The End of the F***king World 2, la recensione: su Netflix la seconda stagione della serie dark comedy

La recensione di The End of the F***king World 2: torna su Netflix la serie tv di Charlie Covell, una narrazione onesta e divertente dei lati più oscuri dell'adolescenza.

The End Of The Fucking World Stagione 2 6
The End of the F***ing World: una scena della seconda stagione della serie

Finalmente ritorna la tanto attesa seconda stagione della teen dramedy inglese a tinte dark basata sul popolare fumetto di Charles S. Forsman di cui vi parliamo nella nostra recensione di The End of the F***king World 2, seconda stagione della serie Netflix che da martedì 5 novembre, sarà disponibile in streaming sulla piattaforma Netflix. Se la prima annata seguiva passo passo le vicende della graphic novel alla quale si ispira la serie tv, in questa seconda stagione troviamo una trama articolata su materiale del tutto inedito, messo a punto dal creatore e sceneggiatore Charlie Covell.

Tante sono state le domande sul destino dei personaggi circolate negli ultimi mesi: cosa è successo ad Alyssa? James è sopravvissuto? E, soprattutto, la loro tanto peculiare e tormentata storia d'amore potrà mai avere un futuro?
Noi cercheremo di rispondere ad alcuni di questi interrogativi riguardo questa seconda stagione (attenzione agli spoiler a fine articolo), raccontandovi le novità più interessanti nella nostra recensione di The End of The F***king World.

Dove eravamo rimasti

The End of the F***ing World: i protagonisti della serie
The End of the F***ing World: i protagonisti della serie

Avevamo lasciato i protagonisti della serie, James (Alex Lawther) e Alyssa (Jessica Barden), su una spiaggia, nel bel mezzo di una fuga dagli agenti di polizia che davano loro la caccia per l'omicidio del professor Clive Koch.
I due, in viaggio per il Regno Unito per trovare Leslie, il vero padre della ragazza, si erano macchiati di diversi crimini, tra i quali l'omicidio di quello che si era poi rivelato uno stupratore e serial killer di ragazze. Nonostante la legittima difesa con la quale era stato compiuto il drammatico gesto, James e Alyssa iniziano a essere ricercati dalla polizia che li intercetta sulla costa proprio a causa della denuncia di Leslie.
L'ultimo episodio della prima stagione si conclude con una disperata corsa del ragazzo lungo il bagnasciuga e con un colpo d'arma da fuoco che sembra mettere fine alla vita di James.
Due anni dopo questi drammatici avvenimenti, la vita di Alyssa è totalmente cambiata mentre non è dato sapere quale sia stato il destino del povero James.

La nuova vita di Alyssa

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The End of the F***ing World: una scena della seconda stagione della serie

Tanto appare nebuloso il destino del personaggio di James, quanto risulta estremamente chiaro, già dal trailer, che la vita di Alyssa subirà un totale stravolgimento. Le prime immagini ufficiali, infatti, ci mostrano la ragazza in abito da sposa e impiegata, come cameriera, in una decadente tavola calda. Niente sembra essere rimasto della sarcastica e ribelle adolescente dalla parolaccia facile che abbiamo imparato a conoscere nella prima stagione della serie; ancora perseguitata dal ricordo dell'omicidio di Clive Koch e dalla presunta morte di James, Alyssa appare come il fantasma di se stessa, intrappolata in un'esistenza che non le si addice. Si piega alle prima tanto odiate norme di convivenza civile e mette a tacere il suo animo sfacciato e provocatorio, imbarcandosi in un matrimonio che sembra renderla felice solo in apparenza. Per non rimanere vittima dell'insoddisfazione, infatti, torna a chiudersi in quella bolla di apatia emotiva che la caratterizzava prima di iniziare a provare dei sentimenti per James. Ma potrà mai durare questa forzata messa in scena?

Who's that girl?

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The End of the F***ing World: una scena della seconda stagione della serie

Un altro elemento importante che era già emerso dal trailer ufficiale, è la presenza di un nuovo personaggio femminile, una giovane donna interpretata da Naomi Ackie, attrice che vedremo presto nel nuovo capitolo di Star Wars: L'Ascesa di Skywalker. Appare con la pistola in mano e in possesso di una foto di Alyssa uscita sul giornale in occasione della sua cattura. L'arrivo di Bonnie, questo il nome della misteriosa ragazza, costituirà l'anima e il motore di questa seconda stagione di The End of the F***king World, incarnando quella rabbia e quel male di vivere che avevano caratterizzato i due protagonisti. La sua andatura lungo lo snodarsi della trama, però, è più insicura e altalenante; per quanto l'obiettivo che Bonnie si propone di raggiungere sia per lei di vitale importanza, infatti, il suo è un viaggio in solitaria, senza né condivisione né crescita. Un personaggio dalla sorte incerta, insomma, come è incerto il legame con Alyssa e il motivo del suo ronzarle sempre intorno.

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The End of the F***ing World: una scena della seconda stagione della serie

Struttura che vince non si cambia

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The End of the F***ing World: una scena della seconda stagione della serie

In questa seconda stagione di The End of the F***king World, troviamo la stessa struttura narrativa della precedente: un'esposizione leggera che ben sfrutta la breve durata degli episodi. Ogni puntata, infatti, ha una durata di circa venti minuti, con un numero totale di otto episodi, esattamente come nella prima stagione; questo rende la narrazione molto agile e la serie tv perfetta per un feroce binge watching serale. La lunghezza delle puntate, inoltre, permette di ritrovare la stessa cura per la fotografia e i dettagli che avevamo potuto apprezzare due anni fa, regalandoci un prodotto finale molto ben confezionato. Solo il ritmo risente forse un po' della mancanza di una storia a cui ispirarsi alle spalle: mentre quello della prima stagione è incalzante e sostenuto, ricco di colpi di scena, quello della stagione 2 si articola lungo un solo percorso narrativo che procede, a tratti, a rilento.

Spazio all'emotività e coming of age - SPOILER ALERT

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The End of the F***ing World: una scena della seconda stagione della serie

Arriviamo quindi alla fine della parte senza spoiler della nostra recensione di The End of the F***king World per svelare qualcosa in anteprima ai più curiosi di voi. Numerose sono state le teorie riguardo al destino di James e alla provenienza di quell'urna cineraria che abbiamo visto sulla locandina della seconda stagione; ovviamente non possiamo dirvi a chi appartengono le ceneri ma possiamo rassicurarvi sul fatto che non siano del protagonista maschile. Il sospetto aveva già iniziato a serpeggiare quando Charlie Covell aveva affermato che una seconda stagione dovrebbe coinvolgere James e Alyssa in qualche modo.

E, infatti, James sopravvive allo sparo ma ne esce completamente cambiato; il ragazzo abbandona (in parte) i panni dello psicopatico per abbracciare un'attitudine nuova, dando spazio all'emotività e voce a quei sentimenti che prima rimanevano inespressi. Non ha paura di dichiarare il suo amore, né di correre in aiuto della sua amata Alyssa quando questa si trova in difficoltà. La stessa Alyssa, d'altro canto, sul finale sembra sviluppare una nuova consapevolezza e dice di aver bisogno di parlare con uno psicologo; un bel cambiamento per i due che sembrano superare con facilità il passaggio da un'adolescenza oscura e tormentata all'età adulta.

Conclusioni

Come avrete potuto capire dalla nostra recensione di The End of the F***king World 2, la seconda stagione di questa serie tv teen dalle sfumature dark si lascia vedere con piacere, proprio come era avvenuto per la prima. I personaggi vengono ben sviluppati e compiono un'evoluzione positiva, sebbene la trama risulti un po' scontata e, a tratti, lenta. L'attenta fotografia e la cura per i dettagli, però, rendono comunque questa serie tv un buon prodotto che non deluderà i fan dei precedenti otto episodi.

Movieplayer.it
3.5/5
Voto medio
3.5/5

Perché ci piace

  • I personaggi maturano e si evolvono durante gli episodi.
  • La brevità degli episodi la rende una serie perfetta per il binge watching.
  • Ogni puntata è perfettamente curata dal punto di vista della regia e della fotografia.

Cosa non va

  • La trama, a volte, è un po' lenta.
  • Lo sviluppo degli eventi risulta abbastanza scontato.