The Walking Dead: Commento all'episodio 5x08, Conclusione

L'atteso mid-season finale porta alla serie AMC un nuovo, prevedibile record, un doloroso e inatteso addio, ma soprattutto un episodio ad altissima tensione emotiva.

Così, anche questa quinta stagione di The Walking Dead è arrivata all'atteso giro di boa del mid-season finale. Ci è arrivata con un nuovo, prevedibilissimo record di ascolti (il trend di crescita è fisiologico, finché l'interesse per la serie resta così alto: e gli indicatori, finora, parlano tutti in quel senso): 14,8 milioni di spettatori complessivi, di cui 9,6 nella fascia di età 18-49, per una crescita totale, in tutta la prima metà della stagione, rispettivamente del 12% e 13% nelle due categorie. Ma la serie AMC è giunta a questo appuntamento, anche, con l'addio più doloroso e inatteso, quello di Beth: rincorsa, da protagonisti e sceneggiatori, fin dagli ultimi episodi della scorsa stagione, scopertasi prigioniera dei suoi salvatori, tenacemente aggrappata a una speranza di salvezza in un contesto opprimente come il Grady Memorial Hospital.

The Walking Dead: Christine Woods ed Emily Kinney (di spalle) nell'episodio Coda
The Walking Dead: Christine Woods ed Emily Kinney (di spalle) nell'episodio Coda

La ragazza è infine morta per mano dell'instabile Dawn Lerner, nel concitato confronto tra il gruppo di quest'ultima e quello di Rick: e poco importa che la sua carnefice, immediatamente, abbia fatto la stessa fine. Tra le possibili dipartite di questa stagione (almeno una ne era attesa, inutile negarlo) questa è quella che, istintivamente, non avremmo voluto vedere: un esito che, per impatto emotivo, è quasi pari a quello che fece scoprire, nella seconda stagione, la triste sorte della figlia di Carol, la piccola Sophia. Più in generale, questa quinta stagione ha salutato (momentaneamente) i suoi spettatori con un episodio a tensione altissima, che ha visto l'attesa riunione delle storyline finora delineatesi, e che prepara una nuova riorganizzazione del setting della serie: non più la chiesa, ma con tutta probabilità nemmeno il Grady Memorial, e il gruppo di nuovo on the road. In più, un nuovo easter egg dopo i titoli di coda, con l'inatteso, ma gradito, ritorno di Morgan Jones (lo rivedremo, finalmente, in modo più stabile?)

Il plot:

The Walking Dead: Emily Kinney, Melissa McBride, Erik Jensen e Christine Woods in Coda
The Walking Dead: Emily Kinney, Melissa McBride, Erik Jensen e Christine Woods in Coda

Bob Lamson, preso prigioniero dagli uomini di Rick, è riuscito a fuggire ingannando Sasha, ma è braccato da un orda di walkers e dallo stesso Rick, che gli intima di fermarsi. Quando l'uomo ignora l'ordine dell'ex poliziotto, questi lo investe con l'auto di cui è entrato in possesso, per poi freddarlo con un colpo di pistola. Il gesto di Rick potrebbe complicare lo scambio di Beth e Carol con gli altri due prigionieri del gruppo; ma questi ultimi, conoscendo l'instabilità psicologica di Dawn, concordano nel mentire e raccontare che Bob è caduto preda dei morti viventi. Intanto, Padre Gabriel è riuscito a fuggire dalla chiesa, e ha raggiunto la scuola dove si erano accampati gli abitanti di Terminus. In breve, però, viene aggredito dall'orda di walkers che erano stati rinchiusi nell'edificio, riuscendo a malapena a raggiungere di nuovo la chiesa; qui, il suo arrivo provoca la caduta della protezione della struttura, e la sua invasione da parte delle creature. Michonne e Carl, insieme al religioso, riescono a malapena a mettere in salvo la piccola Judith, e a rinchiudere le creature nell'edificio; nel frattempo, Abraham e il suo gruppo fanno ritorno nella zona, a bordo dell'autopompa in precedenza recuperata...

Cosa ci è piaciuto di questo episodio:

The Walking Dead: Norman Reedus in una scena dell'episodio intitolato Coda
The Walking Dead: Norman Reedus in una scena dell'episodio intitolato Coda
  • Come abbiamo già specificato, la tensione emotiva di questo Coda (titolo tradotto come Conclusione) raggiunge quella dei migliori episodi della serie. Non solo l'evento-clou della morte di Beth e Dawn, ma tutto il climax presente nell'episodio (a partire dall'uccisione di Lamson) è costruito in modo sapiente e senza sbavature. Il crescendo di tensione qui presente, in particolar modo quello del subplot di Atlanta (inevitabilmente preponderante) è esattamente ciò che ci si aspetta da un mid-season finale.

  • La fine di Beth, in sé (specie in quanto posta, crudelmente, dopo la rivelazione a sua sorella Maggie della sua sopravvivenza) è un pugno nello stomaco. Come detto in apertura, ci aspettavamo almeno un addio, ma questo fa sicuramente più male di altri.

  • Prima che abbandoni definitivamente la serie, abbiamo modo di sapere un po' di più sul personaggio di Dawn, e di comprendere un po' meglio la sua instabilità. Il suo teso confronto col collega O'Donnell (poco prima di quello decisivo con Rick, quasi un suo preludio) lascia disorientati, in quanto è difficile "schierarsi" da una parte e dall'altra. Segno di un'intelligente gestione del personaggio, in sé più complesso di un semplice villain.

  • L'easter egg/cliffhanger finale, col ritorno di Morgan, sul modello di quanto era già accaduto nell'episodio di apertura. Un'apparizione gradita quanto ambigua nelle conseguenze che potrebbe generare (l'uomo, infatti, trova il messaggio di Abraham indirizzato a Rick, quando il militare era diretto a Washington: una nota già "vecchia", abbondantemente superata dagli eventi).

The Walking Dead: Christine Woods nell'episodio Coda
The Walking Dead: Christine Woods nell'episodio Coda

Cosa non ci è piaciuto di questo episodio:

  • L'aver concentrato il crescendo di tensione sul subplot di Atlanta porta all'inevitabile sacrificio, a livello di spazio nell'episodio, delle altre due storyline. Più che un limite, però, questa è la normale conseguenza, difficilmente eludibile, del modo in cui si è voluto strutturare la puntata.

  • Proprio per il modo in cui il personaggio di Dawn era stato presentato, e per le potenzialità che racchiudeva, è in un certo senso un peccato che la sua presenza nella serie si interrompa qui. Ciò, malgrado il fatto che il grosso dei suoi compagni, ora (a partire dal tormentato dottor Steven Edwards) sono potenziali nuovi membri del gruppo.

  • Due mesi di attesa, sono due mesi di attesa. Da spettatori assidui della serie, che inevitabilmente sono diventati un po' fans, lasciateci dire che uno stop così lungo (specie dopo un ottimo episodio come questo) non ci rende proprio felici.

Note a margine:

The Walking Dead: Chandler Riggs in una scena dell'episodio Coda
The Walking Dead: Chandler Riggs in una scena dell'episodio Coda
  • Una costante dei mid-season finale, nella serie, sembra finora essere quella della morte di una giovane donna. Riguardando, a ritroso, le stagioni precedenti, troviamo infatti che l'episodio Muore la speranza (seconda stagione) segnò la dipartita della piccola Sophia, pur già trasformata in zombie; la puntata intitolata Fatti per soffrire (posta a metà della terza stagione) vide l'uccisione per mano di Michonne di Penny, figlia-walker del governatore Philip; in Indietro non si torna, mid-season finale dell'ultima stagione, fu invece la piccola Meghan Chambler, figlia di Lilly, a morire a causa del morso di uno zombie.

  • Con la morte di Beth, Maggie resta l'ultimo membro vivo della famiglia Greene.

What's next?

L'episodio ha sancito l'ennesimo reset narrativo della serie: le storyline si sono riunite, il gruppo è presumibilmente di nuovo on the road, ampliato di molti (tutti?) i membri dell'ospedale. La sensazione è quasi quella di stare per assistere, più che a una ripresa di stagione, a una nuova tranche di episodi tout court. È tutta da interpretare, invece, la nuova apparizione di Morgan Jones, e il suo ritrovamento del biglietto scritto da Abraham: se la sua sia una nuova comparsa estemporanea, o piuttosto il preludio a un ritorno in pianta stabile nella serie, al momento non sembra possibile da prevedere.

Movieplayer.it

4.0/5