Recensione Tra(sgre)dire (2000)

All'insegna della noia, questo film del regista che ha creato un genere, ma che sembra abbia ormai poco da dire...

Trasgressioni moderate

E' noto a tutti che Tinto Brass è considerato l'icona del cinema soft-erotico in Italia. Questa nomea la deve soprattuto al suo modo particolare di rappresentare e presentare l'erotismo. I suoi film ci fanno divertire(relativamente), ci mostrano solo l'aspetto più giocoso del sesso, tralasciando volutamente l'eccessivo in favore del caricaturale.

Prendiamo in esame Tra(sgre)dire, "opera" risalente all'anno 2000 che vede protagonista la bella Yuliya Mayarchuk, che nel film impersona una ragazza che trascorre un periodo a Londra da sola aspettando l'arrivo del suo fidanzato da Venezia. Nella ricerca dell'appartamento nella città inglese la ragazza conosce Moira, la donna che porterà scompiglio e stravolgimenti nel rapporto della coppia.
Un soggetto davvero poco originale, sviluppato in maniera scadente, che annoia dopo poco, per il fatto di non presentare in assoluto nessun elemento di originalità; la mancanza di spunti che possono accattivare l'attenzione dello spettatore è il difetto più evidente, che alla fine penalizza e mette in ombra i (seppur pochi) lati positivi. Infatti, come già detto per Fallo!, gli elementi più riusciti del film sono da ricercare esclusivamente nella cura per le scenografie, gli arredamenti, la fotografia, tutti elementi di contorno, che non riescono però a mascherare l'assenza di una (anche minima dato il genere non proprio da cinefili) sostanza.
Ma soprattutto, e questa è una chiave di lettura del cinema di Brass,è da rilevare la particolare, maniacale attenzione per le inquadrature, e più in generale per il modo in cui si mostra un determinato soggetto.
L'aspetto più puramente artistico è davvero pessimo; la recitazione raggiunge livelli veramente scandalosi, assolutamente da dimenticare. Anche se lo script non esigeva grandi doti attoriali (discorso universale da applicare a tutti i film del genere e in numerose occasioni estendibile alle commediole sentimental-comiche), sembra di assistere ad una recita da scuola elementare.
Per il resto nulla da rilevare, la mediocrità domina la scena.

Ovviamente un film che non pretende molto, e del resto non ha le carte per farlo. I temi trattati sono sempre gli stessi, triti e ritriti, non c'è nulla di nuovo all'orizzonte. Il sesso sarà pure divertente agli occhi di Brass, ma rischiamo di sfociare nella noia più assoluta.