The Crown 6: le canzoni dell’ultima stagione della serie Netflix

The Crown ha sempre fatto un grande uso delle canzoni di repertorio: in questa stagione 6 è stato come avere una radio fm sempre aperta in quella seconda metà degli anni Novanta in cui si svolge gran parte della storia.

The Crown 6: le canzoni dell’ultima stagione della serie Netflix

Diciamo spesso che le canzoni nelle serie hanno funzioni di diverso tipo, quella più particolare è di fare da "coro", inteso come coro del teatro greco, alla vicenda, cioè, attraverso la musica e le parole dire qualcosa di più su quel momento o quel personaggio. Un altro modo di usare le canzoni è di farlo a contrasto, inserire cioè una canzone con un feeling opposto a quello della scena in cui è usata, per spiazzare. E poi c'è quello più classico, usare la canzone per evocare immediatamente un'epoca, un anno, un momento preciso, un mondo. È questo l'uso che The Crown fa delle canzoni e in questa stagione 6 è come avere una radio fm sempre aperta in quella seconda metà degli anni Novanta.

1. Tubthumping (Chumbawamba)

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Elizabeth Debicki in una scena di The Crown 6

Tubthumping dei Chumbawamba è stata una hit del 1997 ed è la canzone che, all'inizio della stagione 6, nella prima sequenza dell'episodio 1 (Persona non grata), ci porta dentro quell'anno. Diana e William stanno viaggiando felici su una macchina decappottabile, stanno andando a visitare Tony Blair e poco dopo giocheranno a calcio nel giardino della villa estiva di Blair, con la moglie Cherie e i loro figli. È un momento che ci vuole far capire il legame tra Diana e Tony Blair ("la principessa del popolo", ricordate?). In una delle sequenze successive, vedremo l'ex primo ministro in udienza dalla Regina chiedere alla sovrana di coinvolgere di più Diana in occasioni ufficiali: "Quando Diana parla il mondo ascolta" dice il premier. I Chumbawamba, band inglese influenzata dal punk dei Clash e dei Sex Pistols, debuttarono con il primo album nel 1986, ma fu nel 1997 che arrivarono al successo con Tubthumping, canzone che di punk ha poco: è un funk pop molto leggero. Il titolo, nello slang britannico, indica una protesta politica aggressiva e la canzone è nata una notte in cui il chitarrista Boff Whalley e sua moglie osservavano il loro vicino ubriaco cantare Danny Boy mentre inciampava per aprire la porta di casa. Alla fine riuscì ad entrare e così è diventata una canzone sulla perseveranza.

2. Walkin' On the Sun (Smash Mouth)

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The Crown 6: una scena della sesta stagione

Walkin' On the Sun degli Smash Mouth è un'altra hit di quel 1997 che arriva in un momento chiave della storia: quello in cui Diana ha conosciuto Dodi Al Fayed. I due si frequentano, spensierati, sullo yacht di Dodi (anzi, quello del padre), dove Diana ha portato anche i suoi figli. La canzone fa da sfondo a tuffi, feste, scherzi e momenti spensierati in cui Diana e Dodi si comportano come fossero dei bambini. Walkin' on the Sun è il primo singolo estratto dall'album di esordio degli Smash Mouth, Fush Yu Mang e la canzone è un ironico punto di vista del movimento hippie che esalta gli ideali di pace ed amore, con la conseguente conversione di questi ideali in altri più commerciali. Gli Smash Mouth, infatti, vengono da San Jose, California, e hanno un suono piuttosto rétro, influenzati come sono dal rock'n'roll anni Cinquanta e Sessanta, dal surf e dallo ska.

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3. Da Funk (Daft Punk)

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The Crown: un'immagine di Elizabeth Debicki

Da Funk dei Daft Punk scorre elettrica, ipnotica e ossessiva in sottofondo mentre siamo in un loft di Milano. È lo studio fotografico di Mario Brenna: quarant'anni, affascinante, che ci spiega come sia un fotografo di moda anche se il mercato è impazzito dietro alla ricerca delle foto delle celebrità, del gossip. Siamo nell'episodio 2 , Two Photographs, Due fotografie. Mario racconta che non ci sono più regole, che quella per le foto dei vip è diventata una competizione folle che paga tantissimo e allora bisogna usare l'immaginazione, la creatività, correre rischi per ottenere lo scatto perfetto. È la storia, che parte da lontano, di quello che sarà uno scatto prezioso: il primo bacio di Diana con Dodi e quella canzone è perfetta per raccontare quell'anno, ma anche per la sua frenesia, la sua ossessività. Da Funk è un singolo cult del duo elettronico francese famoso per la sua musica sintetica quanto per il fatto di indossare costantemente dei caschi che nascondono il volto (ne parla anche Sorrentino in The Young Pope). Il brano è del 1995 ed è il primo estratto dal loro primo album, Homework. Si basa su un solo riff che si ripete ossessivamente per tutta la canzone, famosa anche per un video di Spike Jonze in cui un ragazzo con la faccia da cane gira per la città. I Daft Punk si sono sciolti di recente.

4. My Favourite Game (The Cardigans)

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The Crown: una scena con William e Harry

C'è poca musica negli episodi 3 e 4, quelli della commozione per la morte di Diana che hanno chiuso la prima parte della sesta stagione. L'episodio 5, Willsmania, di fatto è come se fosse il primo di una nuova stagione e, come l'episodio 1, parte con una canzone. L'attenzione è ora su William: si sveglia, è con le cuffie alle orecchie e ascolta questa canzone. L'attore è nuovo perché il personaggio è cresciuto ma ritroviamo il William che avevamo conosciuto nella prima parte: la testa bassa, i capelli biondi schiacciati un po' sulla fronte, le cuffie sempre sulle orecchie per chiudersi in se stesso. Ad accompagnarlo c'è la musica di My Favourite Game, pezzo del gruppo musicale svedese The Cardigans, uscito nel 1998 come primo estratto dal quarto album, Gran Turismo. "Sto perdendo il mio gioco preferito" canta Nina Persson e potrebbe essere un riferimento velato a William, che ha da poco perso la mamma. Gran Turismo vide svoltare i Cardigan da sonorità più lounge e rétro per giungere a un rock più deciso. Al cambio di immagine ha contribuito anche qui un video d'autore: a dirigere, infatti, fu Jonas Åkerlund. Il video, filmato nel deserto del Mojave in California, mostrava Nina Persson guidare in modo spericolato una macchina decappottabile mentre il pedale dell'acceleratore veniva tenuto schiacciato da una pietra. Fu un video che suscitò molte polemiche perché si temevano atti d'emulazione.

5. Torn (Natalie Imbruglia)

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The Crown 6 Parte 2: Ed McVey in una scena

Siamo sempre nell'episodio 5, ancora in una macchina. Carlo e William sono in viaggio insieme e stanno cercando una canzone che piaccia a tutti e due ma sembrano non andare d'accordo fino a che arriva Torn di Natalie Imbruglia, pezzo solare e positivo che pare piacere ad entrambi. Natalie Imbruglia, attrice australiana lanciata dalla serie Neighbours, entrò nel mondo della musica proprio con Torn, scritta da Scott Cutler e Anne Preven, chitarrista e voce degli Ednaswap, e dal produttore Phil Thornalley. Il brano uscì nel novembre 1997 come primo estratto dall'album in studio Left of the Middle. In seguito Imbruglia fu accusata di plagio, perché la canzone somiglierebbe troppo a quella di un'altra band. Famoso anche il video, con la musicista che canta in un appartamento che si sta svuotando e che si rivela in realtà un set. Altrettanto famoso il taglio di capelli a caschetto, che in tante ragazze all'epoca vollero imitare.

6. Things Can Only Get Better (D:Ream)

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The Crown: una foto della sesta stagione

Things Can Only Get Better, che arriva all'inizio e alla fine dell'episodio 6 (Ruritania), è uno degli usi più geniali della musica in The Crown. La Regina sogna di non essere più la Regina e di camminare tranquillamente per le strade perché ora c'è un nuovo Re: Re Tony. È ovviamente Tony Blair, che nella seconda metà degli anni Novanta godeva di un apprezzamento generale e in quel sogno esce con la corona in testa al termine della sua incoronazione mentre un coro di voci bianche canta quello che ora sarebbe il nuovo inno inglese. È una canzone molto in voga in quegli anni, di cui ci eravamo scordati, Things Can Only Get Better dei D:Ream, un brano pop elettronico e un po' camp della band nordirlandese, che in quegli anni si sentiva spesso, soprattutto su MTV. Il leader, Peter Cunnah, aveva un lavoro d'ufficio ma voleva diventare una pop star e proprio per questo, un giorno, mentre era molto giù di morale, una delle ragazze dell'ufficio gli disse: "Non preoccuparti. Le cose possono solo migliorare". Pochi mesi dopo, al momento di formare la band, queste parole gli tornarono in mente.

7. Hey Boy Hey Girl (The Chemical Brothers)

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The Crown 6: una scena

L'episodio 7 (Alma Mater), vede la vita di William all'università. Sì, da giovane il principe era un ragazzo come tanti e quella che vediamo è una serata in discoteca, una serata alcolica tra musica e luci al neon. Ci sorprende comunque ascoltare Hey Boy Hey Girl dei Chemical Brothers esponenti del Big Beat: musica elettronica ma con un piglio punk, musica da rave, fatta con i campionatori. Hey Boy Hey Girl uscì nel 1999, ed era il primo estratto dall'album Surrender dove il sample vocale della frase "Hey Girls, Hey Boys, Superstar DJs, Here We Go!" fu tratto dalla canzone del 1984 The Roof Is on Fire di Rock Master Scott & the Dynamic Three. In quella serata in discoteca ascoltiamo anche Music Sounds Better with You (1998), l'unico singolo dei francesi Stardust, gruppo composto da Thomas Bangalter dei Daft Punk, Benjamin Diamond e Alan Braxe.

8. Glory Box (Portishead)

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The Crown 6: una scena del finale

Glory Box dei Portishead è ormai un classico ed è onnipresente. L'abbiamo appena ascoltata in The Killer di David Fincher e in molti altri film ed è naturale vista la sua natura cinematica ed evocativa. Siamo sempre nell'episodio 7, ed è un momento di chill out, quando William è nella sua stanza e parla con gli amici. Glory Box è stata pubblicata nel 1995 ed è il primo estratto dall'album di esordio dei Portishead, Dummy dove per Il brano viene campionato Ike's Rap II di Isaac Hayes. I Portishead sono tra gli esponenti maggiori del trip hop, e sono originari di Bristol. Si sono formati nel 1991 dall'incontro di Beth Gibbons e Geoff Barrow, che aveva lavorato con i Massive Attack e Tricky e La loro musica è suggestiva, ispirata alle atmosfere dei film noir e di spionaggio.

9. The Time Is Now (Moloko)

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The Crown: Meg Bellamy in una foto della serie

Nell'episodio 9 (Hope Street), The Time Is Now dei Moloko arriva in un momento chiave: William ha passato giorni a fantasticare su Kate Middleton, a inseguirla, a corteggiarla e adesso è il momento di incontrarla durante una sfilata di moda. Ed eccola che arriva sulla passerella, con un vestito fatto di trasparenze. La voce sexy, sussurrata e suadente di Róisín Murphy dei Moloko è perfetta per accompagnare Kate. The Time Is Now è il primo singolo dell'album Things To Make And Do del 2000 ed è una canzone che parla di cogliere l'attimo, di una persona che ha bisogno di un'altra per sentirsi completa. Ecco, questo è un caso in cui la musica, oltre che a trasportarci in un'epoca, fa anche da "coro" agli eventi della storia.

10. In This World (Moby)

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The Crown: Meg Bellamy ed Ed McVey in una foto della serie

Siamo sempre nello stesso episodio, poco dopo quella sfilata. È il momento in cui Kate e William, finalmente, si vedono e possono stare insieme. Sono in piedi, a un tavolo e stanno bevendo qualcosa insieme. Gli sguardi si incrociano, si baciano anche se vengono subito interrotti dalla guardia del corpo di William che gli riporta una notizia, ma l'amore è ormai scoccato. In This World è il secondo singolo dell'album di Moby _18_del 2002. Il musicista faceva un grande uso, a tratti geniale, dei campionamenti e questa canzone campiona una parte vocale del brano Lord, Don't Leave Me dei The Davis Sisters. Dolce e malinconica, è perfetta per questo momento.