Soy Luna 2: Karol Sevilla e Ruggero Pasquarelli ci parlano della nuova stagione e del live tour europeo

Mentre la teen soap sui pattini a rotelle Soy Luna è già ripartita su Disney Channel, i suoi protagonisti si preparano al tour che arriverà anche in Italia a gennaio. Ne abbiamo parlato con i due coprotagonisti Karol Sevilla e Ruggero Pasquarelli.

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È un periodo davvero ricco di sorprese, questo, per i fan della serie teen Disney Soy Luna, girata e ambientata a Buenos Aires. A maggio è iniziata, infatti, su Disney Channel (canale 613 disponibile solo su Sky) la seconda stagione, in onda da lunedì a venerdì alle 20:10, mentre a gennaio tutto il cast di giovanissimi talenti arriverà in Italia con l'attesissimo live tour. Reduce dal successo della tournée latinoamericana Soy Luna en Concierto, il cast è pronto a fare il bis con un nuovo show, per accontentare anche il pubblico europeo. Il debutto sarà sul palco del Pala Alpitour di Torino il 24 gennaio, per poi proseguire con altre tappe a Roma, Napoli, Milano, Padova e con il gran finale a Bologna il 9 febbraio. Da poco, inoltre, è anche uscito il secondo album La vida es un sueño, con brani tratti dalla seconda stagione.

Aspettando di vederla dal vivo i fan italiani hanno ritrovato l'incontenibile Luna nei nuovi episodi, iniziati l'8 maggio su Disney Channel. Lei e i suoi compagni si sono ritrovati dopo le vacanze estive e stanno affrontando l'ultimo anno di scuola, tra sfide e nuovi incontri. Con Matteo non sono tutte rose e fiori, come i fan speravano dopo l'happy ending della prima stagione. Lui, infatti, tornato a Buenos Aires dopo il viaggio in Italia, sembra molto distante e misterioso. Una svolta cruciale nella storia riguarderà le scoperte che Luna farà circa il suo passato e i suoi veri genitori. Momento clou sarà l'incontro con Alfredo, il padre della sua matrigna Sharon. Tanti misteri che, a poco a poco, si dipaneranno...
A parlarci dal vivo di tutte le novità sono stati, a Milano, i due co-protagonisti della serie: la giovanissima attrice messicana Karol Sevilla (18 anni il prossimo novembre), e l'italiano Ruggero Pasquarelli, che interpretano Luna e Matteo, personaggi legati sentimentalmente dalla prima stagione e accomunati dalla passione per i pattini a rotelle e la musica.

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Luna e Matteo: un amore "bello e litigarello"

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Ci raccontate come si evolveranno i vostri personaggi e il vostro rapporto nella nuova stagione?

Karol Sevilla: In questa nuova stagione ci saranno tanti cambiamenti in Luna, che finora non si era mai interessata prima alla sua vera identità e ai suoi genitori biologici e che, invece, adesso andrà alla scoperta di questi segreti. Ci saranno anche nuovi personaggi, come Alfredo, che le ricorderà qualcuno e che sarà una chiave di volta nella storia.

Ruggero: In questa stagione Luna e Matteo non vanno molto d'accordo. Ci saranno molte scene di litigi e conflitti, ma poi qualcosa di bello succederà. L'amore vincerà su tutto.

A proposito di amore: nella seconda stagione di Soy Luna recita anche la tua fidanzata Candelaria Molfese. Com'è stato ritrovarvi sul set dopo Violetta?

Ruggero: Purtroppo io lei ci siamo incrociati solo in una scena, perché lei aveva più sequenze con la Roller Band, ma è stato molto divertente! La sensazione è stata del tipo: "Io ti ho conosciuto in un'altra vita! Hai una faccia familiare!". Sono molto contento che abbia fatto parte di questa grande famiglia.

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Una canzone molto speciale

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Ruggero, fin dai tempi di X Factor 4 sappiamo che la musica è la tua grande passione. Come porti avanti il tuo progetto?

Ruggero: È un sogno che ho sempre nel cassetto. Sono tanti anni che dico: "Voglio realizzarlo!". Nella seconda stagione di Soy Luna ho prestato una mia canzone a Matteo. È una canzone molto speciale che Matteo canterà a Luna. Io ho tanti ricordi legati al momento in cui l'ho scritta, circa un anno fa, pensando a una persona in particolare. Ma non posso anticipare nient'altro... Sono molto grato a Disney, che mi ha dato la grande opportunità di "scalare un po' di più la vetta" e di fare quello che amo di più. E sono contentissimo che il pubblico possa sentire quella che, di fatto, è la mia prima canzone.

Nella serie i momenti musicali sono tanti e i fan amano molto le vostre canzoni. Quali sono le vostre preferite?

Karol: Le mie sono Alas, Musica en ti e La vida es un sueño.

Ruggero: Mi piace molto Valiente, che nella prima stagione era cantata da Simon, ma che nei nuovi episodi si è trasformata in una canzone di gruppo. Rappresenta un po' tutti noi e anche i fan. Nello spettacolo è un momento molto emozionante e penso che ci sarà anche nella nuova tournée

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Spiccare il volo, ma coi "piedi per terra"

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Che effetto ha avuto su di voi questa grande popolarità?

Karol: Il successo è arrivato molto in fretta. Nel giro di poco tempo abbiamo girato la prima stagione, che ha fatto subito il boom, poi ci sono state la tournée in America Latina e la seconda stagione. Ora è stata confermata la terza stagione e ci sarà anche la tournée in Europa. Sapere che siamo dei punti di riferimento per ragazzi di tutto il mondo è una grande responsabilità, ma è anche un bellissimo segnale, perché vuol dire che stiamo arrivando al cuore di tante persone.

Ruggero: Io ci tengo a dire che questo non è un lavoro per tutti. Nel senso che non è facile rimanere coi piedi per terra e l'aiuto dei genitori e delle persone vicine è molto importante.

A proposito di fama: c'è un regalo o un gesto di una fan che ti ha particolarmente colpito in questi anni?

Ruggero: Sì, una fan una volta mi ha sorpreso regalandomi un cd, sul quale era incisa una canzone d'amore, che aveva scritto lei per me.

Una tua collega, Lodovica Comello, ha avuto un percorso simile tuo, poi si è staccata da questo mondo delle teen soap per spiccare il volo. Tu ti sentiresti pronto a fare lo stesso?

Ruggero: Diciamo che Lodovica ha avuto il coraggio di dire di no all'ultima tournée di Violetta, mentre io ho avuto il coraggio di continuare il mio percorso... sinceramente adesso mi sento di proseguire ancora su questa strada. Mi piace crescere insieme alle persone che mi seguono dai tempi di Cartoon Magic e Intour. Certo, prima o poi non avrò più la "faccia Disney". Mi sta già spuntando un po' di barba!

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La nostalgia di casa

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Da diversi anni vivi in Argentina per girare Soy Luna. Cosa ti manca di più dell'Italia?

Ruggero: Prima dicevo la pasta! Ora però dico che è la mia famiglia, perché ormai sono via da qualche anno e inizia a mancarmi di più.
Certo, sono contento di quello che faccio, ma questo non toglie la voglia di tornare un po' a casa o magari anche di cambiare Paese. Chissà. Io vivo giorno per giorno.

Com'è per te tornare in Abruzzo, nel tuo paese d'origine Castel Sant'Angelo?

Ruggero: È strano. È come tornare "alla realtà". Lì mi sono rimasti due o tre amici, con cui sono sempre in contatto. Lì faccio tutto quello che non faccio quando sono in Argentina e vedo le persone che mi vogliono bene, però dopo una settimana ho già voglia di tornare al lavoro!

Karol, anche tu hai solo 17 anni, ma vivi lontana da casa e hai già una vita da raccontare in un libro! Da poco è uscita la tua autobiografia Soy Karol: cosa racconta?

Karol: La mia vita personale e artistica, che è iniziata quando avevo solo sei anni. Racconto le sfide e la crescita rapida e piena di responsabilità che ho dovuto affrontare. Il messaggio principale, che cerco di trasmettere, è che, indipendentemente dalle proprie origini, si può sempre lottare per raggiungere i propri sogni.

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Dalla tv ai live tour

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Com'è stato il passaggio dallo studio televisivo al palcoscenico del tour?

Karol: È stato incredibile! Un'esperienza completamente diversa. In studio se una scena viene male la puoi rifare, mentre dal vivo se sbagli devi andare avanti e improvvisare. La cosa che mi piace dei concerti è proprio il contatto diretto coi fan, la possibilità di vederli e guardare i loro occhi che brillano.

Ci potete anticipare qualcosa del tour, come saranno i live?

Ruggero: Ci saranno ballerini sui pattini, nuove canzoni, nuove coreografie e probabilmente noi metteremo i pattini per le esibizioni finali. Ma dobbiamo ancora preparare lo show. Nella tournée in America Latina, per esempio, io suonavo anche la chitarra dal vivo.

Cosa farete in questi mesi che vi separano dalla tournée che inizierà a gennaio?

Karol: In realtà inizieremo già a girare la terza stagione a Buenos Aires e a preparare gli show per l'Europa. Dovremo provare moltissimo.

Purtroppo in questo periodo il terrorismo ha colpito anche il mondo della musica a voi più vicino, visto che Ariana Grande ha un pubblico proprio simile al vostro. Come avete reagito voi alla tragedia di Manchester?

Ruggero: È stata una cosa davvero sconvolgente. Tutti noi artisti siamo rimasti colpiti e in molti abbiamo scritto sui social network per cercare di essere vicini ad Ariana. La cosa triste è che ora la gente possa avere paura di andare a un concerto, perché il bello della musica è proprio la sua capacità di unire le persone. Io spero e credo che, nonostante tutto, continuerà a farlo.