Recensione Hotel a cinque stelle (2006)

Siamo di fronte ad un film onesto, da guardare se si cerca un intrattenimento leggero.Un prodotto che mantiene quello che promette: qualche risata e una storiella dal ritmo frizzantino, niente di più, niente di meno.

Sulla Costa Azzurra tra denaro e sentimento

Il francese Christian Vincent, con questo suo Hotel a cinque stelle, si cimenta per la prima volta (da regista) in una commedia. E questo non fa notizia, visto che costui, in Italia è un quasi sconosciuto. Quello che risulta interessante, invece, sono i motivi alla base del cambio di rotta. Il regista dice di aver intrapreso questa strada per reagire ai comici che, senza preparazione alcuna, dopo aver scritto una sceneggiatura, passano alla regia. Come dire... tutto il mondo è paese, visto che in Italia abbiamo "problemi" analoghi: si passa da Zelig al grande schermo come se niente fosse. Insomma, l'intento di Christian Vincent è lodevole, ma l'opera può dirsi riuscita? In un certo senso, sì.

Franssou è una giovane insegnante che eredita 50.000 euro da una vecchia zia. Chiaramente, all'inizio, non sa bene cosa farNE, come spenderli. Decide, così, di prendersi una vacanza. Sfuggendo da tutto e da tutti, si reca sulla Costa Azzurra, all'Hotel Carlton di Cannes. Qui conosce Stéphane, un affascinante truffatore che ha bisogno di soldi. Franssou gli presterà parte del suo denaro e i due, insieme, cercheranno di truffare uno strambo pilota di formula uno. Si verrà a creare un insolito triangolo amoroso: lui che la vuole, lei che gioca e l'altro che non vorrebbe, ma che in fondo ci sta.

Questa commedia non ha grosse pretese, se non quella di risultare piacevole e scorrere via con semplicità. Gli attori, tutti bravissimi, sembrano a loro agio ed interpretano con disinvoltura i rispettivi personaggi; tutti giocati sui contrasti delle sfaccettature di carattere. Abbiamo così: Franssou, la furba svampita; Stéphane, il truffatore sfigato e René il pilota goffo. Tutti irresistibili. Si ride spesso, a volte anche fragorosamente. Insomma, il film fa il suo lavoro. Per quanto riguarda il resto: siamo nei territori del già sentito. La storia, ad esempio, non brilla per originalità e le sensazioni di deja vù, in alcuni casi, si fanno abbastanza forti (ma bisogna essere atipici a tutti i costi?). Si può dire che Hotel a cinque stelle altro non è che un film di puro genere: girato con molto mestiere (quello che manca ai comici registi), rispetta alla lettera tutte le caratteristiche della commedia, senza essere, e senza pretendere di essere, niente di più. Ha solo una grave pecca: non è dotato di anima, anzi, rimane piuttosto freddino e i meno avvezzi alla commedia potrebbero ritrovarsi con in bocca un retrogusto da film della domenica pomeriggio. In definitiva, siamo di fronte ad un film onesto, da guardare se si cerca un intrattenimento leggero. Un prodotto che mantiene quello che promette: qualche risata e una storiella dal ritmo frizzantino, niente di più, niente di meno.