Recensione Une journée particulière (2012)

Une journèe particulière è un lavoro che risulta interessante sia per chi quell'edizione di Cannes l'ha vissuta in prima persona, sia per chi ci sarebbe voluto essere, ma non ne ha avuto la possibilità.

Ricordo di una festa

Cinque anni fa il sessantennale del Festival di Cannes ha rappresentato una tappa importante per la storia della kermesse francese. Per l'occasione Gilles Jacob aveva radunato trentacinque cineasti di tutto il mondo per mettere insieme un lungometraggio, celebrativo dell'arte cinematografica di cui Cannes è un baluardo indiscutibile: A ciascuno il suo cinema. Oltre trenta cortometraggi da tre minuti l'uno, tutti ambientati in una sala cinematografica per esprimere il proprio pensiero sulla settima arte. Più di trenta registi che si possono considerare amici del Festival francese, oltre che eminenti rappresentanti della forma d'arte che nobilitano con il loro lavoro: David Cronenberg, Takeshi Kitano, i Dardenne ed i Coen, Nanni Moretti e Roman Polanski, Zhang Yimou e Wong Kar-wai, tanto per citare alcuni nomi e rendere un'idea degli artisti radunati per quella iniziativa.

Un film-evento che ha permesso al Festival di portare sulla Croisette tutti gli autori che vi hanno preso parte, felici di essere presenti per questa festa, per una giornata particolare. E' infatti Une journée particulière il titolo della pellicola, prodotta cinque anni dopo e presentatta nell'ambito della 65ma edizione del Festival di Cannes, che fa una panoramica di quella giornata, un racconto gradevole, che segue i trentacinque ospiti dal loro arrivo nella cittadina francese ed al Palais des Festival fino alla serata di gala ed i fuochi d'artificio, passando per il photocall, la conferenza stampa con il polemico abbandono di Roman Polanski, le prove per la serata in cui sarebbe stato proiettato il film che avevano contribuito a mettere insieme, la sfilata sulla Croisette, il tappeto rosso e la premiere.

Quelli che ci vengono mostrati sono immagini strappate ai protagonisti, una carrellata di volti sorridenti, atmosfere rilassate e la gioia di celebrare un anniversario importante per il Festival di cui tutti si potevano considerare, come già detto, amici. A questi momenti dietro le quinte, Jacob alterna estratti da alcuni dei cortometraggi che compongono A ciascuno il suo cinema: sequenze di Polanski, Moretti, i Coen, i Dardenne, Kitano e tanti altri per testimoniare quel lavoro che qui si sta ricordando, per completare un lavoro che risulta interessante sia per chi quell'edizione di Cannes l'ha vissuta in prima persona, sia per chi ci sarebbe voluto essere, ma non ne ha avuto la possibilità.

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3.0/5