Recensione St. Trinian's (2007)

Il grande pregio di questo St. Trinian's è quello di riuscire a far emergere, nonostante i limiti narrativi, il divertimento e l'entusiasmo dei protagonisti, e proprio per questo non facciamo fatica a capire la decisione di voler sfornare un secondo capitolo e la risoluzione dei protagonisti di riprendere questi strambi ma esilarante panni.

Storia d'educazione e d'anarchia

La timida Annabelle è titubante e impaurita quando si trova costretta a frequentare il collegio femminile di St. Trinian gestito da Miss Camilla Fritton, sorella del padre, ma una volta arrivata a destinazione si rende presto conto che nulla è davvero come immaginava, ma molto, molto peggio. St. Trinian non è infatti una scuola come le altre, ma un luogo dove sono raccolte le peggiori studentesse femminili dell'intera nazione: ribelli, violente e tanto più piccole quanto pericolose. La presenza dei professori è quasi impercettibile e a comandare ancor più della stramba direttrice sembra essere la sexy Head Girl Kelly Jones. Nonostante la pessima accoglienza iniziale e zigzagando tra mostruosi teschi di quelle che sembrano essere ex-studentesse, Annabelle riesce comunque a farsi accettare da tutti i gruppi di ragazze che compongono la scuola, dalle emo alle posh passando per le terribili primine e le tecnologiche geek, e a conquistarsi un ruolo di rilievo nel piano che dovrà salvare la scuola da ben due pericoli, quello della imminente bancarotta e quello rappresentato dal nuovo Ministro della Pubblica Istruzione, che proprio partendo da St. Trinian vuole dare l'esempio all'intera nazione.

Inutile aggiungere ulteriori elementi di una trama che ben presto finisce volutamente con lo sconfinare nell'assurdo e prosegue in modo anarchico tra l'heist movie e la commedia giovanilistica, il tutto partendo dai fumetti culto di Ronald Searle che dal finire degli anni '40 assursero a stato di culto per la feroce satira e un un black humour tipicamente british. Dai cartoons di Searle già tra gli anni '50 e '60 furono realizzati quattro film - più un altro tentativo meno riuscito negli anni '80 - ma questo nuovo progetto , pur rimanendo fedele allo spirito dissacrante e anarchico del materiale originale, si discosta molto dai precedenti soprattutto nello stile e per il target a cui si rivolge: la pellicola d'altronde è firmata a quattro mani da Oliver Parker e Barnaby Thompson, ovvero il regista di Othello, L'importanza di chiamarsi Ernest nonché dell'imminente Dorian Gray e il produttore di Spice girls - Il film, e il risultato di questa strana unione è evidente non solo nello stile schizzato che prima cita Jane Austen e poi ci mostra una partita di hockey dove ogni colpo è permesso, ma anche nel risultato al botteghino, considerato che questo St. Trinian è uno dei maggiori successi indipendenti inglesi dell'ultimo decennio.

E se ragazzini e ragazzine hanno affollato i cinema attratti dalle giovani e belle protagoniste (tra cui emerge sicuramente Gemma Arterton, qui ancora nel periodo pre-Bond Girl), dal ritorno del più sfacciato del Girl Power e dalla orecchiabile colonna sonora (nel finale arriva anche un cameo delle Girls Aloud che cantano Defenders Of Anarchy), per gli adulti c'è la sorpresa di scoprire un film dalla doppia faccia che affianca allo spudorato e pasticciato plot diverse citazioni davvero gustose che prendono sempre il via dai due attori protagonisti adulti della pellicola, Colin Firth e Rupert Everett. Nonostante infatti il cast sia molto ricco di volti noti (tra le ragazze l'emergente Lily Cole e un cameo di Mischa Barton, tra gli insegnanti Caterina Murino, Toby Jones e Lena Headey, più l'immancabile Stephen Fry nel ruolo di sé stesso ) sono i due attori e amici (la loro collaborazione passata in Another Country è palesemente richiamata durante il loro primo incontro) a regalare alcuni dei momenti più divertenti, soprattutto poichè giocano con insistenza sulle proprie caratteristiche e suoi loro ruoli passati. E' così quindi che Firth si ritrova più volte protagonista di ammiccamenti riferiti alla sua celebre interpretazione nell'Orogoglio e Pregiudizio della BBC con una sexy camminata dopo essere cascato in una fontana o con le continue molestie di un cagnolino (che poi farà una brutta fine) chiamato Mr. Darcy oppure come protagonista de La ragazza con l'orecchino di perla, mentre Everett si esibisce (come già succedeva nella saga anni '50) in doppio ruolo per entrambi i fratelli Fritton, Carnaby e Miss Camilla, con quest'ultima chiaramente ispirata nel look ad un'altra Camilla ben più celebre.

Il grande pregio di questo St. Trinian's è proprio quello di riuscire a far emergere, nonostante gli evidenti limiti narrativi, il divertimento e l'entusiasmo dei protagonisti, proprio per questo non facciamo fatica a capire la decisione di voler sfornare un secondo capitolo e l'eventuale risoluzione dei protagonisti di riprendere questi strambi ma esilaranti panni. D'altronde la romantica coppia formata da Firth-Everett non può essere divisa così facilmente, lo dimostra la canzone Love is in the Air cantata da entrambi sui titoli di coda, assolutamente da non perdere.

Movieplayer.it

3.0/5