The Startup: il futuro è scritto in un algoritmo

Ispirato alla vera storia di Matteo Achilli e della sua Egomnia, il film segna il ritorno sul grande schermo del regista romano che dirige un cast di giovani talenti. In sala dal 6 aprile grazie alla 01 Distribution.

The Startup - Accendi il tuo futuro: Andrea Arcangeli in motorino con gli amici in una scena del film
The Startup - Accendi il tuo futuro: Andrea Arcangeli in motorino con gli amici in una scena del film

Piuma, Slam - Tutto per una ragazza, Non è un paese per giovani ed ora The Startup - Accendi il tuo futuro. Tutti film che da angolazioni differenti raccontano storie di liceali/universitari fotografate in un momento cruciale di passaggio, maturazione, evoluzione. Poco importa se si tratti di fare i conti con una gravidanza inaspettata o provare a cambiare il corso del proprio destino senza aspettare che siano gli altri a decidere per loro, all'estero o in Italia. E Alessandro D'Alatri, ad otto anni di distanza da Sul mare, ha deciso di tornare dietro la macchina da presa per raccontare la storia (da film) di chi resta ispirandosi a quella vera di Matteo Achilli, ventiquattrenne fondatore di Egomnia, social network per chi cerca lavoro (o dipendenti) basandosi sul merito.

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The Startup - Accendi il tuo futuro: Andrea Arcangeli in una scena del film
The Startup - Accendi il tuo futuro: Andrea Arcangeli in una scena del film

Parte e si concentra sugli inizi del suo protagonista D'Alatri mostrandoci un Matteo (Andrea Arcangeli) diciannovenne alle prese con l'esame di maturità e l'impegno nel nuoto agonistico dal quale lo distrae solo l'amore per Emma (Paola Calliari). La scintilla che darà inizio alla sua avventura informatica scaturisce da un'ingiustizia sociale, da un "no" grazie al quale ha un'intuizione: realizzare una startup che metta in contatto giovani in cerca di lavoro ed aziende. L'elemento che distingue Egomnia dal resto di siti è però nella meritocrazia sulla quale poggia l'intero progetto. Ogni candidato sarà valutato in base ai curricula. Niente raccomandazioni, niente favoritismi.

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"Un calcolatore matematico del merito"

The Startup - Accendi il tuo futuro: Andrea Arcangeli e Paola Calliari in una scena del film
The Startup - Accendi il tuo futuro: Andrea Arcangeli e Paola Calliari in una scena del film

Fortemente criticato ancor prima di uscire in sala da chi giudica il successo della startup di Achilli una bolla mediatica (dati alla mano), il film non vuole affatto soffermarsi sulla realtà informatica fondata dal giovane imprenditore e tantomeno è interessato ai dati economici. La pellicola, il cui soggetto ha iniziato a prendere forma tre anni fa grazie all'interessamento di Saverio D'Ercole e Luca Barbareschi, prende sì ispirazione dalla vita dello startupper ma lo fa per raccontare una realtà spesso ignorata. Se Veronesi mostra una generazione che guarda fuori dai confini nazionali in cerca di lavoro e realizzazione, D'Alatri racconta chi prova a costruirsi un futuro qui nonostante le difficoltà e la mancanza di sostegno focalizzandosi esclusivamente sul primo anno di vita del social. Sceneggiato da Francesco Arlanch, The Startup, si divide in due blocchi narrativi. La prima parte ambientata nella Roma del Corviale, borgata capitolina privata dei luoghi comuni di solo degrado e malvivenza, e la seconda nella Milano del bosco verticale e della Bocconi.

The Startup - Accendi il tuo futuro: Matteo Vignati, Matilde Gioli e Andrea Arcangeli in un momento del film
The Startup - Accendi il tuo futuro: Matteo Vignati, Matilde Gioli e Andrea Arcangeli in un momento del film
The Startup - Accendi il tuo futuro: Matilde Gioli in una scena del film
The Startup - Accendi il tuo futuro: Matilde Gioli in una scena del film

Due mondi che si scontrano in Matteo anche attraverso le ottime suggestioni cromatiche realizzate dall'autore della fotografia, Ferran Paredes Rubio, recentemente candidato ai David di Donatello per Indivisibili. Dal caldo avvolgente e familiare al freddo della finanza, dall'amore liceale all'allontanamento da sé e dagli affetti. Se il vero Matteo Achilli all'inizio della sua carriera imprenditoriale è stato apostrofato come un nostrano Mark Zuckerberg, D'Alatri, intelligentemente, non cerca un parallelo cinematografico con David Fincher ed il suo The Social Network. Schegge del capolavoro fincheriano possono essere rintracciate nelle sequenze prettamente informatiche (quelle per intenderci di programmazione dell'algoritmo) ma lì rimangono circoscritte. Da lodare, inoltre, la regia del film (escludendo una parentesi da videoclip musicale) che, a differenza della monotonia visiva rintracciabile in molte produzioni italiane, ha il merito di regalare sequenze o inquadrature che sottolineano la padronanza del mezzo del regista.

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"Tra i leoni"

The Startup - Accendi il tuo futuro: Andrea Arcangeli e Matilde Gioli in una scena del film
The Startup - Accendi il tuo futuro: Andrea Arcangeli e Matilde Gioli in una scena del film

A scricchiolare è, invece, la sceneggiatura che nella seconda parte tende a velocizzare eccessivamente il deragliamento emotivo e lavorativo di Matteo perdendone in armonia narrativa. Inoltre, la ricca colonna sonora composta da Pivio e Aldo De Scalzi tende ad essere abusata nel corso della pellicola, insieme ai brani non originali, finendo per risultare invadente nonostante l'interessante convivenza di temi. Vera sorpresa in The Startup è il cast di giovanissimi attori scelti dal regista e perfetti per incarnare i personaggi chiamati ad interpretare senza mai rischiare di cadere nell'eccesso, nella caricatura.

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The Startup - Accendi il tuo futuro: Luca Di Giovanni e Andrea Arcangeli in una scena del film
The Startup - Accendi il tuo futuro: Luca Di Giovanni e Andrea Arcangeli in una scena del film

Affiancati da veterani come Massimiliano Gallo e Lidia Vitale, oltre ai già citati e talentuosi Andrea Arcangeli e Paola Calliari, troviamo Matilde Gioli e Matteo Leoni, rispettivamente Cecilia e Valerio, due figure fondamentali nella realizzazione "mediatica" di Egomnia e del suo inventore ma anche sinonimo di tentazione. Nota di merito per il bravo Luca Di Giovanni ed il suo Giuseppe, l'amico programmatore nerd di Matteo ed ago della bilancia nel percorso lavorativo ed emotivo dello startupper, grillo parlante chiamato a riportalo con i piedi per terra.

Movieplayer.it

3.0/5