The Walking Dead: Commento all'episodio 5x05, Sabotaggio

In una stagione che non cessa di rimescolare le carte, la serie AMC offre un episodio che rimette in discussione alcuni dei suoi punti fermi. Rendendo il futuro molto più incerto e nebuloso.

Che questa stagione di The Walking Dead volesse giocare con le attese dello spettatore, per poi tradirle e rimescolare continuamente le carte della storia, si era abbondantemente capito nel corso dei primi quattro episodi. Che questo scopo fosse perseguito in modo così sistematico, e radicale, era però forse al di là delle previsioni: ciò è ancor più vero in un episodio in sé meno brillante, ma ancor più carico di conseguenze sullo svilupparsi della trama, come questo Sabotaggio. Episodio di quelli che chiamiamo "di passaggio", quasi privo di azione (la presenza dei Walkers è concentrata quasi interamente nella parte iniziale), dedicato prevalentemente, ma non solo, al personaggio di Eugene Porter.

Che Porter, sedicente scienziato diretto a Washington, per consegnare ai piani alti una possibile cura per il contagio, non fosse un combattente nato, lo si sapeva. La sceneggiatura ce l'aveva finora presentato come un nerd (mai) cresciuto, più avvezzo al sangue in provetta che a quello che schizza, copioso, dai corpi delle creature uccise. Tuttavia, che Eugene fosse un millantatore era (almeno per chi non abbia letto il fumetto originale) al di là di ogni previsione. Il viaggio verso Washington, e la missione a cui Abraham Ford si è dedicato anima e corpo, si rivela una mera illusione. Il militare (di cui iniziamo a scoprire il travagliato background) si rivela, da par suo, sempre più mentalmente instabile, e forse incapace di reggere al peso della rivelazione.

Il plot:

The Walking Dead: Josh McDermitt interpreta Eugene in Sabotaggio
The Walking Dead: Josh McDermitt interpreta Eugene in Sabotaggio

Abraham, Eugene e Rosita sono in viaggio verso Washington a bordo del pullman trovato vicino alla chiesa, accompagnati come da accordi da Glenn, Maggie e Tara. Un improvviso guasto al motore, tuttavia, provoca un impressionante incidente, che fa rovesciare il veicolo mandandolo fuori strada. Contestualmente, il gruppo è attaccato da un'orda di morti viventi, di cui riesce comunque a liberarsi. Abraham è ferito, ma assolutamente deciso a proseguire verso la capitale, malgrado parte del gruppo, tra cui lo stesso Eugene, prema per tornare alla chiesa. Il gruppo, nel frattempo, si ferma presso una libreria abbandonata per recuperare le forze. Qui, Eugene si confida con Tara, confessandole di aver deliberatamente manomesso il motore per provocare l'incidente: l'uomo avrebbe fatto ciò perché, se il gruppo fosse arrivato a Washington e lui non si fosse rivelato in grado di curare l'epidemia, sarebbe stato abbandonato dagli altri in quanto ritenuto inutile. Intanto, Ford è tormentato da incubi e ricordi del suo passato recente, in cui si vede abbandonato da sua moglie Ellen e dai suoi due figli dopo averli difesi da un'aggressione...

Cosa ci è piaciuto di questo episodio:

The Walking Dead: Josh McDermitt, Christian Serratos e Michael Cudlitz nell'episodio Sabotaggio
The Walking Dead: Josh McDermitt, Christian Serratos e Michael Cudlitz nell'episodio Sabotaggio
  • La rivelazione-cardine dell'episodio, quella che svela che Eugene è in realtà un millantatore, ha sicuramente il suo impatto. Le conseguenze sullo svilupparsi della trama saranno molte e pesanti, ma anche quelle immediate su Abraham, altro personaggio che ha un peso primario nell'episodio.

  • Finalmente, iniziamo a sapere qualcosa di più anche sullo stesso Ford. Il suo background, descritto in pochi ed efficaci flashback, ha ottime potenzialità. La sua dolorosa storia personale, più che la sua forma mentis da militare, spiega molto del suo atteggiamento attuale. Sarà interessante vedere come il personaggio si modificherà dopo gli sviluppi qui raccontati.

The Walking Dead: Michael Cudlitz interpreta Abraham in una scena della puntata Sabotaggio
The Walking Dead: Michael Cudlitz interpreta Abraham in una scena della puntata Sabotaggio

Cosa non ci è piaciuto di questo episodio:

  • L'episodio è prevalentemente dialogato, descrittivo, ma anche mancante di ritmo. La regia è abbastanza anonima, mentre le poche sequenze con i Walkers sembrano (e probabilmente sono) inserite per mere ragioni di copione.

  • Un po' improbabile, e pretestuoso, lo spettacolare incidente provocato dal sabotaggio di Eugene, che innesca tutti i successivi eventi.

  • Ugualmente improbabile, l'atteggiamento per due volte accondiscendente di Tara verso il sedicente scienziato, anche dopo la definitiva rivelazione del suo inganno.

Note a margine:

The Walking Dead: Steven Yeun in una scena dell'episodio intitolato Sabotaggio
The Walking Dead: Steven Yeun in una scena dell'episodio intitolato Sabotaggio
  • Il titolo originale dell'episodio è Self Help, con riferimento alla sezione della libreria in cui vediamo Eugene spiare Abraham e Rosita mentre fanno sesso. Ancor prima della scelta di questo titolo, la puntata avrebbe dovuto intitolarsi The Choice.

  • Nell'intera serie, questo è l'ottavo episodio in cui il personaggio di Rick non appare; ed è il secondo consecutivo, nel corso della stagione, senza l'ex poliziotto, dopo il precedente Il prezzo della salvezza.

  • Durante l'attacco dei Walkers al pullman rovesciato c'è un piccolo errore: in un'inquadratura, infatti, vediamo Tara trafiggere la testa di una creatura col coltello, provocandole un visibile taglio sulla nuca; ma nell'inquadratura successiva, quando la donna porge il coltello a Eugene, il taglio è scomparso.

  • Dopo tre episodi che si sono chiusi, tutti e tre, con una sorta di cliffhanger, qui il finale è affidato a uno dei tanti flashback che mostrano il passato del personaggio di Abraham.

What's next?

The Walking Dead: l'attore Michael Cudlitz nell'episodio intitolato Sabotaggio
The Walking Dead: l'attore Michael Cudlitz nell'episodio intitolato Sabotaggio

Un episodio come questo, pur non molto brillante, ha avuto senz'altro il merito di mettere ulteriore carne al fuoco nella serie: il subplot di Washington è praticamente azzerato, o comunque pesantemente ridimensionato. Difficile fare previsioni, a questo punto, sul comportamento di Abraham e dei suoi compagni, e ancor più sul loro atteggiamento verso Eugene. C'è ragionevolmente da attendersi, comunque, che a questo punto della stagione la serie riprenda i fili delle altre due storyline finora presentate: quella, fondamentale, di Rick e compagni nella chiesa, e quella di Beth, e di Carol, prigioniere all'interno dell'ospedale. Vicende che forse (ma sarà da verificare) potrebbero presto riannodarsi.

Movieplayer.it

2.5/5