ruoli da supereroe. In X-Men - Le Origini: Wolverine, Wilson, un agile e letale maestro di spade, è un membro del gruppo di supersoldati assoldati da William Stryker. Diventato il fulcro dell'esperimento Arma XI, Deadpool diventa una sorta di aggregato di vari poteri mutanti (fattore di guarigione, super-agilità, raggi ottici, teletrasporto e lame di adamantio retrattili) che lo rendono una perfetta macchina sterminatrice asservito al controllo del luciferino Stryker.

DEATHSTRIKE (LADY)
Yuriko Oyama è la figlia del folle scienziato giapponese che per primo aveva perfezionato la tecnica di fusione dell'adamantio alle ossa umane. Reputa Wolverine colpevole della morte del padre e, per poterlo sconfiggere, decide di sottoporsi lei stessa alla micidiale operazione, diventando la temibile cyborg Lady Deathstrike, uno dei più formidabili nemici degli X-Men, con cui si è scontrata a più riprese.
Sul grande schermo Lady Deathstrike ha avuto le incantevoli fattezze di Kelly Hu. È una sottoposta di William Stryker in X-Men 2, costretta ad obbedirgli a causa di un siero che annulla la sua volontà. Grazie ad agilità e forza sorprendenti, oltre che agli stessi poteri di Wolverine (fattore di guarigione ed artigli di adamantio) Lady Deathstrike fronteggerà Logan per conto di Stryker in una drammatica resa dei conti, per venire infine sconfitta solo dopo un combattimento che mette a durissima prova la tempra del nostro eroe.

MAGNETO
Sul Signore del Magnetismo si potrebbe scrivere un intero libro. Principale sostenitore della teoria della "difesa preventiva" e del predominio dei mutanti sull'umanità, traumatizzato dagli eventi dello sterminio operato dai nazisti di cui fu vittima, Erik Magnus Lehnsherr, il cui vero nome è Max Eisenhardt, è il più grande nemico degli X-Men e, occasionalmente, anche loro alleato. Dotato di un'intelligenza fuori dalla norma, di un indiscusso carisma e del potere mutante di alterare a piacere i campi magnetici e controllare gli oggetti metallici, Magneto è prima di tutto un personaggio complesso e sfaccettato, che oscilla tra un sincero, appassionato desiderio di proteggere i propri simili e l'odio smisurato nei confronti di chiunque lui percepisca come minaccia per i "suoi" mutanti. Tutte caratteristiche magnificamente rese anche nelle versioni cinematografiche a cui hanno dato vita prima Sir Ian McKellen nei tre X-Men di Bryan Singer, poi il giovane e aitante Michael Fassbender in X-Men: L'inizio. Entrambi gli attori saranno inoltre presenti nel prossimo X-Men: giorni di un futuro passato.
Come ulteriore nota di colore, vi invitiamo a tenere presente che lo scheletro di Wolverine è interamente rivestito di adamantio, caratteristica che lo rende particolarmente vulnerabile al potere di Magneto. Se nei film Magneto decide semplicemente di tenere a bada Wolverine, nel fumetto (nello storico numero 25 di X-Men, del 1993) il signore del magnetismo arriva ad una soluzione molto più... drastica. Ed infinitamente più dolorosa.

MYSTICA
La spia perfetta, capace di imitare ed assumere l'aspetto di chiunque. Raven Darkhölme è furba, astuta, manipolatrice e determinata ad aiutare Magneto, di cui condivide la visione di un futuro dominato dalla razza mutante.
Nei film, dietro il pesante trucco full body, Mystica ha avuto due diverse interpreti (tre, contando anche la piccola Morgan Lily): la sensuale Rebecca Romijn e la giovane e promettente Jennifer Lawrence. Se in X-Men: L'inizio abbiamo assistito alla nascita e allo sviluppo di questo complesso personaggio, prima al fianco del "fratello adottivo" Charles Xavier e poi schierata al fianco di Magneto, è nei film di Bryan Singer che Mystica aveva dato parecchio filo da torcere a Wolverine e agli X-Men, sia indirettamente, come infiltrata e spia, fondamentale pedina di Magneto, sia più direttamente, facendo uso della sua abilità di mutaforma e delle sue eccezionali capacità atletiche per colpire duro i nostri eroi, nel corpo e nello spirito.

SABRETOOTH
Pochi possono vantarsi di conoscere bene Wolverine come uno dei suoi peggiori avversari... ed ex-amici. Se nel fumetto il passato di Victor Creed è avvolto nel mistero, con un'infanzia di segregazione a causa della sua natura bestiale, un intermezzo come soldato e agente segreto CIA fino ad una cancellazione della memoria a seguito degli esperimenti per il progetto Arma X (sì, anche lui...), nei film abbiamo scoperto la storia di questo psicotico killer all'epoca dell'infanzia di Wolverine, quando fa la sua comparsa come fratellastro di Logan. Nato con poteri mutanti molto simili a quelli di Wolverine (sensi animali, artigli e un fattore di rigenerazione di poco inferiore a quello di Logan), il destino di Sabretooth (interpretato da Liev Schreiber) è intrecciato a quello di Wolverine fin dai loro primi anni di vita dalle tragedie familiari che li vedono protagonisti. I due stringono un patto di sangue e si coprono le spalle a vicenda attraverso i decenni e diverse guerre, almeno fino a che Wolvie non decide che ne ha abbastanza di tutte le stragi e la violenza di cui è stato artefice e testimone, e decide di mollare. Atto che per Sabretooth è un vero e proprio tradimento.
A quel punto i due diventano rivali, con Sabretooth dalla parte di William Stryker e della sua caccia ai mutanti. Ma Sabretooth avrà modo di ravvedersi e aiutare Wolverine nello scontro finale contro Deadpool che, almeno apparentemente, gli costerà la vita.
Una versione decisamente diversa e molto più bestiale di questo villain era apparsa nel primo X-Men, interpretato dallo stuntman Tyler Mane, a dare man forte a Magneto nel suo diabolico piano. Quale relazione ci sia tra queste due versioni del personaggio, però, non è stato (ancora) chiarito.

SENTINELLE
I mutanti sono potenti. I mutanti sono pericolosi. Come difendersi da questa evidente minaccia? A questo interrogativo risponde lo scienziato Bolivar Trask, che progetta e realizza l'arma definitiva nella guerra contro l'Homo Superior: un'armata di robot giganti, semi-autonomi e dotati di un armamentario in grado di tenere testa a qualunque (beh... quasi qualunque) mutante.
Le Sentinelle sono altamente efficienti, assolutamente spietate nella loro missione di individuare e contenere la minaccia mutante. Inoltre con il passare del tempo la loro intelligenza artificiale evolve, arrivando al punto di replicarsi e migliorarsi: vengono create Sentinelle Cyborg per mimetizzarsi con gli umani e la Sentinella Perfetta, l'androide Nimrod. Nell'universo cinematografico non abbiamo ancora avuto occasione di vedere le Sentinelle all'opera... finora. Infatti nel prossimo X-Men Days of Future Past, le Sentinelle ed il suo misterioso creatore giocheranno un ruolo chiave per la sopravvivenza o lo sterminio degli X-Men e di tutta la razza mutante.

SILVER SAMURAI
Erede di una famiglia di fuorilegge, la vita fumettistica di Keniuchio Harada è sempre oscillata tra bene e male, luce e oscurità. Mutante nato con il potere di catalizzare energia all'interno di una lama, Keniuchio inizialmente si dedica all'attività criminale con l'identità di Silver Samurai. Attraversa poi un periodo in cerca di redenzione in cui è addirittura alla guida di un gruppo di super-eroi giapponesi... per poi tornare alla sua carriera da fuorilegge.
Nel film Wolverine: L'immortale invece il Silver Samurai ha subìto un restyling completo: quale mistero nasconde la luccicante armatura robotica d'argento? Chi si nasconde dietro la sua esistenza?

WILLIAM STRYKER
Distruggere i mutanti con i mutanti! Annientare l'intera piaga mutante, progenie di Satana, fino a che neanche uno di loro resti a insozzare la Terra. Questo è il credo di William Stryker, questa la missione che, secondo lui, Dio in persona gli ha assegnato. Fanatico fino al punto di sacrificare la sua stessa moglie ed il figlio mutante sull'altare delle sue distorte convinzioni, Stryker è anche un esperto stratega e un manipolatore subdolo quanto efficace. Con il volto di Brian Cox abbiamo fatto la conoscenza del colonnello Stryker in X-Men 2, dove è la nemesi principale dei nostri eroi. Il suo piano prevede sempre uno schema ricorrente: utilizzare i poteri dei mutanti contro i mutanti. Dopo aver perfezionato un sistema di controllo mentale, Stryker utilizza l'acrobata tele porta Kurt Wagner, alias Nightcrawler, come arma mutante per assassinare il presidente degli USA e scatenare così una caccia aperta ai mutanti. Riesce addirittura ad infiltrarsi nella base operativa degli X-Men, costringendoli ad uscire allo scoperto per uno scontro finale. Ma alla fine sarà lui ad avere la peggio, condannato proprio dallo stesso Wolverine, del cui misterioso passato sembra sapere molto.
Quali questi eventi siano viene chiarito in X-Men Origini: Wolverine, in cui Stryker è interpretato da Danny Huston. Qui scopriamo che proprio Stryker è stato l'artefice della creazione della prima squadra di mercenari mutanti al soldo degli USA e, in seguito, dell'avvio del progetto Arma X. Ed è sempre lui a causare diversi problemi a Wolverine, incluso il tradimento dell'amata Kayla Silverfox (Lynn Collins) e perfino l'amnesia che sembra aver cancellato ogni traccia del suo passato dalla memoria di Logan.

WOLVERINE
Essere un mutante superfigo capace di rigenerare ogni ferita non è tutto rose e fiori. Wolverine vive come una condanna il fatto di rimanere giovane e sano mentre tutti coloro che gli sono cari invecchiano o muoiono. Cosa ancora peggiore, deve costantemente fare i conti con un lato particolarmente selvaggio e aggressivo della sua anima. Uno spirito animalesco che sembra perseguitarlo costantemente e che lo spinge ad allontanarsi dagli altri. Questo aspetto della sua personalità, unito alle innumerevoli esperienze di violenza attraverso cui è passato, hanno reso Wolverine cinico, disilluso e scostante. Una sorta di difesa prima di tutto dalla sua parte bestiale, che potrebbe in ogni istante ferire (o peggio) chi gli si avvicina troppo. Ma lo spirito di Logan è quello di un uomo nobile e romantico, che soffre profondamente per l'impossibilità di poter vivere una vita normale, accanto ad amici e ad una donna da amare. Prima che con i suoi numerosi avversari, Wolverine è un uomo in lotta con se stesso.

-FUORI SCALA- FENICE
Alla fine di questo elenco non si poteva non citare quello che probabilmente è il peggiore avversario che Wolverine abbia mai fronteggiato.
Non tanto per l'immenso potere di cui l'entità conosciuta come Fenice è dotata, anche se parliamo, almeno nei fumetti, di un essere con capace di annientare interi sistemi solari e contro cui neanche le forze congiunte dei più potenti eroi dell'Universo possono molto.
Già questo sarebbe sufficiente, ma ad aggravare il tutto c'è il non trascurabile dettaglio che Fenice si è incarnata proprio nella donna di cui Wolverine si innamora al primo sguardo, la rossa Jean Grey, che sullo schermo ha le magnifiche fattezze di Famke Janssen.
Sensibile, intelligente e affascinante, Jean Grey è la pupilla del professor Xavier fin da quando la famiglia della ragazza ha scoperto che lei stava iniziando a sviluppare suoi incredibili (e pericolosi) poteri psichici.
Trasferitasi alla Scuola di Xavier Jean conosce Scott Summers, ovvero Ciclope, e tra i due nasce un amore sincero ed intenso. Ma nemmeno Jean Grey è immune al fascino di Wolverine, e l'attrazione che prova nei confronti del "bel tenebroso" Logan mette a dura prova il suo legame con Scott. La tensione di questo triangolo continua a montare fino a che i veri poteri di Jean Grey non si manifestano in tutta la loro terrificante potenza, facendo perdere alla ragazza il controllo e trasformandola in una spietata e inumana macchina di morte. Persino Ciclope soccombe, inerme, di fronte a questa nuova versione della donna che ama, e solo uno sforzo titanico di Wolverine e un ultimo barlume di lucidità di Jean porranno (apparentemente) fine all'escalation di distruzione di questa Fenice Oscura. Ma lo shock di aver dovuto uccidere la donna di cui era innamorato ha richiesto un nuovo, terribile tributo allo spirito già fiaccato dell'eroe mutante. Come potrà Wolverine venire a patti con quanto ha fatto?