Star Trek: Lower Decks, Jack Quaid: “Voglio Karl Urban e Simon Pegg come guest star”

Abbiamo intervistato Jack Quaid, uno dei protagonisti della serie animata Star Trek: Lower Decks, disponibile su Amazon Prime Video.

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The Boys 2: Jack Quaid in una foto promozionale della nuova stagione

Classe 1992, figlio d'arte (i genitori sono Dennis Quaid e Meg Ryan), Jack Quaid ha mosso i primi passi davanti alla macchina da presa nel 2012, e da allora alterna stabilmente cinema e televisione, performance in carne e ossa e parti puramente vocali. In quest'ultima categoria rientra Star Trek: Lower Decks, la nuova serie del franchise che è disponibile in Italia su Amazon Prime Video. Lui presta la voce a Brad Boimler, uno dei quattro giovani protagonisti: un guardiamarina della Flotta Stellare, ligio al dovere e attaccato alle regole. La prima stagione è stata completata durante il lockdown primaverile, ed è uno degli argomenti che abbiamo affrontato nella nostra intervista esclusiva con l'attore, fatta in occasione del debutto europeo dello show.

Primo contatto

Eri già un fan di Star Trek prima di entrare a far parte del cast della serie?

Sì, ma non un appassionato duro e puro. Ero soprattutto fan del reboot di J.J. Abrams, dell'universo Kelvin. Vidi il primo film in occasione di un appuntamento abbastanza imbarazzante, al liceo, e il film era così bello da compensare il resto.

Anton Yelchin, Chris Pine, Simon Pegg, Karl Urban, John Cho e Zoe Saldana in una scena di Star Trek (2009)
Anton Yelchin, Chris Pine, Simon Pegg, Karl Urban, John Cho e Zoe Saldana in una scena di Star Trek (2009)

Ero molto felice di far parte dello show, ma mi sono reso conto di dover sapere di cosa parlo, non solo per interpretare al meglio il mio personaggio ma anche per poter interagire con i fan alle convention e così via, perché è un franchise che esiste da decenni. Mi sono documentato il più possibile, e sia Tawny Newsome che lo showrunner Mike McMahan mi hanno consigliato gli episodi fondamentali di Star Trek: The Next Generation, perché è l'epoca in cui si svolge Star Trek: Lower Decks. Grazie a loro sono diventato un Trekkie vero e proprio.

Zoe Saldana in una scena di Into Darkness - Star Trek con Simon Pegg e Karl Urban
Zoe Saldana in una scena di Into Darkness - Star Trek con Simon Pegg e Karl Urban

Ha aiutato il fatto di avere molto più tempo a disposizione ultimamente?

Assolutamente sì, appena ho una settimana tutta per me scrivo sempre a Mike per farmi consigliare gli episodi da recuperare.

Ti sei fatto dare dei consigli da Karl Urban e Simon Pegg, o non eri autorizzato a parlarne con loro?

Gli ho raccontato tutto mentre eravamo al Tribeca Film Festival con The Boys, ed erano entrambi felicissimi. Karl mi ha consigliato di entrare il più possibile in quel mondo, di vedere il maggior numero di episodi possibile, ed è quello che sto facendo. So che sono due linee temporali diverse, ma il mio sogno è farli apparire nel nostro show, nei ruoli di Bones e Scotty. Troveremo un modo.

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Lavoro remoto

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Star Trek: Lower Decks - Due dei protagonisti in un'immagine della serie

A causa della pandemia hai dovuto registrare quasi tutte le tue battute da solo. Quanto sei riuscito a fare con altre persone?

Ho registrato il grosso della prima stagione in uno studio vero e proprio, prima che tutto andasse a rotoli, ed ero spesso con Tawny, perché la mia sessione iniziava subito dopo la sua e così avevamo circa mezz'ora per registrare insieme le scene in cui interagiamo. Potevamo improvvisare, è bello lavorare con gli altri attori, il che è raro nell'animazione. Poi è successo quello che è successo, e ho fatto il resto nello sgabuzzino di casa, sostanzialmente. Per la seconda stagione ho registrato nell'alloggio che avevo nel North Carolina mentre giravo un film, e sono stato una volta nello studio a Los Angeles perché è relativamente sicuro: sei da solo, è tutto isolato per motivi legati al suono, è praticamente una quarantena. È incredibile, grazie alla tecnologia siamo riusciti a fare di tutto e il settore dell'animazione non ha subìto particolari ritardi. Mi sento con gli autori e i registi via Zoom, e nei rari casi in cui c'è da rifare qualcosa perché l'audio non funziona o qualcosa del genere la rifaccio. Forse si lavora un po' più lentamente, ma è bello poter continuare a recitare in questo periodo.

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Star Trek: Lower Decks - Un momento della serie animata

Hai parlato di improvvisazione. Quanta ce n'è negli episodi completati?

Un bel po', devo dire. Vedendo gli episodi riconosco i momenti che ci siamo inventati sul momento. Una cosa che ho aggiunto io è questo tic di Boimler, a volte quando è nervoso dice Cap'n invece di Captain. Mike è molto aperto a queste cose.

È una commedia, ed è animazione, ma fa anche parte del canone di Star Trek. Ti è mai capitato di doverti trattenere perché stavi caricando troppo la tua performance?

Sì, a volte è successo. È una serie animata, quindi a volte esagerare è lecito, ma c'è un equilibrio, devono esserci anche momenti sinceri, fatti col cuore. La serie deve essere credibile nel contesto del franchise.

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Mondo animato

Simpsorama: una scena dell'episodio crossover tra I Simpson e Futurama
Simpsorama: una scena dell'episodio crossover tra I Simpson e Futurama

Nel cast ci sono professionisti come Fred Tatasciore e Maurice LaMarche, che fanno spesso voci multiple, e Noël Wells che ha un ruolo solo ma è una nota imitatrice. Tu saresti in grado di fare più parti se te lo chiedessero?

Sì, lo sto facendo adesso per la seconda stagione. È roba breve, ma ci saranno episodi dove personaggi minori con una battuta sola sono opera mia, con un timbro vocale diverso per distinguerli da Boimler. Ci stanno lasciando fare cose in più, ma non siamo ai livelli di Fred o Maurice. Di sicuro io non sono Billy West.

Sì, West in Futurama faceva molti dei personaggi da una frase e via.

Esatto, oltre a essere anche la voce di Fry, del Professore, di Zoidberg, di Zapp Brannigan. Ha un talento enorme, è una cosa da pazzi.

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BoJack Horseman 6: una scena della serie Netflix

Ci sono altre serie animate a cui ti piacerebbe partecipare?

Serie che esistono, dici? Purtroppo è finito, ma mi sarebbe piaciuto fare parte del mondo di BoJack Horseman. Era così bello, profondo e reale, pur parlando di un cavallo antropomorfo. C'è una serie su Netflix che si chiama Castlevania, per ora l'ho vista tutta e mi piace parecchio, ha un tono più realistico rispetto a quello che faccio attualmente. In generale mi piacerebbe continuare a lavorare nell'animazione. Ho sempre voluto essere un cartone animato, e spero di continuare in quella direzione.

Star Trek Boys

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The Boys: Simon Pegg, Jack Quaid in una scena della serie

A tal proposito, nel fumetto dei Boys il tuo personaggio ha le fattezze di Simon Pegg. Ti piacerebbe essere l'ispirazione grafica per un personaggio dei fumetti?

Oh, sarebbe la chiusura del cerchio. Sì, ma solo se lo disegna Darick Robertson [il disegnatore di The Boys, n.d.r.]. No, può farlo chiunque, ma Darick sarebbe il top. La cosa divertente del suo rapporto con Simon è che quando ha disegnato Hughie si è ispirato a Spaced, perché gli piaceva molto la serie in generale e il personaggio interpretato da Simon in particolare. Per fortuna Simon ha apprezzato la cosa, non gli ha fatto causa e quindi dobbiamo a lui l'esistenza di quel fumetto.

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The Boys: una scena della serie con Karl Urban e Jack Quaid

A proposito dei Boys, siccome stiamo parlando di Amazon Prime Video: secondo te Hughie se la caverebbe su un'astronave?

Secondo me sì. Andrebbe d'accordo con Boimler, e probabilmente avrebbe voglia di andarsene nello spazio, con tutte le cose brutte che gli sono capitate sulla Terra. Credo che se la caverebbe, è intelligente, va d'accordo con la tecnologia, penso che troverebbe il tutto affascinante, per dirla come Spock. Probabilmente starebbe meglio lì che nel mondo dei Boys, a dirla tutta.

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Esperienze bidimensionali

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Star Trek: Lower Decks - Un'immagine della serie

Siccome la serie fa parte del canone di Star Trek, si è già parlato di un possibile passaggio al live-action? Ti piacerebbe?

Credo che ne abbiano parlato durante un panel virtuale al New York Comic-Con, ma non è una cosa che so per certo, ti sto solo riferendo quello che credo di aver capito seguendo quell'evento. In ogni caso sì, mi piacerebbe moltissimo essere Boimler in carne e ossa, sono pronto a tingermi i capelli di viola. Credo che tutto il cast possa realisticamente fare la transizione, a parte un personaggio, T'Ana, che ha le sembianze di un gatto. Se dovesse accadere, lo farei subito.

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Star Trek: Lower Decks - I personaggi della serie

Qual è il tuo momento preferito con Boimler nella prima stagione?

Direi tutto il quinto episodio, dove c'è la sua ragazza e lui ne combina di tutti i colori. Mi sono divertito tantissimo, perché lui in quel contesto fa sempre ridere. La mia scena preferita è quando il computer gli fa un abito che è un amalgama di tutte le persone più fighe del pianeta Terra.

Hai registrato da solo, o hai avuto modo di lavorare con Gillian Jacobs?

Da solo, purtroppo. Forse ho fatto qualcosa con Tawny, credo fosse prima del lockdown, ma con Gillian nulla. Vorrei tanto poter lavorare a tu per tu con lei, perché è fenomenale nel ruolo di Barb. Ci vorrebbe uno spin-off tutto incentrato su Barb!