The Walking Dead: commento all'episodio 4x10, Detenuti

Un episodio più corale del precedente, in cui troviamo alcuni importanti "ritorni", ma soprattutto l'introduzione di tre nuovi personaggi e l'allusione a un nuovo, possibile approdo per i protagonisti.

Dopo la ripartenza della scorsa settimana (baciata dai soliti, straordinari risultati di ascolto) questa quarta stagione di The Walking Dead si rimette in carreggiata, con un episodio che completa la presentazione dei personaggi dispersi dopo il drammatico showdown della prigione. Un episodio molto più corale del precedente, che paga qualcosa in termini di tensione emotiva e di peso specifico dei singoli personaggi (undici in tutto, contro i tre della scorsa puntata) ma che presenta alcuni "ritorni" di assoluto rilievo; e soprattutto, nel finale, introduce un nuovo gruppo di personaggi destinati a modificare sensibilmente gli sviluppi narrativi della stagione. L'apparizione delle tre new entry negli ultimi minuti dell'episodio, e l'allusione a un possibile, nuovo approdo per i protagonisti (Terminus, il Santuario) sono elementi che giocheranno sicuramente un peso fondamentale in tutto il prosieguo della stagione.

Il plot:
Dopo l'assalto della prigione, i componenti del gruppo di Rick sono dispersi in direzioni diverse, e in piccolissimi gruppi: Daryl e Beth si sono accampati nei boschi, ma l'uomo sembra aver perso gran parte delle speranze di ritrovare vivi i suoi compagni; Tyreese ha preso con sé Lizzie e Mika, oltre alla piccola Judith, che scopriamo essere sopravvissuta; il piccolo gruppo, dopo l'attacco di un'orda di Erranti, viene salvato da Carol, appena tornata nei pressi della prigione. Maggie e Sasha sono alle prese con un ferito Bob, ma la prima è determinata a ritrovare in tutti i modi Glenn, che ha visto fuggire dalla prigione a bordo di un pullman; quest'ultimo, in realtà, è sceso dal pullman poco prima che venisse sopraffatto dalle creature, ed è tornato alla prigione. Lo ritroviamo lì, in compagnia di una Tara ormai resasi conto della follia del suo ex capo: lo scopo principale, anche per lui, è quello di riunirsi alla sua compagna. Nel frattempo, per tutti si profila un nuovo, possibile approdo: Terminus, il Santuario di cui Daryl aveva sentito parlare alla radio a inizio stagione, annunciato da un cartello sulla strada.

Cosa ci è piaciuto di questo episodio:

- Il ritorno di Carol, che forse non ci aspettavamo così presto, ma che chi scrive considerava quantomai necessario. Un personaggio troppo complesso per essere abbandonato; inoltre, la sua vicinanza a Tyreese renderà ancora più problematica l'inevitabile rivelazione di ciò che accadde nella prigione. Sempre che, ovviamente, ciò che la donna ha raccontato a proposito della sorte di Karen risponda a verità: qualche ragionevole dubbio, a nostro parere, resta.
- La piccola Judith è viva. La rivelazione fa ovviamente piacere, ma soprattutto apre interessanti interrogativi su ciò che accadrà quando Rick e Carl potranno riabbracciarla. Inoltre, particolare non da poco, la bambina è ora sotto le cure di Carol, cioè proprio di colei che Rick aveva deciso di bandire dal gruppo: non solo, ma di fatto qui è proprio Carol a salvarle la vita, insieme a quelle di Lizzie e Mika, durante un attacco di Erranti.
- Terminus, il Santuario: un nome evocativo. Anche se è verosimile pensare che l'approdo non sarà immediato, l'idea di un nuovo setting "fisso", ma soprattutto di una nuova meta da raggiungere per i protagonisti, può essere un ottimo espediente per mantenere alta la tensione.
- Il cliffhanger finale, con l'introduzione dei tre nuovi personaggi, è ovviamente un elemento atto a ravvivare e a dare nuova linfa vitale alla narrazione. Il rapporto coi tre, stando almeno a quanto vediamo nel promo di fine episodio, si rivelerà comunque tutt'altro che agevole.- Più in generale, l'atmosfera dell'episodio mantiene quel senso di pericolo costante (frutto della condizione on the road dei personaggi) che già aveva caratterizzato il precedente; insieme ad essa, fanno capolino alcune interessanti riflessioni sulla speranza e sul destino, specie nel ricordo della lettera iniziale di Beth, e nelle parole rivolte da Bob a Sasha. Segno che la serie, in un momento "di passaggio" come questo, non sta abbandonando gli elementi più riflessivi e introspettivi che l'hanno caratterizzata fin dall'inizio.

Cosa non ci è piaciuto di questo episodio:
- La frammentazione dei vari sottoplot non giova molto al ritmo dell'episodio: alcuni di essi (tra questi, quello finale di Glenn e Tara) appaiono poco incisivi. Lo stesso "pentimento" della ragazza sembra un po' pretestuoso. La scelta di concentrarsi, nella scorsa puntata, su tre soli personaggi, e di mettere in scena nella successiva tutti quelli restanti, ha finito per indebolire un po' l'armonicità della narrazione.

Note a margine:
- Il titolo dell'episodio (Detenuti, in originale Inmates) si riferisce a quanto scritto sul cartello sito fuori dalla prigione: lì, infatti, è recitato "Hitchickers may be escaped inmates", gli autostoppisti potrebbero essere detenuti evasi. Ma il riferimento, probabilmente, è anche alla lettera iniziale scritta da Beth, che alludeva con speranza a una possibile, e ormai sfumata, vita serena all'interno della prigione. La parola "inmates", infatti, ha anche il significato di "coinquilini".
- Nella sua fuga dalla prigione, Glenn lancia una bottiglia molotov per farsi largo tra le creature; la bomba è costruita con la vecchia bottiglia di brandy rubata da Bob diversi episodi prima, e ora ritrovata nella prigione.

What's next?
Difficile fare previsioni certe per il futuro della stagione; ciò che è verosimile, comunque, è che i vari sottoplot continueranno a restare separati ancora per un certo numero di episodi, e che i tre nuovi personaggi avranno un certo peso. Peso che (il già citato promo di fine episodio sembra confermarlo) porterà più di un elemento problematico negli sviluppi della trama. L'approdo, tuttavia, quel Terminus a cui qui si ammicca, non sembra per ora vicino. Forse il suo nome non è casuale, e forse (ma siamo pronti ad essere smentiti) un nuovo setting stabile potrebbe coincidere con la conclusione della stagione.

Movieplayer.it

3.0/5