Se mi spoileri, ti cancello: ovvero come siamo usciti (più o meno) indenni dalla paranoia di questi giorni

E' giusto e sacrosanto desiderare di arrivare alla visione di un film tanto atteso senza essere esposti a rivelazioni e dettagli importanti. Ma c'è un livello oltre il quale la sensibilità agli spoiler diventa psicosi. E noi, come tanti, l'abbiamo vissuto sulla nostra pelle. Ora però permetteteci di sfogarci scherzandoci un po' su.

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Prima di cominciare questo articolo, permetteteci di rassicurarvi: non troverete nessuno spoiler o anticipazione nelle righe che seguono, né su Star Wars né sul finale di una qualsiasi delle serie del momento, ma nemmeno su Titanic, La passione di Cristo, King Kong, Pinocchio o sulla bella amicizia di Casablanca (ops... ).
Insomma, un articolo che davvero può vantarsi di essere SPOILER FREE, con tanto di bollino di garanzia che fa tanto DOC, Bio o qualsiasi altra moda del momento.

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Può sembrare un'esagerazione (nemmeno tanto) velatamente polemica e fine a sé stessa, ma se, come noi, in questi ultimi giorni avete avuto a che fare con l'uragano Star Wars: Il risveglio della forza, converrete che di questi tempi davvero la prudenza non è mai troppa; perché se è vero che le voci, che pure sono girate, di gente picchiata con tanto di approvazione della polizia erano palesemente false, il livello di psicosi da spoiler ha davvero raggiunto i massimi storici. Il che, sia ben chiaro, non significa assolutamente che non condanniamo chi spoilera e quindi rovina la sorpresa, o che non capiamo l'importanza e la necessità di arrivare il più possibile incontaminati in sala, ma un po' di equilibrio non farebbe certo male.

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La forza nell'equilibrio

Se per esempio in questi giorni qualcuno vi viene vicino per farvi le solite domande di rito delle feste (attenzione SPOILER: "Cosa fai a Capodanno?") o per mettervi al corrente del cenone della vigilia, e voi cominciate ad urlare e tapparvi le orecchie per paura che vostra madre possa aver avuto informazioni segrete direttamente da J.J. Abrams... beh, vuol dire che sì, forse dovreste darvi una calmata.

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Molto più difficile, lo sappiamo, stare attenti sui social e sul web. I più saggi hanno scelto di anticipare la Pasqua piuttosto che il Natale e di fare, per il bene comune, il più grande sacrificio degli ultimi duemila anni: andare offline. Going dark direbbero in un episodio di Homeland (Calmatevi! NON è uno spoiler, è CIA lingo!).

E vi possiamo assicurare che non sono pochi quelli che l'hanno fatto, abbiamo le prove: per esempio il pomeriggio dell'uscita del film di Abrams, un po' per i tanti che si erano già riversati nelle sale, un po' per i timorosi, a guardare le statistiche di Movieplayer.it non sembrava certo un 16 dicembre, ma un 15 agosto. Tanto che per un attimo è venuto quasi spontaneo pensare: ma non è che, in realtà, di questo film non frega niente a nessuno?

Alec Guinness è Obi-Wan Kenobi in Guerre Stellari
Alec Guinness è Obi-Wan Kenobi in Guerre Stellari

Ovviamente già dal giorno successivo le cose sono cambiate, e di molto, ed è iniziata una nuova grande avventura: da una parte il Lato Oscuro dello Spoiler, coloro che arrivano sulla tua pagina Facebook con uno scopo, ed uno scopo soltanto, quello di distruggere e annientare ogni speranza di vedere un film in santa pace per più persone possibile; dall'altra il Lato Chiaro, coloro che cercano di fare il proprio lavoro, parlare del film senza crearsi nemici, ma anzi predicando pace. "Non sono questi gli spoiler che stai cercando di evitare... Luuuke... Leggi l'articolo Luke... C'è scritto grosso così SENZA SPOILER. E leggilo 'sto articolo Luke!"

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Spoilerare o non spoilerare! Questo è il problema!

Kenneth Branagh in Hamlet
Kenneth Branagh in Hamlet

O era "non c'è provare"? Comunque, poco importa, il dubbio rimane, perché in fondo da quando esiste il cinema, o comunque più in generale l'industria dell'intrattenimento, il bello è proprio poter condividere la propria passione, parlare con amici, immaginare teorie più o meno plausibili e cercare di trovare risposte a domande che probabilmente (Lost docet) rimarranno per sempre irrisolte. Se tutto questo non può avvenire, se la visione deve rimanere privata e segreta che piacere c'è? Per non parlare poi di quanto sia difficile provare a dare un giudizio sul film dovendo tacere degli elementi più importanti ed interessanti, dell'impossibilità di fare una critica o un'analisi dettagliata.

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In questi giorni di paranoia anti-spoiler ci è stato perfino detto: "Dovreste aspettare almeno 3-4 mesi prima di pubblicare news o articoli, così tutti avrebbero il tempo e il piacere di poter godersi il film in santa pace". Una posizione interessante e certamente anticonformista, visto che con i social si punta sempre di più al real time. Ma anche ammesso che una scelta del genere fosse possibile, il film ne guadagnerebbe davvero?

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Immaginiamo per esempio di vederlo e godercelo questo benedetto film, e poi per 3-4 mesi non avere notizie di nessun tipo. I camei svelati da JJ, le varie teorie sui protagonisti, le prime indicazioni sui sequel? Tutti rimandati a marzo/aprile.
In pratica uscite dalla sala dopo aver visto Batman v Superman: Dawn of Justice, e mentre siete di ritorno a casa in macchina, il vostro amico vi incomincia a parlare delle sue teorie su Rey, Finn e Kylo Renn! E, poi quando è il momento di salutarvi, vi fa: "Hey, allora ci risentiamo a luglio per andare a vedere Ghostbusters, va bene? Mi raccomando, devo dirti un paio di idee che mi sono venute in mente vedendo la scena con Wonder Woman! Ricordamelo eh!"

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Con un po' di ironia, anche lo spoiler va giù!

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Senza voler arrivare a certe esagerazioni, ovviamente, la verità è che con un po' di quell'equilibrio di cui parlavamo sopra probabilmente è possibile riuscire a fare informazione, e magari pure un minimo di critica e analisi, anche nell'Era della Grande Inquisizione degli Spoiler. Noi di Movieplayer.it speriamo di esserci riusciti anche se, di certo, non abbiamo accontentato o salvato tutti. Tanto che ancora qualche notte ci svegliamo gridando in lacrime stile Schindler "Avrei potuto farne uscire altri, avrei potuto salvarne altri", ma vi possiamo giurare che ci abbiamo provato, davvero.

Detto questo, da parte nostra riteniamo che come sempre un po' di ironia e leggerezza siano sempre la soluzione migliore: la Disney per esempio ha fatto il possibile per proteggere i suoi spettatori da brutte sorprese, e l'ha fatto con una proiezione stampa all'ultimo momento, un (giusto) embargo internazionale molto rigido ed evitando il più possibile fughe di notizie (e screener) dell'ultim'ora.
Un clima di segretezza, per alcuni addetti ai lavori, perfino eccessivo ma in realtà affatto esagerato se consideriamo quanto voluto dai lettori e dagli spettatori. Ma è ovvio che è soprattutto la parola e lo sguardo di un simpatico Harrison Ford a valere più di mille altre avvertenze:

Nel mondo della serialità televisiva, per esempio, da sempre gli attori sono i primi a chiedere ai propri fan di aiutarli a combattere questa pessima abitudine di alcuni abitanti della rete. Netflix poi c'ha scherzato recentemente in un paio di occasioni e in modo geniale, come in questo caso:

La paura più grande per chi guarda serie. #Halloween

Posted by Netflix on Sabato 31 ottobre 2015

oppure chiedendo aiuto direttamente alla meravigliosa Krysten Ritter di Jessica Jones:

Se postate uno spoiler, #JessicaJones lo saprà.

Posted by Netflix on Domenica 20 dicembre 2015

In questo caso, comunque, se vi scappa qualche parola di troppo potete sempre dire che è stato Kilgrave a costringervi.

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Sul web invece soprattutto gli americani, forse particolarmente timorosi a causa della release ritardata di due giorni rispetto all'Europa (e ancora scottati da quanto successo con Avengers: Age of Ultron arrivato ancor più tardi), hanno prodotto una quantità pressoché infinita di meme sull'argomento, dimostrando in alcuni casi grande acume. La nostra speranza è che l'ironia in questo caso sia stata più che sufficiente a salvarli, ma se anche non fosse, sappiamo che quella stessa (auto)ironia è la giusta risposta per coloro che provano un insensato piacere a rovinare la festa agli altri. L'importante è sempre ricordarsi che un film, qualsiasi film, non vive solo dell'effetto sorpresa ma delle emozioni che riesce a trasmettere. E la rabbia o la paranoia non dovrebbero mai far parte di queste.

"La paura è la via per il Lato Oscuro. La paura conduce all'ira, l'ira all'odio; l'odio conduce alla sofferenza."

E ora, per festeggiare e dimostrare che voi no, non avete paura, leggetevi pure il nostro articolo sui finali e i colpi di scena più sconvolgenti degli ultimi 20 anni. Oppure, se credete che la vendetta sia un piatto da servire freddo, passatelo al vostro "amico" spoileratore come regalo di Natale. Tanto si è tutti più buoni...

N.B. Ci scusiamo per eventuali errori di battitura non corretti, ma nessuno in redazione ha voluto rileggere e ricontrollare questo articolo prima della pubblicazione per paura di spoilerarselo.