Star Wars: Gli spin-off che vorremmo vedere sullo schermo

Dopo aver visto Rogue One, proponiamo una lista - semiseria - di altri film antologici che vorremmo vedere nella galassia lontana lontana creata da George Lucas.

Star Wars Anthology: Rogue One - Riz Ahmed, Diego Luna, Felicity Jones, Jiang Wen e Donnie Yen nella prima foto ufficiale
Star Wars Anthology: Rogue One - Riz Ahmed, Diego Luna, Felicity Jones, Jiang Wen e Donnie Yen nella prima foto ufficiale

Finora, escludendo determinate storyline televisive (le due serie animate Star Wars: le guerre dei Cloni e Star Wars Rebels, e i due lungometraggi dedicati agli Ewok) e le nuove serie a fumetti della Marvel Comics, la storia ufficiale di Star Wars è stata raccontata soprattutto attraverso i sette Episodi cinematografici, parti di un tutto che si presenta costantemente in medias res (ogni film inizia con un testo che spiega i preamboli). Adesso, con l'uscita di Rogue One: A Star Wars Story, la situazione cambia: il terzo lungometraggio del regista inglese Gareth Edwards è, infatti, il primo dei cosiddetti film antologici, che racconteranno storie autoconclusive collocate in vari punti della saga, senza legami espliciti con gli Episodi attuali (la cui uscita si alternerà, per l'appunto, a quella dei lungometraggi standalone).

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Rogue One è basato su ciò che accade subito prima di Guerre stellari, mentre nel 2018 uscirà un film dedicato alle attività di un giovane Han Solo, interpretato da Alden Ehrenreich. Si vocifera anche di un possibile spin-off su Boba Fett, ma per ora nulla di certo. Approfittiamo di questa incertezza - ma anche del fatto che difficilmente la resurrezione cinematografica della saga di George Lucas si concluderà dopo il 2020 - per proporre, come abbiamo già fatto per l'universo di Harry Potter, delle idee, non tutte serissime, per il filone antologico di Star Wars.

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Repubblica vs. Federazione

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Dal momento che Rogue One trae ispirazione dal preambolo di Guerre stellari, perché non provare a fare la stessa cosa con Star Wars ep. I - La minaccia fantasma? Sì, è vero che la trama politica del film in questione era piuttosto mediocre e stucchevole, ma immaginatela in mano ad uno sceneggiatore diverso da Lucas. Forse non Aaron Sorkin, che difficilmente si piegherebbe alle esigenze commerciali di un'entità come Lucasfilm (e Disney, proprietaria dell'impero lucasiano), ma qualcuno come Howard Gordon, esperto di intrighi politici seriali in quanto sceneggiatore di 24 e co-creatore di Homeland, nonché veterano della sci-fi grazie a X-Files, potrebbe forse dare ad uno degli elementi più bistrattati di Star Wars la dignità che gli mancava.

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Maul

Ray Park nei panni di Darth Maul in una foto promozionale di Star Wars: Episode I - La minaccia fantasma 3D
Ray Park nei panni di Darth Maul in una foto promozionale di Star Wars: Episode I - La minaccia fantasma 3D

Chi segue le serie animate sa che Darth Maul non è passato a miglior vita al termine de La minaccia fantasma, e continua tuttora ad architettare una duplice vendetta nei confronti di Obi-Wan Kenobi (che gli tagliò le gambe) e Darth Sidious (che lo ha ripetutamente umiliato). Sempre grazie al piccolo schermo abbiamo scoperto che Maul proviene dal pianeta Dathomir, caratterizzato da usanze mistiche che anche per Star Wars sono abbastanza bislacche (le donne praticano la stregoneria). Sarebbe quindi interessante esplorare le origini del personaggio o in ogni caso la vita sul suo pianeta natale, con atmosfere leggermente più horror rispetto a quanto siamo abituati a vedere in Star Wars (cosa fattibile nelle pellicole antologiche, come dimostra il tono più bellico e meno fantascientifico di Rogue One).

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Cad Bane

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Torniamo dalle parti dell'animazione per perorare la causa di un personaggio amato dai fan ma poco noto al di fuori della cerchia degli appassionati de Le guerre dei Cloni: Cad Bane, cacciatore di taglie con un look alla Clint Eastwood e un odio viscerale per i Jedi, in particolare un certo duo che continua a mettergli i bastoni tra le ruote durante le guerre di cui sopra. La sua presenza in un film antologico, da solo o come avversario di un eroe noto del franchise (magari proprio Han Solo, visti i termini in cui è stato descritto il suo lungometraggio personale), servirebbe a sottolineare maggiormente le influenze western della saga. Ma soprattutto, in assenza di Boba Fett (per ora), un altro cacciatore di taglie non può far male.

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The Rule of Two

Ian McDiarmid e Hayden Christensen in una scena del film Star Wars ep. III - La vendetta dei Sith
Ian McDiarmid e Hayden Christensen in una scena del film Star Wars ep. III - La vendetta dei Sith

Mentre i Jedi esistono solitamente in numeri sbalorditivi, i rappresentanti del Lato Oscuro hanno scelto la cosiddetta "regola dei due", indetta da Darth Bane: sempre e solo un maestro e un apprendista (almeno ufficialmente, data la resurrezione di Darth Maul). Sarebbe interessante vedere un film che esplorasse l'origine di questa usanza, per mostrarci l'evoluzione dell'ordine dei Sith. Idealmente Darth Bane avrebbe lo stesso interprete che ha avuto sul piccolo schermo, se non altro per soddisfare coloro che sognano Mark Hamill nei panni di un Sith.

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Jedi Rouge

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Una delle rivelazioni più belle e tragiche de Le guerre dei Cloni riguarda il rapporto tra Obi-Wan Kenobi e la duchessa Satine Kryze (il nome di battesimo è un omaggio voluto a Moulin Rouge, il cui protagonista è Ewan McGregor, il secondo Obi-Wan cinematografico), una storia d'amore destinata all'infelicità a causa delle regole dei Jedi. Nella serie televisiva si fa soltanto allusione al loro rapporto prima dell'inizio della trilogia prequel, pertanto un film antologico potrebbe raccontare la genesi del loro amore tragico. Certo, McGregor ormai è un po' attempato, ma la CGI di questi tempi fa parecchi miracoli.

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Young Jar Jar Binks

Jar Jar Binks è l'unica speranza di salvezza per Obi-Wan e Anakin nell'episodio ' The Gungan General' della serie Star Wars: Le guerre dei Cloni
Jar Jar Binks è l'unica speranza di salvezza per Obi-Wan e Anakin nell'episodio ' The Gungan General' della serie Star Wars: Le guerre dei Cloni

Sì, è forse il personaggio più vituperato di tutto il franchise, ma provate ad immaginarlo in mano ad uno capace di esaltarne le (poche) qualità o, al limite, di trasformare il suo statuto di Gungan non grato in un meccanismo comico, mettendo alla berlina i motivi per cui Lucas lo creò. Non meriterebbe una chance, anche solo per scopi autoironici? No? Con le persone giuste al timone potremmo trovarci di fronte al Deadpool (film, non personaggio) di Star Wars.

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Huttfellas

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C'era una volta Jabba the Hutt, signore del crimine di Tatooine i cui pessimi rapporti con Han Solo finirono per costargli la vita. Dal 2008 in poi, grazie a Le guerre dei Cloni, abbiamo avuto modo di conoscere praticamente tutta la famiglia Hutt, l'anima mafiosa del pianeta natale di Anakin Skywalker. E un bel film di gangster sarebbe il cambio di genere in gedo di fare molto bene al filone antologico di Star Wars, a patto che il pubblico sia disposto a seguire svariati dialoghi sottotitolati (la famiglia Hutt si esprime, nella maggior parte dei casi, in una lingua aliena).

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Thrawn

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Chi segue regolarmente Rebels avrà già avuto modo di vedere in azione Grand Admiral Thrawn, uno degli antagonisti più amati del franchise: creato all'interno di quell'universo espanso letterario/fumettistico che ora è considerato apocrifo, questo brillante stratega al soldo dell'Impero è ora parte del canone ufficiale, e un film antologico dedicato a lui sarebbe un ottimo strumento per farlo conoscere ad un pubblico più vasto. Tra l'altro la fonte a cui attingere ci sarebbe: nel 2017 uscirà un romanzo, questa volta integrato nella continuity, sulle gesta di Thrawn prima della terza stagione di Rebels.

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