Star Wars: The Rise of Skywalker, il commento al trailer: la fine di un’era, tra passato e futuro

Il nostro commento al trailer di Star Wars: The Rise of Skywalker, il capitolo finale della terza trilogia e della saga principale, in uscita a dicembre.

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Star Wars: The Rise of Skywalker - Daisy Ridley appare nel primo teaser

Mancano poco più di otto mesi all'uscita di Star Wars: The Rise of Skywalker, nono episodio di Star Wars e capitolo conclusivo non solo della terza trilogia del franchise, avviata nel 2015, ma di tutta la saga principale, quella dedicata alla famiglia Skywalker. Si chiude un'era, come suggerisce anche il titolo ufficiale, svelato in occasione della Star Wars Celebration e come approfondiremo in questo commento al trailer di Star Wars: The Rise of Skywalker. Al netto dei dubbi su come tradurranno il sottotitolo in italiano (il verbo rise ha sempre creato problemi da noi), tale appellativo sta già generando teorie, da quelle letterali (Ben Solo/Kylo Ren potrebbe redimersi e usare il cognome dello zio) a quelle più simboliche (l'eredità spirituale di Luke). Insieme al titolo è uscito anche il primo trailer, che ci riporta per l'ennesima volta in quella galassia lontana lontana. Ecco il nostro

'Ogni generazione ha la sua leggenda'

Dopo il logo della Lucasfilm che apre il trailer di Star Wars 9, ritroviamo Rey (Daisy Ridley) in un paesaggio desertico, il che evoca il primo teaser di Star Wars: Il risveglio della forza con l'inquadratura iniziale di Finn (John Boyega). La ragazza si sta preparando per qualcosa, che scopriamo poi essere l'arrivo di una navicella del Primo Ordine (Kylo Ren?). Il tutto è commentato dalla voce di Luke (Mark Hamill): "Abbiamo trasmesso tutto ciò che sappiamo. Ora mille generazioni vivono in te. Ma questa è la tua battaglia." La spada laser è la stessa, ma la filosofia è cambiata, e ogni generazione ha la propria leggenda, come dice la prima didascalia ad apparire sullo schermo: Rey ha ereditato tutto il sapere dei cavaliere Jedi, ma spetta a lei rielaborare quel sapere per l'era in cui vive, un'era in cui, forse, Jedi e Sith non hanno più motivo di esistere. In tale ottica è molto suggestiva la teoria di Richard Newby, giornalista dell'Hollywood Reporter, sul significato del titolo: secondo lui "Skywalker" sarà il nuovo appellativo degli utenti della Forza. Niente più Lato Chiaro e Oscuro, ma solo quel tanto agognato equilibrio di cui sentiamo parlare da decenni.

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Star Wars: The Rise of Skywalker - Il titolo ufficiale da un'immagine dal primo teaser

La fine si avvicina

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Star Wars: The Rise of Skywalker - L'elmo di Kylo Ren dal primo teaser

Si susseguono quindi immagini che combinano le varie incarnazioni della saga: da un lato Kylo (Adam Driver) che ricostruisce la propria maschera e i nostri eroi coinvolti in una battaglia (sappiamo che gli eventi del film si svolgeranno un po' di tempo dopo la fine di Star Wars: Gli ultimi Jedi), dall'altro Lando Calrissian (Billy Dee Williams) ai comandi del Millennium Falcon. E in mezzo a tutto ciò la scritta che è difficile travisare: "A Natale la saga finisce". Non solo la trilogia, ma tutta la saga, tutta l'epopea degli Skywalker arriverà al capolinea a dicembre. La musica di John Williams è giustamente malinconica durante questi passaggi, che annunciano la vera fine di forse non mille generazioni, ma almeno un paio sì, dal 1977 a oggi.

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Star Wars: The Rise of Skywalker - Un fotogramma dal primo teaser

Star Wars: come finirà la terza trilogia?

Addio, Leia

Altro momento che non lascerà indifferenti, l'apparizione di Leia, che vediamo abbracciare Rey. Carrie Fisher non c'è più, ma il suo personaggio vive e lotta insieme a noi, grazie a scene scartate provenienti dai due film precedenti (commentando la cosa durante la Celebration, J.J. Abrams ha definito "miracoloso" il contributo postumo dell'attrice). E qui fa nuovamente capolino la voce di Luke, rivolta alla sua giovane allieva: "Saremo sempre con te. Nessuno se ne va mai veramente." Una frase che ovviamente evoca l'ultimo dialogo tra Luke e Leia nell'episodio precedente, ma fa pensare anche alla lunga tradizione della saga per quanto riguarda il ritorno di personaggi defunti sotto forma di fantasmi o allucinazioni. E a tal proposito...

Star Wars: The Rise of Skywalker, i primi dettagli e le foto condivise alla Star Wars Celebration

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Star Wars: The Rise of Skywalker - L'abbraccio tra Daisy Ridley e Carrie Fisher nel primo teaser

A volte ritornano

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Star Wars: The Rise of Skywalker - Un'immagine suggestiva del primo teaser

Il trailer di Star Wars: The Rise of Skywalker si conclude con i nostri eroi - Rey, Poe, Finn, C-3PO, BB-8, Chewbacca e il nuovo droide Deo - che trovano qualcosa di inatteso: le macerie della Morte Nera. Proprio su quell'immagine sentiamo la frase di Luke sulle persone che non se ne vanno mai. E poi, durante lo stacco al nero che precede il titolo, una risata malefica... quella di Sheev Palpatine, l'Imperatore, ufficialmente morto al termine de Il ritorno dello Jedi. Una svolta abbastanza logica, dato che per chiudere la saga degli Skywalker ha senso, anche solo per un cameo, la presenza di colui che portò alla caduta di Anakin. Qualora vi fossero dubbi, alla fine della proiezione del teaser alla Celebration è apparso sul palco l'attore Ian McDiarmid, il quale ha detto, con la voce di Palpatine, "Roll it again" ("Proiettatelo di nuovo"). Che il suo ritorno sia in qualche modo legato al personaggio, ancora non identificato, a cui presterà il corpo Richard E. Grant (l'attore ha lasciato intendere che i fan riconosceranno il suo nome quando sarà reso noto)? Lo scopriremo nei mesi a venire.