The Expanse 5, recensione: la guerra si fa personale su Amazon Prime Video

La recensione della quinta stagione di The Expanse, disponibile su Amazon Prime Video con una formula di distribuzione ibrida.

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The Expanse 5: un'immagine della quinta stagione

Con la recensione di The Expanse 5 arriviamo - quasi - alla fine dell'anno in corso (e all'inizio del prossimo) in compagnia di una grande serie, l'ambizioso adattamento dei romanzi di James S.A. Corey che dopo tre stagioni sul canale SyFy è diventato uno dei titoli di punta di Amazon Prime Video con tre annate supplementari (la prossima, già annunciata, sarà l'ultima). E questo nuovo ciclo, basato sul quinto libro, è per certi versi un ibrido dei due modelli, optando per una strategia di distribuzione come quella che siamo soliti vedere su Apple TV+ (e che Amazon ha messo in pratica qualche mese fa con la seconda stagione di The Boys): dopo i primi tre episodi, disponibili in blocco, gli altri sette arriveranno a cadenza settimanale, fino al 3 febbraio 2021. Una strategia che combina novità e tradizione, mantenendo viva oltre la prima settimana di sfruttamento la conversazione attorno alle vicende di James Holden, Naomi Nagata, Amos Burton e gli altri personaggi che da quasi esattamente cinque anni - il primo episodio è andato in onda negli Stati Uniti il 14 dicembre 2015 - fanno parte dell'immaginario collettivo di genere tra i fan della serialità televisiva. N.B. La recensione, senza spoiler, si basa sulla visione in anteprima di nove episodi su dieci.

Affari di famiglia

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The Expanse 5: una foto di scena

Avevamo lasciato i protagonisti di The Expanse alle prese con la nuova minaccia di Marco Inaros, leader di un gruppo terrorista che ha intenzione di lanciare degli asteroidi contro i pianeti che a suo avviso hanno fatto un torto a quelli come lui. A complicare ulteriormente la situazione è il fatto che lui abbia avuto una relazione con Naomi, e che il loro figlio Filip sia a sua volta invischiato nella cosa. Mentre lei cerca di rintracciarlo, Amos Burton torna sulla Terra per una missione speciale, in parte legata al suo passato di cui abbiamo finora avuto solo brevi menzioni. Holden invece è temporaneamente fuori servizio, non per scelta, ma non ci vorrà molto prima che il rischio di un conflitto interplanetario richieda nuovamente la sua attenzione sul piano strategico. Sul versante politico, d'altro canto, tale posizione spetta come sempre a Chrisjen Avasarala, impegnata a cercare di decifrare le intenzioni di Inaros e le implicazioni che queste potrebbero avere a livello galattico.

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Tensione centellinata

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The Expanse 5: Shohreh Aghdashloo in una scena

Quando Amazon ha adoperato la distribuzione ibrida per la seconda stagione di The Boys, su richiesta dello showrunner Eric Kripke, molti fan hanno espresso il loro disappunto, abituati a ricevere tutto subito nell'epoca dello streaming e del binge-watching. La strategia si è però rivelata vincente, poiché la serie è rimasta un argomento di conversazione per più di un mese anziché per una settimana scarsa come capita spesso con le produzioni di una realtà mediatica come Netflix. Difficilmente la polemica sarà altrettanto accesa in questo caso, principalmente perché lo show è nato con la formula settimanale e solo lo scorso anno, per la quarta stagione, ha optato per il bingewatching puro. E anche questa volta la scelta di Amazon è quella giusta, poiché l'evoluzione graduale del conflitto e delle dinamiche tra i personaggi, che si tratti del bislacco triangolo fra Naomi, l'ex-compagno e il loro figlio o del viaggio - fisico e introspettivo - di Amos, si presta perfettamente alla fruizione graduale, senza la fretta di passare immediatamente all'episodio successivo. Ha senso il blocco unitario per i primi tre capitoli, che formano una sorta di preludio compatto e si concludono con la giusta quantità di suspense per mantenere vivo l'interesse dei fan di vecchia data.

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The Expanse 5:un'immagine di Shohreh Aghdashloo

E al di là del fattore puramente di genere, che comunque non delude (l'evoluzione degli effetti speciali ha tratto vantaggio dal budget più generoso concesso da Amazon), la fruizione settimanale è utile anche per la componente tematica, poiché dopo un inizio un po' faticoso la serie si è rapidamente imposta come una riflessione non banale sul colonialismo, trasposto in un futuro non tanto lontano dalla nostra epoca, per lo meno sul piano ideologico. A livello di pure e semplici (ma forti) idee siamo in territori alla Battlestar Galactica, per come sono esposte e trattate nel contesto di una space opera dove l'importante è il fattore umano, senza il bisogno di introdurre bizzarre razze aliene. Perché anche dall'altro lato delle stelle a fare la differenza, nel bene e nel male, siamo noi, in preda a un'espansione che è ormai quasi agli sgoccioli e non è mai stata così appassionante, grazie al ritorno della formula settimanale che alimenterà, di volta in volta, la carica drammatica delle esperienze di Holden e compagnia bella e rimanderà, anche se di poco, la consapevolezza che presto tutto questo sarà finito.

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Conclusioni

Chiudiamo la nostra recensione di The Expanse 5, nuova, strepitosa annata della grande serie di fantascienza che continua a raggiungere nuove vette. Particolarmente efficace la scelta di far uscire gradualmente gli episodi.

Movieplayer.it
4.5/5

Perché ci piace

  • La commistione di intimo ed epico è sempre più convincente.
  • Gli effetti speciali sono da capogiro.
  • I personaggi sono tutti irresistibili.

Cosa non va

  • Chi apprezzava la formula del bingewatching puro potrebbe avere da ridire sulla strategia di distribuzione per i nuovi episodi.